Caravate : la Pista Ciclopedonale ed il nucleo storico


Raggiungiamo Caravate percorrendo la SP32dir e ci dirigiamo verso la Chiesa nuova di Sant’Agostino (1) in Via XXV Aprile : lasciamo l’auto nel comodo parcheggio adiacente.


La nuova Chiesa di Sant’Agostino è stata eretta a metà Ottocento in sostituzione dell’antico edificio religioso allora in rovina. Si compone di un’aula unica con abside quadrata e slanciato campanile. Sobria la facciata a capanna realizzata in stile neoclassico e rivestita con bugnato liscio. Il portale d’accesso si inscrive in un’ampia specchiatura ad arco che ospita anche una vetrata artistica a lunetta. L’elegante apparato decorativo interno si compone di affreschi, un alto cornicione e capitelli ionici realizzati da Virgilio Mascioni di Cuvio.


Attraversiamo sulle strisce pedonali e continuiamo verso sx imboccando Via Monte Grappa, sulla facciata di un fabbricato notiamo la targa “Oratorio Sant’Agostino” : saliamo quindi la scalinata di Via Mameli.


Fatti pochi gradini arriviamo al sito dove sorge l’antica Chiesetta di Sant’Agostino (2).


Datata al XI secolo, successivamente fu oratorio privato della famiglia Beolchi. Rivisitato nei secoli successivi, l’edificio mantiene l’impianto romanico con piccola aula rettangolare e due absidi semicircolari contrapposte. Gli esterni si conservano in pietra viva, con decorazioni ad archetti pensili binati ed un fregio a dente di sega a coronamento dell’abside. Nel 2002 nel terreno adiacente all’edificio religioso è emersa una necropoli datata al VIII-IX secolo. Nel sito archeologico sono state scoperte 14 sepolture a inumazione, in origine chiuse da lastroni in pietra. Una moderna passatoia permette di osservare i loculi, ben visibili grazie ad un progetto di valorizzazione a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Lombardia.


Al termine della scalinata perveniamo sul bel selciato di Via Mameli dove, sulla dx di fianco ad un muro, troviamo la “Madonna del Volontario” benedetta da Don Mario Sessa Parroco di Caravate dal 1946 al 1992.


Alla fine di Via Mameli arriviamo in Via Marconi dove saliamo verso dx per raggiungere l’ingresso della Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Maurizio (3).


La Chiesa Parrocchiale sorge su un’altura dominante l’abitato e consiste nell’unione ottocentesca degli edifici religiosi di San Giovanni Battista e San Maurizio. La Chiesa si presenta con pianta a croce latina, ampia aula unica rettangolare, breve transetto e doppia abside semicircolare. Da un fianco si innalza il campanile con fusto intonacato e copertura a cuspide piramidale. La facciata a capanna è introdotta da un’ampia scalinata. La superficie è delimitata da due paraste angolari e dal rivestimento in bugnato che creano una leggera specchiatura centrale. Il portale è sormontato da un frontone semi-curvo con la rappresentazione dei Santi Patroni e da una vetrata circolare. Al suo interno è conservato un pregevole organo Franzetti del 1849 ed affreschi di inizio Novecento.

Dal sagrato si gode una splendida vista sulla falesia del Picuz, sull’abitato di Caravate fino ad arrivare al Lago Maggiore.



Usciamo dal sito ed andiamo a sx in Via Castello dove, dopo 50 mt, troviamo un vecchio lavatoio (4).


Torniamo indietro ed andiamo ora a dx in Via Bruno Buozzi, percorsi 85 mt troviamo un’edicola religiosa (5) : di fronte, alla nostra dx, diparte una scalinata che percorriamo in discesa giungendo in Via Chiesa.


Poco più avanti sulla dx è situato un altro lavatoio (6).


Al termine di Via Chiesa si perviene in P.za Garibaldi dove è posizionato il “Monumento ai Caduti” (7).


Il Monumento, opera di Giuseppe Vittorio Cerini di Arcumeggia, risalente al 1920 conserva dell’originale solo il basamento modanato in pietra. Alla fine degli anni 40 del XX secolo la statua originaria fu rimossa ed è stata successivamente sostituita dall’attuale scultura in bronzo raffigurante un alpino. Sul basamento sono apposte targhe recanti i nominativi dei caduti della prima e seconda Guerra Mondiale.

