“Anello di Santa Caterina” (VVL-C1) : Cerro e Ceresolo

 


Raggiungiamo Cerro (fraz. di Laveno Mombello) percorrendo la SP 32 o la SP 69 (a seconda della nostra provenienza) e ci rechiamo presso il Cimitero di Cerro in Via Buonarroti : qui possiamo lasciare l’auto nel comodo parcheggio gratuito.


Usciti dal parcheggio prendiamo a dx su Via Buonarroti e dopo 430 mt troviamo il “Circolo Operaio Cerrese”, attraversiamo con cautela ed imbocchiamo a sx la Via Gattirolo. Percorsi 30 mt scendiamo a dx in Via S. Rocco, passiamo sotto il ponte della SP 69 e continuiamo fino a pervenire al parcheggio pubblico di P.za Dante.


Sul muraglione alla nostra dx possiamo ammirare il “Mosaico 150” : installazione composta da 245 piastrelle in ceramica (25x25) realizzate da altrettanti artisti per commemorare i 150 anni di vita delle ceramiche di Laveno Mombello (1856-2006).



Al termine del parcheggio inizia la zona pedonale dove alla nostra dx sorge “Palazzo Perabò” : elegante residenza di epoca cinquecentesca disposta su due piani con loggiato e cortile quadrato all’interno con quadranti solari. Inizialmente costruito dai Guilizzoni passò all’Ospedale di Cittiglio per poi appartenere alla famiglia Perabò nel 1863, attualmente è di proprietà comunale.


All’interno del Palazzo ha sede il “Museo Internazionale Design Ceramico” : fu inaugurato nel 1971 con la denominazione “Civica Raccolta di Terraglia” dovuta ad un iniziale deposito di opere provenienti dalla Società Ceramica Richard-Ginori. Successivamente si aggiunsero altri oggetti in ceramica appartenuti a collezioni private e frutto di donazioni. Il Museo rappresenta la doverosa testimonianza della storia ceramistica di Laveno Mombello che ha ospitato importanti manifatture a partire dal 1856.

Arriviamo poi in P.za Manzoni dove c’è il porticciolo e saliamo sul bel camminamento in porfido arricchito da rosoni fino a raggiungere la Chiesa di Santa Maria del Pianto :  la costruzione attuale ingloba i resti di un antico oratorio e risale al 500/600 con importanti modifiche della metà dell’800, la dedicazione risale all’epoca delle grandi pestilenze.


Girando intorno alla Chiesa (Via del Pozzo) arriviamo in Via F.lli De Ambrosis dove su un edificio è apposta una targa che recita “Alessandro Manzoni abitò in questa casa e in Gattirolo”.


Fatti pochi passi entriamo in Vicolo della Chiesa dove, al di là di un cancello, è situato un fabbricato dal cortile molto suggestivo.


Torniamo alla Chiesa ed imbocchiamo a dx Via Castellini dove è situato il nucleo più antico di Cerro con angoli caratteristici e pittoreschi.


Scendiamo poi sulla stretta Via dei Pescatori al cui termine si apre la piccola spiaggia provvista di molo per le imbarcazioni : è d’obbligo fare una sosta per ammirare l’ameno panorama che spazia sul Lago Maggiore, l’Isola Madre e la sponda piemontese.



Ammirato il paesaggio andiamo a dx passando a fianco del Centro Velico, superato l’androne ci ritroviamo in P.za Manzoni dove ci dirigiamo a dx verso il porticciolo da dove inizia il Lungolago Perabò.


Nel prato alla nostra sx sorge il Monumento ai Caduti proprio di fronte a Palazzo Perabò.



Il Lungolago, molto panoramico ed alberato sul lato che fiancheggia la strada, è provvisto di panchine dove sostare; alla nostra dx c’è anche la spiaggia libera sabbiosa molto frequentata nel periodo estivo.


