Maccagno : il lungolago ed il nucleo storico

 

Raggiungiamo Maccagno percorrendo la SS 394, arrivati sulla principale Via Mazzini all’altezza del Supermercato Unes entriamo a sx in Via Valsecchi e continuiamo sulla stessa fino a raggiungere il parcheggio dell’Auditorium.


Lasciata l’auto andiamo a ritroso su Via Valsecchi per circa 70 mt per poi prendere a sx su Via Verdi e dopo 260 mt perveniamo alla SS 394 che percorriamo verso sx fino a raggiungere l’imbocco della galleria “Maccagno Superiore”.


Procediamo con attenzione sullo stretto marciapiede della galleria ed alla terza arcata troviamo il cartello che ci indica la “Palestra di roccia”: andiamo quindi a sx su quella che era la “vecchia strada”.

Giungiamo così alla Palestra di roccia “Il Cinzanino”, nei pressi troviamo un “Percorso Vita” ed un’area pic-nic con ampio affaccio sul Lago Maggiore e sulla riva piemontese.



A dx dell’ area pic-nic diparte una scala in tronchi di legno che conduce ad una Cappelletta Mariana con balcone sul lago da cui si ammira uno splendido panorama.



Risaliamo sulla “vecchia strada” dirigendoci a dx fino a raggiungere la segnaletica che indica “Parco Giona-Maccagno Pro Loco” (sentiero 124 CAI Luino) : da qui diparte una scala in metallo che ci conduce al “Golfo della Gabella” (il porto nuovo di Maccagno).




Dopo circa 140 mt, all’incrocio con Via Argentina, torniamo su asfalto in Viale Girardi sul cui lato dx c’è un comodo marciapiede; dopo pochi passi sul lato opposto della strada possiamo ammirare un muro decorato con opere realizzate dalla “Casa dei Colori e delle Forme”.


Continuiamo sul Viale fino alla fine del marciapiede, all’incrocio con Via Pietraperzia entriamo a dx sul vialetto lastricato che costeggia alcune abitazioni : il percorso si sviluppa lungo il lago e si possono scorgere in lontananza i Castelli di Cannero.


Giungiamo in breve al “Parco Giona” ed alla foce del torrente Giona che costeggiamo fino a raggiungere il “Museo Civico Parisi-Valle” opera dell’architetto romano Maurizio Sacripanti : la struttura ha un’importante valenza simbolica perché unisce le frazioni di Maccagno Inferiore e Superiore, al suo interno è conservata una collezione d’arte moderna e vi si tengono numerose mostre.



Saliamo sulla balconata del Museo che ci consente di scavalcare il torrente e continuiamo sul lastricato del Lungolago che ci conduce all’Imbarcadero ed al Porto della Madonnina.


Il tratto finale della passeggiata che ci conduce alla SS 394 ospita altre installazioni della “Casa dei Colori e delle Forme”, la cui sede è situata in Via Matteotti (7).

Arrivati sulla SS 394 andiamo a dx sul marciapiede fronte lago fino a raggiungere la galleria “2° Maccagno Inferiore”, a dx dell’imbocco della galleria saliamo sul lastricato per raggiungere la “Chiesa della Madonna del Rosario” detta anche “della Punta” risalente al XVI secolo.


Saliamo la scala in pietra alla nostra sx e perveniamo sul sagrato della Chiesa da dove possiamo contemplare una vista mozzafiato sul Lago Maggiore, sul paese di Maccagno e sulla “Torre Imperiale”.


Dal sagrato scendiamo sull’acciottolato che ci conduce in Via Fiora e successivamente in P.za Roma.


Giunti all’Hotel Torre Imperiale ci inoltriamo negli stretti vicoli del centro storico di Maccagno Inferiore alla scoperta di angoli caratteristici ed alla ricerca dei “Portoni dipinti”.

Il progetto “Porte dipinte per Borgo - Camminando nell’Arte” nasce nel 2016 grazie all’iniziativa dell’artista Savi Arbola e dell’Associazione milanese “Il Ponte degli Artisti” che ha coinvolto artisti provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera.