Dalla Piazza ci dirigiamo verso sx fino a raggiungere la SP32dir (Via XX Settembre) : attraversiamo sulle strisce pedonali e percorriamo con prudenza verso sx la strada che è sempre piuttosto trafficata ed è dotata solo parzialmente di marciapiede.




Dopo 100 mt raggiungiamo il Municipio (8), scendiamo sul lato dx dell’edificio fino a pervenire nel parcheggio sottostante, scendiamo ancora ed eccoci arrivati all’inizio della Pista Ciclopedonale.


La pista è stata realizzata nel 2019 con pavimentazione in calcestruzzo luminescente, affianca per buona parte il rio Viganella in un contesto naturale verdeggiante e tranquillo : è inoltre presente un’area fitness “open air”. Sul lato dx si gode una bella vista sulla falesia del Picuz e sulle Chiese di Sant’Agostino e dei SS. Giovanni Battista e Maurizio.


La Pista Ciclopedonale termina in Via Leopardi : in una piccola radura è posizionata una colonna decorata a mosaico “Lascio il mio segno” opera degli allievi della classe terza della Scuola Media dell’Istituto Comprensivo G. e A. Frattini di Caravate.

Siamo arrivati nella bella “Area Verde di Caravate” dove sono siti il Parco Giochi e la Pista Ciclabile “Don Mario Sessa” (9), intitolata all’ex Parroco di Caravate grande appassionato di ciclismo.


Usciti dalla Pista Ciclopedonale entriamo nel parcheggio e da lì nel Parco Giochi costeggiato da tanto verde e dalla roggia del rio Viganella.



Usciti dal Parco Giochi oltrepassiamo l’ingresso della Pista Ciclabile “Don Mario Sessa” (9) e continuiamo verso dx in Via Leopardi fiancheggiando il Cimitero.


Dopo 350 mt entriamo a sx sullo sterrato di Via Belvedere : il tragitto, tutto nel bosco, ci conduce dopo 450 mt ad un vecchio e solitario lavatoio (10).


E’ tempo di tornare sui nostri passi fino alla zona del Cimitero che oltrepassiamo, andiamo a dx, passiamo a fianco del parcheggio e proseguiamo diritti in Via Campo Sportivo.




Dopo 85 mt abbandoniamo la Via Campo Sportivo ed entriamo a dx : qui inizia il vecchio tratto della Pista Ciclopedonale tutto immerso nel verde con ameno panorama sul paese e sulle alture circostanti con in primo piano il Monte Sangiano ed il Monte Nudo.


La Pista Ciclopedonale termina in prossimità della SP1var : la strada è fiancheggiata da un sentiero che si può percorrere sia verso sx che verso dx.



Decidiamo di andare verso sx e dopo 300 mt arriviamo nei pressi di un’azienda agricola dove ci guardano incuriositi alcuni simpatici asinelli.


Essendo proprietà privata torniamo indietro e continuiamo verso dx : giungiamo infine all’incrocio con la SS629.


Questo tratto di sentiero ha una prerogativa : funge da collegamento tra la Pista Ciclopedonale di Caravate con quella che attraversa i territori dei Comuni di Cocquio Trevisago, Besozzo e Gavirate. Ne parleremo nel prossimo post.


E’ tempo di tornare all’auto per cui facciamo il tragitto a ritroso sulla Pista Ciclopedonale (volendo possiamo percorrere il tratto di Via Campo Sportivo bypassato all’andata). Per accorciare il percorso, giunti in Via Leopardi, dove inizia il nuovo tratto della Pista Ciclopedonale, si può evitare di ripercorrerlo e proseguire verso sx sempre in Via Leopardi per poi sbucare sulla SP32dir (Via XXV Aprile) e da qui raggiungere il parcheggio vicino alla Chiesa nuova di Sant’Agostino. Dalla Via XXV Aprile si può ammirare una suggestiva vista sulla Parrocchiale dei SS. Giovanni Battista e Maurizio.


Il percorso è adatto a tutti e non presenta alcuna difficoltà.

Lunghezza percorso : circa 9 km

Tempo di percorrenza : 2 ora e 30 min circa

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a novembre 2023

Galleria fotografica percorso


 

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