“Campo dei Fiori 360” - Punti panoramici e Via Sacra del Monte Tre Croci
Raggiungiamo la frazione di Velate in Comune di Varese ed all’incrocio
Via Adige-Via Quintino Sella proseguiamo su quest’ultima seguendo la
segnaletica per “Sacro Monte-Campo dei Fiori”.
Arrivati all’entrata del Viale delle Cappelle del Sacro Monte
continuiamo a sx in Via Campo dei Fiori, poco prima dell’ultimo tornante
troviamo un monumento a colonna con la Madonnina dello scultore Tardonato con
due gradinate laterali : entriamo a dx in Via al Belvedere e lasciamo l’auto
nel parcheggio prospiciente l’Osteria Irma.
Fiancheggiamo il fabbricato e perveniamo ad uno spiazzo con un
fantastico panorama con in primo piano il sottostante Sacro Monte e poi Varese
e sullo sfondo la Pianura Padana.
Proseguiamo sull’ampio sterrato per 350 mt fino al cancello d’ingresso di una proprietà privata, da qui inizia il percorso della “Palestra di Roccia” il sentiero si fa più stretto e sassoso fino a raggiungere un’impervia scalinata protetta da un parapetto in ferro.
Questa scalinata è denominata “Scala nel cielo” e da essa si gode di una vista spettacolare sul Sacro Monte, Varese, la Valcuvia e ben visibili Brinzio e Rasa (fraz. Di Varese).
La “Palestra di Roccia” è il frutto della passione di molte generazioni di alpinisti varesini : a partire dagli anni ’50 alcuni soci della sezione CAI di Varese tracciarono gli itinerari effettuando opere di chiodatura e segnaletica in modo meticoloso. Negli anni nuovi itinerari sono stati successivamente tracciati : in totale sono circa 170. Di fatto la Palestra si può considerare la culla di tutti gli alpinisti varesini. Nel 2021-22 è stata effettuata la completa richiodatura dell’area e la sistemazione della base delle pareti e dei sentieri di collegamento, nell’ambito dell’Accordo di Programma per la valorizzazione sottoscritto tra vari Enti Regionali e Varesini e con il contributo di Fondazione Cariplo.
Al termine della scalinata il sentiero 307 prosegue sulla Falesia
della “Palestra di Roccia” ma è decisamente impegnativo ed indicato per
escursionisti esperti, quindi decidiamo di tornare indietro lungo il percorso
fatto all’andata fino all’ex Stazione Funicolare.
Superata la stessa e fatti pochi passi, sulla sx diparte una scalinata in discesa (sentiero 301 PRCdF) che ci conduce sotto il percorso dell’ex Funicolare, la vecchia linea è affiancata dai gradini di servizio senza protezione alcuna che possono essere percorsi fino a raggiungere la sottostante Via Campo dei Fiori. Da qui si può godere di una bella vista su Varese e su un tratto del Lago di Varese con i paesi circostanti.
Passando sotto l’arcata si può proseguire per raggiungere il Valico Pizzelle oppure per congiungersi con il sentiero 308 del PRCdF che conduce al P.le Pogliaghi di Santa Maria del Monte.
Noi invece risaliamo la scalinata e seguiamo le indicazioni per
raggiungere il “Grande Albergo” alla nostra sx.
