Anello Ferrera - Grantola : i paesi, la natura e le cascate

 


Raggiungiamo Ferrera di Varese percorrendo la SP 30 ed in Via Roma, nei pressi del Ristorante “Hostaria dei Cacciatori” e del Campo Sportivo, lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio gratuito.


Saliamo sulla SP 30 per un centinaio di mt fino a pervenire all’incrocio dove è posta la segnaletica “Cascata-Scuola Materna”, andiamo quindi a sx su Via Battisti e raggiungiamo la Scuola Materna “Martiri della Libertà” (1) dove troviamo la segnaletica per la “Cascata”.


Entriamo a sx nell’ampio spiazzo e poco oltre giriamo a dx a fianco dell’edificio con la scritta “La Maison pour la route de la Cascade” dove scorgiamo la segnaletica per la Cascata e l’inizio della Ciclopedonale.


Dopo circa 100 mt deviamo a dx dove, percorsi 50 mt, possiamo ammirare il contesto molto suggestivo della prima cascata formata dal torrente Margorabbia.


Ritorniamo sul percorso principale e superiamo il ponte sul fiume, il tragitto costeggia il Margorabbia e possiamo vedere alla nostra sx il punto in cui inizia il salto della “Cascata Fermona” che tra poco raggiungeremo.

Dopo circa 200 mt perveniamo alla deviazione per la “Cascata Fermona” dove è posizionata anche la segnaletica del sentiero n. 419 del CAI che è la meta principale della nostra escursione.


Scendiamo quindi a sx sullo stretto sentiero sassoso dove troviamo ancora la segnaletica del sentiero n. 419, prendiamo la deviazione per la “Cascata Fermona” e percorriamo il tratto messo in sicurezza nella scorsa estate con il posizionamento di una scalinata in ferro con parapetti.

Giungiamo così alla scenografica “Cascata Fermona”, un salto di 30 mt del torrente Margorabbia che forma un laghetto completamente immerso nella natura.


Finita la visita al sito facciamo il percorso a ritroso fino a tornare alla segnaletica della seconda deviazione ed andiamo a sx seguendo le indicazioni del sentiero n. 419 per “loc.tà Ronco-Grantola”.


Lì vicino troviamo il cancelletto della Ciclopedonale ed una cappelletta votiva (5) situata in territorio di Grantola loc.tà Vicema, andiamo a dx fiancheggiando la recinzione fino a ritrovare la segnaletica ed un altro cancelletto.


Passiamo poi sotto l’arcata di un ponte e continuiamo fino alla successiva segnaletica : passiamo oltre la barriera in legno, ignoriamo il sentiero diritto e quello a sx e saliamo invece a dx sulla ripida salita.


Questo tratto di sentiero è avaro di segnaletica e piuttosto sconnesso : occorre prestare attenzione ai segni bianco-rossi dipinti sulle piante ed ai nastri bianco-rossi annodati sui rami, sul tracciato troviamo anche un masso erratico.

Finalmente arriviamo in vista della SP 43 al cui margine (quasi nascosto) troviamo un ramo spezzato sul terreno con la segnaletica apposta dal Gruppo Escursionistico dei “Lunatici” che indica il percorso appena compiuto.


Noi invece attraversiamo la SP 43 ed entriamo nel sentiero proprio di fronte a noi a lato del guardrail, anche qui manca la segnaletica e dobbiamo affidarci ai segni bianco-rossi dipinti sulle piante.

Dopo circa 550 mt dalla Provinciale giungiamo in loc.tà Ronco dove sorge una casa isolata, subito dopo troviamo una deviazione a dx per i sentieri 416 e 417 : noi invece continuiamo a sx in direzione Grantola.


Anche in questo tratto la segnaletica è carente ed è necessario prestare attenzione ai segni bianco-rossi sparsi qua e là, si supera un ponticello in legno e si perviene ad un bel punto panoramico sul paese di Grantola e sulle montagne circostanti.