Al termine della passeggiata del Lungolago si raggiunge il caratteristico “Molo Sironi”.

Ci immettiamo ora sull’asfalto di Via Pirinoli che percorriamo per 500 mt fino ad arrivare a Ceresolo (fraz. di Laveno Mombello).

Poco oltre il piccolo spiazzo dove è situato il cartello “Ceresolo” troviamo la segnaletica delle Vie Verdi dei Laghi “Anello di Santa Caterina - VVL-C1” a fianco di un edificio di colore rosa.


Entriamo quindi a dx in Via S. Defendente e dopo un centinaio di mt ci appare la Chiesa di San Defendente : è il più antico luogo di culto del comune, citato già in un documento del 846. Il corpo centrale è di impianto arcaico con facciata a capanna, navata unica e arco trionfale a divisione del presbiterio; il campanile è di stile romanico e risale al XI secolo.


Scendiamo la scalinata e andiamo a dx sullo stretto sentierino per raggiungere una piccola spiaggetta sul Lago Maggiore.


Torniamo verso la Chiesa e questa volta la aggiriamo verso sx fino ad arrivare di nuovo in Via Pirinoli, percorriamo 60 mt verso sx per ammirare la “Casa del Min Traghettatore” : edificio di impianto medioevale con affresco del noto personaggio locale incorniciato da travature lignee.



Ritorniamo verso dx fino a raggiungere la SP 69 che percorriamo verso dx per 260 mt, giunti al parcheggio scendiamo il sassoso sentiero che conduce alla Spiaggia di Ceresolo : sabbiosa e non ombreggiata è molto apprezzata dagli stranieri tanto da essere nota anche come la “Spiaggia dei tedeschi”.


Torniamo sulla SP 69 verso sx e dopo 90 mt attraversiamo con cautela, saliamo a dx (poco prima dell’incrocio) sul sentierino erboso che ci conduce in Via Roncaccio dove imbocchiamo lo sterrato verso dx.


Ci inoltriamo nel bosco fino a pervenire ad un incrocio dove troviamo la segnaletica dell’Anulare Valcuviano e quella dell’ “Anello di Santa Caterina - VVL-C1” : andiamo a sx in Via Brughiera.

Percorsi 250 mt saliamo a dx sullo sterrato di Via Vignola : dopo circa 180 mt troviamo una biforcazione, per il momento ignoriamo quella più a sx (VVL-C1) ed imbocchiamo il sentiero contrassegnato dai cartelli “La Vignola”.


Giungiamo ad un ampio parcheggio sterrato dove sorge il complesso “La Vignola”, alla nostra dx un’originale indicazione in legno riporta “Via delle Camellie” : decidiamo di curiosare e passeggiando all’interno arriviamo al “Labirinto delle Camellie” : tutto formato da diverse specie e varietà di camelie è dotato di panche per sostare e di cartelli riportanti frasi a tema. Nelle vicinanze si trova lo stagno di acqua sorgiva contornato da kalmie e cipressi calvi con i loro caratteristici pneumatofori (radici aeree che emergono dal terreno).




Sicuramente vale la pena di tornarci in primavera quando la fioritura delle camelie rende questo luogo ancora più incantevole.

Finita la visita torniamo alla biforcazione e questa volta seguiamo la segnaletica delle Vie Verdi dei Laghi “Anello di Santa Caterina - VVL-C1”.





Dapprima incontriamo alcune abitazioni per poi proseguire nel bosco fino ad una radura con un rustico ed infine arriviamo in Via Buonarroti nei pressi del Cimitero dove abbiamo lasciato l’auto.

Tutto il tragitto è ben segnalato dai cartelli delle Vie Verdi dei Laghi “Anello di Santa Caterina - VVL-C1” ed è di agevole percorrenza.


Lunghezza percorso : 6,5 km

Tempo di percorrenza : 2 ore circa

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a giugno 2022

Galleria fotografica percorso


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