Percorriamo Via Mameli, Via Frapolli, Via Della Bella, Via Cornolò messe in comunicazione da traverse che uniscono le citate vie in un susseguirsi di scorci incantevoli : torrette merlate, portali in pietra e sulle pareti affreschi con immagini votive e stemmi araldici.



Sui davanzali sono posati sassi decorati con versi e aforismi di Alda Merini che uniscono la poesia all’arte decorativa.


Lungo il tragitto si trovano pannelli informativi che raccontano la storia del borgo.

Al termine del peregrinare nei vicoli del nucleo storico perveniamo in Via Caretti da cui dipartono numerosi sentieri del CAI Luino; sottostante il lato dx della strada, in un cortiletto, sorge la cappelletta della “Madonnina di Monte Venere” (1).



All’incrocio tra Via Mameli, Via Della Bella e Via Caretti proseguiamo su Via Taccolini per 120 mt fino a raggiungere il “Salone Piero Monaco” e l’adiacente P.za Santo Stefano dove sorgono la Chiesa di Santo Stefano (2) e l’Oratorio dei SS. Francesco e Chiara.


Proseguiamo verso dx sotto il ponte della ferrovia ed imbocchiamo Via Oliari, dopo circa 200 mt arriviamo all’edificio della Scuola Media Statale “Leonardo da Vinci” : sulla collinetta alla sua dx notiamo il cartello “Parco Daini” e ci incamminiamo per raggiungere il sito dove si possono ammirare alcuni esemplari di questa specie.


Torniamo quindi alla Scuola Media alla cui sx ci sono i “Giardini Camilla Valsecchi” dove fa bella mostra di sé un particolare manufatto : si tratta della “Ruota Pelton” donata dall’Enel alla Scuola Media “Leonardo da Vinci”, costruita nel 1923 dalla Soc. Riva di Milano e proveniente dalla Centrale Idroelettrica del Masino.

Uscendo da Via Oliari ci ritroviamo sulla SS 394 (V.le Garibaldi) che percorriamo verso dx dove sorge la sede della “Pro Loco Maccagno”, poco oltre a fianco del torrente Giona in un’ampia aiuola si erge il moderno “Monumento All’Alpino” (3).



All’altezza della “Pro Loco” attraversiamo e continuiamo sul marciapiede a dx della SS 394 (ora Via Mazzini), dopo un centinaio di mt si trova il “Municipio” (4) di Maccagno.


Oltrepassiamo il Supermercato Unes e giungiamo in P.za Vittorio Veneto : qui è situata la Stazione ferroviaria, l’Albergo Maccagno ed un edificio dalla facciata gialla con a fianco il Monumento ai Caduti risalente al 1976 come pure i cinque pannelli in bassorilievo posizionati su un muretto opera di Mario Catenazzi, entrambi ristrutturati nel 2018.



Salendo la scalinata dell’edificio dalla facciata gialla si perviene in P.za San Materno dove si erge maestosa la Chiesa di San Materno (5) parrocchiale di Maccagno Superiore edificata tra i secoli XVI e XVIII.

Superata la Chiesa continuiamo in Via Baroggi per circa 50 mt; alla nostra sx, dove sono posizionati altri cartelli dei sentieri del CAI Luino, diparte la scalinata di Via Casati che dà inizio alla mulattiera che conduce alla Veddasca. Ai piedi della scalinata sorge la Chiesa di Sant’Antonio (6) originariamente dedicata a San Materno e risalente al XIV-XV secolo.

Torniamo indietro di pochi passi su Via Baroggi ed entriamo a dx in Via Cuccuini dove sorgono antiche costruzioni ed una bella fontana in una nicchia.


Al termine di Via Cuccuini ci ritroviamo sulla SS 394 (Via Matteotti), andiamo a dx, passiamo sotto il ponte ad arco della ferrovia, attraversiamo e scendiamo a sx su Via Verdi; dopo 260 mt all’incrocio con Via Valsecchi prendiamo a dx per tornare al parcheggio dell’Auditorium.

Lunghezza percorso : circa 5,5 km

Tempo di percorrenza : 1 ora e 45 minuti circa escluse soste

Nelle gallerie fotografiche alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a febbraio 2022

Galleria fotografica Lungolago

Galleria fotografica Nucleo storico

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