Il “Grand Hotel Campo dei Fiori” si trova sul Monte Tre Croci e sovrasta la città di Varese, esso fu progettato e costruito dall’architetto liberty Giuseppe Sommaruga su incarico della Società Anonima dei Grandi Alberghi Varesini. I lavori iniziarono nel 1910 e si conclusero nel 1912 con l’inaugurazione da parte dell’imprenditore milanese Comm. Giulio Moneta. La struttura è composta da quattro livelli oltre ad un livello sotterraneo che poggia sopra la Grotta Marelli. L’Hotel visse il suo periodo di massimo splendore fino agli inizi della 2a Guerra mondiale, durante la guerra divenne un ospedale da campo. Dal 1948 l’Albergo iniziò la lenta caduta verso l’abbandono causato da tanti fattori tra cui l’incendio del tetto, il cessato collegamento con la funicolare ed il calante afflusso di turisti. L’Hotel venne chiuso definitivamente nel 1968 e da allora i molti proprietari che si succedettero non riuscirono a riportare questo gioiello liberty all’antico splendore. Dal 1980 al 2000 la struttura fu completamente abbandonata e subì notevoli danni oltre al saccheggio degli arredi storici e delle strutture in ferro con decorazioni liberty. A partire dagli anni 2000 molte associazioni culturali del territorio si adoperarono affinchè l’immobile fosse preso in considerazione ed ottennero dal Ministero dei Beni Culturali il vincolo conservativo. Nel 2016 gli interni ospitarono il set del film “Suspiria” diretto da Guadagnino e questo contribuì alla riscoperta dell’immobile. Dagli anni successivi il FAI organizza visite guidate per dare la possibilità di entrare nella struttura e scoprire quello che rimane di un luogo affascinante anche se degradato e abbandonato.
Torniamo ora alla scalinata che ci riporta al pannello illustrativo n. 07 del PRCdF e da qui continuiamo sul sentiero 301 seguendo le indicazioni per il “Monte Tre Croci” : saliamo la suggestiva scalinata della “Via Sacra”.
Questo percorso, che porta verso l’altare delle “Tre Croci” al Campo dei Fiori, fu fortemente voluto da monsignor Tarcisio Pigionatti e venne inaugurato il 23 maggio 1974 in occasione della Festa dell’Ascensione. La “Via Sacra”, con i cippi commemorativi delle varie Armi dell’Esercito Italiano, è dedicata al ricordo dei Caduti senza Croce. Lungo il tragitto si aprono suggestivi scorci panoramici.
Dopo circa 200 mt perveniamo al complesso delle “Tre Croci”.
Nel 1636 vennero piantate tre croci di legno che rimasero in sede fino al 1900. Agli inizi del ‘900, su iniziativa del varesino Carlo Ciotti, in concomitanza al Giubileo le croci in legno vennero sostituite da croci in marmo bianco proveniente dalla cava Ciotti : la croce centrale, lavorata da Ludovico Pogliaghi, poggiava su un basamento di marmo rosso era alta 12 mt e pesava 300 ql. L’opera venne inaugurata il 23 settembre 1900 alla presenza del cardinale Andrea Ferrari ed il Monte Tre Croci deve il proprio nome proprio alla presenza di queste croci che ricordano il tragitto percorso da Gesù lungo il Calvario. Nel 1931 gli Alpini di Varese provvedevano al restauro delle tre croci ed a recintare il complesso e nel 1974, contestualmente alla realizzazione della “Via Sacra”, le tre croci vennero rifatte in cemento armato così come le vediamo oggi.
Il panorama è spettacolare : il lago di Varese in primo piano, sullo sfondo il lago di Comabbio, il Lago di Monate e poi un tratto del Lago Maggiore.
Il sentiero è malmesso ma fattibile con un minimo di attenzione, al
suo termine si giunge al “Piazzale Eliporto” : punto panoramico n. 7 del
percorso “Campo dei Fiori 360”.
Questo piazzale è conosciuto anche come “Piazzale della Batteria o del Cannone” perché nel 1978 vi fu collocato l’obice “Skoda 75/13” dall’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia a ricordo della vittoria nella 1a Guerra mondiale, lo stesso fu poi rimosso nel 2017 dalla medesima Associazione (proprietaria dell’arma pesante) per essere restaurato. Il piazzale, di origine militare, appartiene alla “Linea Cadorna”.
Da questo piazzale si gode una meravigliosa vista su Valcuvia,
Valtravaglia, Val Veddasca, Valganna ed un tratto del Lago Maggiore con Luino
al centro.
Dopo aver ammirato il panorama continuiamo per circa 450 mt fino a raggiungere uno slargo dove è posizionato un pannello illustrativo del percorso “Campo dei Fiori 360” e dove troviamo una biforcazione : a sx si scende su Via Campo dei Fiori mentre a dx si sale verso il “Piazzale Belvedere”.
