Cocquio Trevisago : la frazione di Cocquio

 

Quello di oggi è un itinerario diverso dal solito perché in questa frazione abbiamo vissuto per tanti anni ed ogni angolo è fonte di memorie del nostro percorso di vita, dall’asilo alle scuole elementari, dalla gioventù fino al matrimonio : è un susseguirsi di emozioni e di “ti ricordi”?

Vi racconteremo la Cocquio che c’è ma anche la Cocquio che c’era …


Ci rechiamo a Cocquio Trevisago percorrendo la SP 39, saliamo su Via Madonnina e parcheggiamo nei pressi di P.za XXV Aprile.

Sulla sx del parcheggio entriamo sull’acciottolato di Contrada del Torchio; alla nostra dx possiamo ammirare la “Villa Verga” con bel cortile interno, portico e loggiato ad archi ed una meridiana sulla facciata esterna.


Proseguendo a dx del fabbricato arriviamo ad un altro cortile dove fa bella mostra di sé un edificio decorato con dipinti realizzati dall’allora imbianchino Magni.


Usciamo quindi su Via Roma e dopo pochi metri sulla dx sorge “Villa Del Faggio” ora di proprietà Larkin ma negli anni ’70 - ‘80 era abitata dalle suore che vi svolgevano anche l’oratorio per le bambine del paese.


Proseguendo su Via Roma alla nostra sx troviamo la sede del “Gruppo Alpini Cocquio”, il Municipio, il Monumento ai Caduti, le ex “Scuole Elementari” e l’ex “Asilo Infantile : testimonianza di un vissuto cocquiese che ci è appartenuto.

Scendiamo ora a sx su Via dei Mille e poi ancora a sx sulla SP 39, in Via Marconi alla nostra dx ci appare nella sua bellezza “Villa Ida” dell’architetto Luigi Mattioni.


All’incrocio saliamo a sx su Via Madonnina dove c’è una fontanella ristrutturata dal “Gruppo Alpini Cocquio” nel 2000. Pochi metri più avanti sulla dx troviamo il lavatoio anch’esso ristrutturato dal “Gruppo Alpini Cocquio” nel 2013.


Giungiamo quindi in P.za XXV Aprile dove, a testimonianza del vivace passato, rimane la sola fontana (simbolo della Piazza) restaurata dal Gruppo Culturale “Amici di Cocquio” nel 2014.


Questa Piazza, negli anni di maggiore vitalità del paese, era il luogo di aggregazione per eccellenza : c’era il Bar dell’Avelino, la bottega del Mattaini, la macelleria dello Schiaffi sul cui muretto si radunavano i giovani e d’estate c’era il “Ballo in Piazza”. Quanti ricordi di una vita così diversa dal presente!

Proseguiamo ora a dx su Contrada Conti Coco, pochi metri più avanti saliamo a sx in Vicolo Reale dove si erge “Il Palazzo” un imponente edificio con porticato e loggiati ad archi molto ribassati.


Torniamo in Contrada Conti Coco, all’incrocio con Via Pascoli saliamo a sx su Contrada Sacra Famiglia e subito dopo a sx su Vicolo Vira. Qui c’è la parte più “antica” della frazione con le viuzze strette ed i cortili.

Dopo 150 mt all’incrocio con Strada Pionera prendiamo lo sterrato a sx che ci conduce in loc.tà Re dove si trova la cappelletta della “Madonna Addolorata” : da qui c’è una bella vista sul Lago di Varese.

Continuiamo a dx fino a pervenire sull’asfalto di Contrada Vira che percorriamo fino al bel lavatoio ristrutturato dal “Gruppo Alpini Cocquio” nel 2014.


All’incrocio con Strada Pionera, dove c’è un fontanella, andiamo a sx sempre in Contrada Vira dove è situato il portone d’ingresso alla “Casa Parrocchiale” al cui lato è posta una targa in memoria di Elena Garavini Larkin.

Consigliamo di salire a sx in Via Val Calcinè da cui si gode una bella vista sulla Chiesa Parrocchiale.


Tornati in Contrada Vira ci incamminiamo verso il sagrato della Chiesa della “Purificazione di Maria Vergine”.

In questa Chiesa, a parte il Battesimo, ci sono stati amministrati tutti i Sacramenti fino al matrimonio ed i ricordi affiorano numerosi.


Dopo la visita alla Chiesa scendiamo la scalinata e percorriamo Contrada Sacra Famiglia fiancheggiando la parte vecchia dell’ Istituto Sacra Famiglia.

All’incrocio ritorniamo su Contrada Conti Coco e da qui arriviamo in P.za XXV Aprile dove abbiamo lasciato l’auto.

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Aggiornato a febbraio 2021

Galleria fotografica percorso


Commenti