Poco oltre si giunge in Via Ronco, in fondo alla discesa si prosegue verso dx su Via Varese fino a giungere alla piazzetta dove sorge il lavatoio comunale (6) in loc.tà Pasquè.




Sul fianco dx del lavatoio troviamo la segnaletica del sentiero n. 418 che conduce alla “Cascata del Calderone”,  lo imbocchiamo e passiamo sotto al ponte in pietra della vecchia tranvia che collegava Varese a Luino; il percorso si fa stretto ma ben protetto da un parapetto in legno fino a raggiungere dopo circa 500 mt l’anfratto della “Cascata del Calderone” così denominata dalla forma del piccolo bacino d’acqua che si forma ai piedi del salto di circa 2 mt. Il luogo è decisamente bucolico e piacevole per una fresca sosta.


Percorriamo ora il tragitto a ritroso per raggiungere il lavatoio (6) e ritorniamo su Via Varese, all’incrocio attraversiamo la SP 43 e scendiamo a sx in Via Amendola dove è posizionata la segnaletica del sentiero n. 419 in direzione “loc.tà Calcaterra-Cascata Fermona”.




Percorsi 100 mt, tra le abitazioni si apre una piccola zona prativa (priva di segnalazioni) : ci incamminiamo in quella direzione e costeggiamo il lato dx del rio Toso  su uno stretto camminamento erboso.


Nei pressi dell’Azienda Agricola (12) il sentierino diventa impraticabile e siamo costretti a scendere nel prato sottostante, percorriamo un breve tratto per poi trovare alla nostra sx un attraversamento del rio Toso su alcune pietre : prestate attenzione al cartello dei “Lunatici” ed alle strisce bianco-rosse sui sassi e sui tronchi degli alberi!


Ci inoltriamo ora nel bosco affidandoci ancora una volta ai segni bianco-rossi per orientarci nel cammino, passiamo sopra ad un ponticello in legno e finalmente ritroviamo la segnaletica del sentiero n. 419 in direzione “loc.tà Calcaterra-Cascata Fermona”. Lungo il tragitto si intravede il fabbricato dell’ex “Cotonificio Calcaterra” insediatosi in paese alla fine dell ‘800, attivo per un centinaio di anni ed ora abbandonato.




Giunti in loc.tà Calcaterra seguiamo la direzione per la “Cascata Fermona” e saliamo sul ripido e pietroso sentierino fino al bivio dove prendiamo la direzione per “loc.tà Ronco-Grantola” per poi giungere alla successiva segnaletica dove seguiamo le indicazioni per “Ferrera” percorrendo la Ciclopedonale fatta all’andata.

Costeggiamo il Margorabbia, superiamo il ponte sul torrente, ignoriamo la deviazione per la prima cascata e continuiamo fino ad arrivare di nuovo nell’ampio spiazzo dove sorge la Scuola Materna “Martiri della Libertà”(1), scendiamo in Via Battisti e dalla SP 30 torniamo al parcheggio.

Come avete letto sopra questo anello è piuttosto carente di segnalazioni e quindi è necessario prestare molta attenzione ai segni bianco-rossi dipinti sulle piante e sulle pietre ed ai nastri bianco-rossi annodati sui rami : confidiamo che la nostra dettagliata guida vi sia utile per orientarvi.

Lunghezza percorso : circa 8 km

Tempo di percorrenza : 2 ore e 30 minuti circa escluse soste

Se avete tempo a disposizione vi consigliamo di visitare i due paesi o di tornarci con più calma per ammirare le loro attrattive.

VISITA a FERRERA DI VARESE


Partendo dal parcheggio possiamo salire sulla SP 30 per raggiungere il “Palazzo Comunale” (4) in posizione sopraelevata con bella vista sul nucleo antico, per poi entrare a dx in Via Battisti e da lì girovagare nelle vie del centro storico alla ricerca di suggestivi scorci.


