Velate da scoprire


Raggiungiamo il cimitero di Velate percorrendo Via Saffi, lasciamo l’auto nel parcheggio del cimitero e continuiamo su Via Case Nuove per 250 mt e poi a dx su Via Lanfranconi.




Dopo 400 mt al civico 26 troviamo un arco barocco che ci introduce al complesso delle “Case Gotiche” (1) la cui parte più antica è ascrivibile al ‘400.


Dopo 100 mt, giunti al termine di Via Lanfranconi andiamo a dx su Via Chiese dove c’è una fontanella con una curiosa ubicazione.

Alla fine di Via Chiese proseguiamo a sx su Via Resia, dopo 30 mt perveniamo in P.za Rizzi che percorriamo per 25 mt per poi svoltare a sx su Via Varese.

Arriviamo in P.za Cordevole (2) dove c’è la storica macelleria della famiglia Crosta, alla sx della stessa diparte lo “streccione” di Vicolo Stretto con trama a rizzada che dopo 80 mt si immette in Via Adda che percorriamo verso dx.



Lungo Via Adda sorgono alcune belle residenze tra cui citiamo “Villa Sorriso” (3) e “Villa Mitelda” (5) al cui lato dx diparte il sentiero n. 10c (4) del Parco Regionale “Campo dei Fiori” che consente di raggiunge la 1a Cappella del “Sacro Monte”.



Saliamo su Via Adda per 250 mt fino a raggiungere l’Atelier di Giorgio Sovana (6) al civico 21 : Giorgio Sovana è il nome d’arte dello scultore e pittore Giorgio Bianchi che in questo edificio prima antico lavatoio, poi officina di un fabbro, ha trovato il suo “rifugio”.


Poco oltre sulla dx si trova l’imbocco del sentiero n. 9 (7) del Parco Regionale “Campo dei Fiori” che consente di raggiungere la cima del per Monte S. Francesco.

Tornati al cancello d’ingresso dell’Atelier Sovana scendiamo a sx sull’acciottolato di Via della Vasca.

Dopo 250 mt ci ritroviamo in Via Chiese, proseguiamo a sx su Via Resia, dopo 30 mt perveniamo in P.za Rizzi che percorriamo per 25 mt per poi svoltare a sx su Via Varese.

Arriviamo di nuovo in P.za Cordevole (2), continuiamo sulla sx del “Tower Pub” e giungiamo quindi in P.za Zambeletti (8).


Imbocchiamo il vicolo di fronte al Monumento ai Caduti eretto negli anni ‘20 e perveniamo in P.za S. Stefano (9) : qui possiamo ammirare la Chiesa di Santo Stefano (11), l’Oratorio di S. Domenico (12) e di fronte, prospiciente la Via Duca d’Aosta, il cancello d’ingresso di “Villa Clerici” (10).


La chiesa parrocchiale di Santo Stefano (11), ampliata nel ‘400, conserva al suo interno diverse sculture lignee, una curiosità è data dalla statua di Gesù Crocifisso la cui barba non è dipinta né scolpita ma bensì vera; l’organo della Chiesa è opera di Gian Battista Biroldi e risale al 1762.


L’Oratorio di San Domenico (12), posto a fianco della Chiesa di Santo Stefano, già presente nelle mappe del 1500 è stato più volte ristrutturato.

Villa Clerici (10) è un edificio a due piani con mezzanino e torre a loggetta terminale, eretta prima del ‘600.

Torniamo in P.za Zambeletti (8) e sulla dx del Monumento ai Caduti giungiamo in Via Carini.


Dopo pochi metri saliamo a sx su una deviazione di Via Carini per ammirare le residenze che vi sorgono e la splendida vista sul massiccio del “Campo dei Fiori” : alla nostra sx la proprietà Zambeletti al cui interno si trova “Villa Zambeletti-Festi” (13) iniziata nel 1897 su progetto di Agostino Caravati con il suo incantevole Parco che si estende lungo tutta la collina fino al torrente Vellone e sulla dx la proprietà Lamberti al cui interno sorge “Villa Dotti” (14) residenza estiva di Renato Guttuso dal 1953.



Scendiamo di nuovo sulla principale Via Carini dove sul muro di recinzione della proprietà Lamberti è stata apposta una targa dedicata a Guttuso  e proseguiamo fino all’incrocio con Via Paradiso.


Percorriamo Via Paradiso nel cui tratto finale (ex Via della Brugnella) si trova una caratteristica “Casa Forte”.

Torniamo indietro e proprio di fronte a noi diparte lo “streccione” (15), uno stretto vicolo pedonale acciottolato, che dopo un centinaio di mt ci conduce in Via Po (16)


Continuiamo a sx su Via Po e poi a dx su Via Pontida ed ancora a dx su Via Sarca.

Arriviamo quindi su Via Saffi dove attraversiamo sulle strisce pedonali in corrispondenza della fermata dell’autobus e troviamo la segnaletica per la Torre di Velate.


Fiancheggiamo a sx il Cimitero, arrivati al parcheggio troviamo di nuovo la segnaletica che ci indica di prendere a sx su Via alla Torre.


La Torre di Velate (17), risalente al XII secolo, è stata donata al FAI nel 1989 dalla famiglia Zambeletti; faceva parte dell’antica struttura difensiva del “Limes prealpino”, la struttura in pietra viva con pianta quadrangolare raggiunge i 33,5 mt di altezza con cinque piani fuori terra serviti da un articolato corpo scale posto sul lato di levante.

Visitata la “Torre di Velate” (17) torniamo sui nostri passi e seguiamo la segnaletica posta nel prato che ci indica il tragitto per raggiungere la Chiesa di San Cassiano (18) : sul lato meridionale spicca un affresco risalente al XV secolo rappresentante Madonna in trono e S. Antonio Abate, mentre sulla facciata principale si può notare un’originale finestrella ovale con l’urna per le elemosine.


Visitata la Chiesa rifacciamo il percorso (Salita Arcelli) fatto in precedenza per tornare al parcheggio.


Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Aggiornato a maggio 2021

Galleria fotografica percorso

 

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