La strada è percorribile solo a piedi ad eccezione dei mezzi autorizzati, dopo 300 mt si arriva al “Piazzale Belvedere” dove ci fermeremo al ritorno; ci dirigiamo quindi all’entrata della “Cittadella di Scienze della Natura”.
La “Cittadella di Scienze della Natura”, situata a 1226 mt, fu fondata nel 1956 da Salvatore Furia ed è destinata alla divulgazione scientifica e alle visite naturalistiche per condividere un’esperienza di ricerca : “un ponte di comprensione tra la scienza ed il popolo”. Essa esiste ed è animata dall’attività di lavoro, ricerca ed accoglienza dei volontari della “Società Astronomica G. V. Schiaparelli”. Nel complesso sono ospitate diverse strutture.
L’Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli, costruito nel 1963, è
situato sulla Punta Paradiso ed ha un orizzonte libero di 360°: è riconosciuto
come il maggiore osservatorio popolare in Italia. E’ dotato di tre cupole ed
una foresteria, lungo il tragitto per raggiungerlo è posizionato il “Percorso
del Sistema Solare” costituito da pannelli didattici fruibili anche ai non
vedenti. Il terrazzo panoramico è dotato di apparecchiature professionali per
lo studio della meteorologia, della ricerca meteoclimatica e della sismica.
Trova posto anche una “Stazione Fulmini” dell’Istituto Superiore di
Fulminologia per il monitoraggio continuo di eventi fulminologici e di scambi
energetici con tecnologia antimpatto De Bernardi.
Nell’ambito della Cittadella sorge il Giardino Botanico “Ruggero
Tomaselli” ove sono raccolte e catalogate 400 varietà florovivaistiche tipiche
delle Prealpi calcaree della Lombardia.
E’ presente anche una serra fredda per la riproduzione di piante del
Campo dei Fiori in via di estinzione e il Centro Studi Botanici “Lombardia”.
Il Parco Comunale “Leopoldo e Maria Zambeletti” si estende per 60
ettari con un bosco di abete rosso impiantato all’inizio del secolo e un bosco
misto in cui predomina il faggio.
La salita all’Osservatorio Astronomico “G. V. Schiaparelli” è lunga
quasi un km, una volta arrivati ci accoglie una balconata con un pannello
illustrativo del punto panoramico n. 5 del percorso “Campo dei Fiori 360”.
Da questo punto si possono ammirare la Valtravaglia, la Valcuvia, un tratto del Lago Maggiore con Luino e gran parte dell’Arco Alpino.
Al termine della balconata si può proseguire per raggiungere la zona
delle cupole dell’Osservatorio dove si trova un altro punto panoramico.
La vista spazia su Lago Maggiore, Valtravaglia, Valcuvia, Val Veddasca e gran parte dell’Arco Alpino.
Facciamo ora il percorso a ritroso per uscire dalla “Cittadella di Scienze della Natura” e ci soffermiamo al “Piazzale Belvedere” : punto panoramico n. 6 del percorso “Campo dei Fiori 360”.
Dopo la sosta torniamo alla biforcazione dove c’è il pannello illustrativo
del percorso “Campo dei Fiori 360”, saliamo i gradini ed entriamo nel bosco sul
sentiero 307 del PRCdF seguendo le indicazioni per “Punto Panoramico”.
Percorsi 380 mt giungiamo alla meta : il punto panoramico n. 1 “Rotary Varese Ceresio” del percorso “Campo dei Fiori 360”.
La vista spazia sul Lago Maggiore con Luino al centro, sulla Valtravaglia e sulla Valcuvia con a sx Castello Cabiaglio ed il Monte S. Martino quindi a dx sul Monte Sette Termini, Monte La Nave, Monte Scerrè e l’abitato di Brinzio.
Ammirato il panorama facciamo il percorso a ritroso per tornare alla biforcazione e da lì raggiungere il parcheggio accanto all’Osteria Irma.
Lunghezza percorso
: circa 8 km
Tempo di
percorrenza : 2 ore e 30 minuti circa escluse soste
Nella galleria fotografica alla fine del post troverete
tutte le immagini dei luoghi visitati.
Aggiornato ad
ottobre 2022
Video Punto Rotary Varese Ceresio
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