In P.za XI Febbraio sorge la Chiesa di Santa Maria Maddalena (2) in stile barocco risalente agli inizi del XVIII secolo, è stata costruita su una precedente chiesa del XV secolo e venne consacrata Parrocchiale nel 1939.



Poco oltre in Via Castello si può ammirare un antico portale con spalle in pietra viva e motivi decorativi a stemma risalente al XVIII secolo.


Finita la visita al borgo torniamo in Via Battisti dove in un ampio spiazzo pavimentato in porfido troviamo la Scuola Materna “Martiri della Libertà” (1) sulla cui facciata campeggia un originale dipinto rappresentante le attrazioni del paese.


Continuando in Via Battisti poco oltre il Bar Trattoria “La Cascata” c’è un piccolo Parco Giochi ed una diga artificiale realizzata nel 1890 che sbarra il corso del torrente Margorabbia, successivamente nel 1910 venne realizzato un bacino di raccolta delle acque (3) attualmente utilizzato per la pesca sportiva. Tale invaso è condiviso con il Comune di Cunardo in loc.tà Camartino.


VISITA a GRANTOLA

Partendo dal lavatoio comunale (6) in loc.tà Pasquè (Via Varese) andiamo alla scoperta delle attrattive del paese.


Vicino al lavatoio in Via Milazzo sorge un particolare altare con sovrastante affresco datato 1618 raffigurante la “Madonna delle Nevi”, al termine di Via Milazzo si erge il “Palazzo De Nicola” (7) costruito nel XVII secolo.

Rivisitato nei secoli, l’edificio ha pianta rettangolare con due torri alle estremità : la dimora si caratterizza per i particolari affreschi esterni raffiguranti simboli massonici, figure umane, motivi ornamentali ed una “locomotiva Stephenson” a ricordo dell’attività di costruttore ferroviario del proprietario.


In fondo alla via, all’incrocio con Via Mulino, al di là del corso del torrente Grantorella e proprio di fronte al “Palazzo De Nicola” si possono notare le “Mura” : i resti di quella che una volta era la cinta muraria dei suoi giardini.

Andando a sx su Via Milazzo e poi a sx in Via Gandini perveniamo alla Chiesa di San Carlo (8) costruita a fine ‘500, sconsacrata nel 1965 è ora utilizzata per eventi e attività culturali.


Proseguendo sulla Via Gandini si possono ammirare belle ville d’epoca ristrutturate e nel tratto finale su un muro (11) nove dipinti che riproducono i vecchi mestieri.

All’incrocio andiamo a dx sulla SP 43 (Via Mignani), dopo circa 200 mt all’incrocio con Via Beverina notiamo una targa a ricordo del Ten. Pilota Renato Beverina medaglia d’argento al valore abbattuto nel cielo di Sicilia nel 1943.

Poco oltre tale incrocio alla nostra dx si erge maestosa la Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo (9) comprendente la Casa Parrocchiale e l’Oratorio affiancata dal Centro sportivo, fu costruita a partire dalla fine degli anni ’50 su iniziativa del parroco Alfredo Astori.


Attraversiamo sulle strisce pedonali e dopo pochi metri alla nostra sx accanto al cimitero sorge la Chiesa di S. Pietro (10) : edificata nell’ XI secolo è tra le più antiche della Valtravaglia.

Torniamo sui nostri passi ed entriamo a sx in Via Beverina, percorsi 130 mt alla nostra sx scorre il torrente Grantorella che divide il paese con i suoi suggestivi piccoli salti d’acqua.


Qui troviamo la segnaletica dei sentieri 416-417-418-419, fiancheggiamo il torrente sul bel tratto di Vicolo S. Martino, dopo 150 mt andiamo a dx sul ponte (Passeggiata Quirino Besati) e da qui in Via Milazzo per tornare al lavatoio (6).

Nelle gallerie fotografiche alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a ottobre 2021

Galleria fotografica percorso

Galleria fotografica Ferrera

Galleria fotografica Grantola


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