Da Rancio Valcuvia a Cunardo passando per il Sentiero “Salvatore Furia”




Raggiungiamo la Valcuvia e ci rechiamo a Rancio Valcuvia attraverso la SS 394, che si arrivi da Cuveglio o da Luino occorre prestare attenzione al locale “La Bruschetta ex Il Funtanin”, lì troviamo un incrocio dove seguiamo le indicazioni per Rancio-Varese imboccando la SP 62 Varese - Rancio Valcuvia del Sasso “Marèe”.

Dalla SS 394 alla fabbrica ex A-27
Incrocio SS 394 - Zona "La Bruschetta" - imbocco SP 62

Proseguiamo fino all’incrocio che ci indica la direzione Masciago Primo percorrendo la Via Valganna fino al termine dell’abitato di Rancio Valcuvia dove sorge l’ex fabbrica A-27. Parcheggiamo negli spazi adiacenti al fabbricato.

Incrocio SP 62 - Via Valganna
Ex fabbrica A-27
Proseguiamo a piedi fino alla fine della fabbrica e passiamo sopra al ponticello, ci lasciamo il parcheggio sulla dx  e, seguendo la segnaletica, imbocchiamo il sentiero a fianco del corso d’acqua.

Dalla fabbrica ex A-27 all'imbocco del sentiero
Dopo 100 mt troviamo il primo sito da visitare : la suggestiva Cascata del Ronco formata dal torrente Rancina, nelle vicinanze ci sono i ruderi di un vecchio mulino.

Cartello segnaletico Cascata
Ritorniamo sul sentiero principale e dopo 500 mt giungiamo a Masciago Primo dove sorge il Municipio e la Chiesa di S. Agnese, li lasciamo sulla dx e nei pressi di un caratteristico fabbricato in pietra ben ristrutturato troviamo la segnaletica del sentiero 19 che dobbiamo percorrere sulla Via Gianoli (segnaletica per Sentiero Furia) fino ad arrivare sulla SP 11 dove attraversiamo e proseguiamo sulla sx in discesa fino ad incrociare sulla dx la Via Mazzini. Seguiamo questa via lastricata in salita fino al termine dell’abitato.

Percorso all'interno di Masciago Primo per raggiungere il Sentiero Furia
Giunti alla cappelletta dedicata alla Madonna troviamo un pannello informativo riguardante il “Sentiero Furia” che sarà la nostra prossima meta.
Il percorso naturalistico “Salvatore Furia” è stato inaugurato nel 2016 e si snoda su un anello di circa 5 km, all’interno del Parco Regionale Campo dei Fiori sul versante occidentale del Monte Scerè in Valcuvia.
L’itinerario attraversa boschi cedui alternati a radure prative solcati da numerosi corsi d’acqua, inseriti nel territorio delle Prealpi calcaree meridionali caratterizzate da affioramenti di rocce carbonatiche e marnose del Triassico. Il percorso è caratterizzato da una ricca flora di sottobosco e di radura segnalata da pannelli didattici.
Ci sono due sentieri, uno lastricato sulla sx (da cui arriveremo al termine della nostra gita) ed uno sulla dx sterrato in salita che ci accingiamo a percorrere.

Inizio Sentiero Furia  - salire sulla dx del pannello informativo
Ad un certo punto troviamo sulla dx una deviazione per raggiungere le Sorgenti Pietrificanti che distano 400 mt, il sito è molto interessante e rappresenta un fenomeno chiamato carsismo che si verifica su roccia calcarea (travertino).

Cartello segnaletico Sorgenti Pietrificanti 
Finita la visita alle Sorgenti Pietrificanti, ritorniamo al sentiero principale in direzione Linea Cadorna.
Continuando sul percorso troveremo il Masso erratico “Sass della Rossera”, un blocco di gneiss lungo circa 8 mt riconducibile all’antico ghiacciaio del Ticino.

Pannello informativo Masso Erratico
Ora la nostra prossima tappa sarà la Linea Cadorna (sbarramento della Valcuvia realizzato durante la 1a Guerra mondiale), dove troveremo alcuni manufatti bellici realizzati in trincea ed in galleria.





Camminando camminando perveniamo ad un bivio che ci indica il percorso per raggiungere l’Orrido di Cunardo che dista 1300 mt.

Cartello segnaletico percorso per Orrido di Cunardo
Decidiamo di imboccarlo, un tratto del percorso è sterrato per poi diventare asfaltato in loc. Bonga, raggiunta la strada principale SP 30 la attraversiamo e perveniamo allo spiazzo con pannello informativo, scendiamo lo stretto e ripido sentierino fino a raggiungere l’Orrido.

Dalla loc. Bonga all' Orrido di Cunardo
L’Orrido è un complesso carsico costituito da un labirinto di cunicoli e grotte scavate dal torrente Margorabbia con un ingresso a spaccatura orizzontale largo una ventina di metri.


Percorso a ritroso verso il Sentiero Furia
Dopo questa visita facciamo il percorso a ritroso ritornando al Sentiero Furia e percorrendolo in discesa su tratti molto sassosi fino ad arrivare di nuovo a Masciago in Via Mazzini, giunti sulla strada principale SP 11 la percorriamo fino ad arrivare al piccolo cimitero.

Da Via Mazzini al cimitero
Appena lo oltrepassiamo notiamo sulla dx una radura con la segnaletica del Sentiero Furia – Area Picnic – Belvedere, imbocchiamo il sentiero che conduce alla Cascata Superiore. Raggiunta l’Area Picnic ci imbattiamo nel pannello informativo delle Cascate “Rio Casc”, il rio Casc è un corso d’acqua caratterizzato da profonde forre e dal Belvedere possiamo ammirare due suoi salti molto suggestivi. Durante la stagione estiva la vegetazione potrebbe impedirne la vista.

Cartello segnaletico Belvedere Cascate "Rio Casc"
Usciti di nuovo sulla strada principale, percorriamo la Via Gianoli fino a giungere nello spiazzo dove sorgono la Chiesa di S. Agnese ed il Municipio sulla cui facciata fa bella mostra di sé una meridiana.
E’ giunto il momento di tornare a Rancio ripercorrendo il sentiero fatto all’andata.
Lungo tutto il tragitto del Sentiero Furia ci sono diversi tratti fangosi ed alcuni piccoli corsi d’acqua da attraversare per cui occorrono adeguate calzature.
Tutto il percorso è ben segnalato e nelle gallerie fotografiche alla fine del post troverete tutte le foto.
Lunghezza percorso : circa 8 km
Tempo di percorrenza : andata e ritorno 2 ore e 30 minuti circa escluse soste e deviazioni

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