“Sentiero delle Pesche” (VVL-H1) : Monate-Cadrezzate-Barza
L’itinerario, facente parte delle Vie Verdi
dei Laghi, interessa il tratto del “Sentiero delle Pesche” che attraversa i
Comuni di Travedona-Monate e Cadrezzate con Osmate costeggiando i terreni
coltivati a pescheto (i cosiddetti “Perzic de Munà”) per poi sconfinare nel
Comune di Ispra raggiungendo la bella frazione di Barza.
Raggiungiamo Monate percorrendo la SS 629, prendiamo l’uscita “Monate-Cadrezzate-Ispra-Angera” e seguiamo la SP 36 per 650 mt : all’incrocio scendiamo a dx in Via Trevisani e lasciamo l’auto nel parcheggio del Cimitero.
Usciamo dal parcheggio e risaliamo Via Trevisani per tornare sulla SP 36 che percorriamo verso sx sul marciapiede per 70 mt per poi attraversare sulle strisce pedonali.
Entriamo a dx
fiancheggiando la Chiesa della Madonna della Neve.
La Chiesa è stata edificata nel tardo Trecento per volontà dell’arcivescovo di Bergamo Bianchino Besozzi. All’interno della Chiesa ebbe sede una Collegiata di cui rimangono le decorazioni scultoree e uno slanciato arco ogivale in cotto. Parte degli antichi alloggi dei canonici sono diventati col tempo case coloniche. Si presenta in stile romanico con pianta rettangolare, aula unica e presbiterio quadrangolare. Il campanile è barocco e sostituisce il precedente demolito alla fine del Settecento per motivi strutturali. La facciata ha profilo a capanna ed è delimitata da paraste angolari in pietra di Angera. Elegante il portale architravato inserito in un arco a tutto sesto strombato con bassorilievo a lunetta. Coronano la facciata un oculo circolare, un’apertura a croce latina e la decorazione ad archetti pensili in cotto nel sottogronda. L’aula interna è coperta da soffitto piano cassettonato e conserva tracce di antichi affreschi.
Sempre
fiancheggiando la Chiesa perveniamo in un cortile dove scorrazzano tanti
simpatici gattini, costeggiamo le abitazioni per poi transitare sotto l’androne
con arco a sesto acuto di Via Pio X.
Arriviamo così in P.za della Repubblica, oltrepassiamo il parcheggio ed entriamo a dx in Via Marcobi : dopo 100 mt giungiamo alla piccola Spiaggia pubblica erbosa di Monate.
Torniamo indietro in P.za della Repubblica ed andiamo verso dx sulla SP 36 (Via Cadorna) fino a pervenire al Parco Pubblico di Monate con bell’affaccio sull’omonimo lago.
Percorriamo il tragitto a ritroso fino all’incrocio con Via Martiri della Libertà-Via Trevisani che superiamo e continuiamo sulla SP 36 (C.so Europa) : dopo 140 mt sulla dx diparte la stretta Via Baraggiola che imbocchiamo per iniziare il nostro cammino nel verde.
Giungiamo così sulla SP 33 (Via Don Guanella)
che percorriamo verso dx entrando in territorio di Ispra in Via Matteotti dove
ci accoglie la segnaletica della frazione di Barza.
Poco oltre sulla sx si può ammirare un grande complesso artigianale dall’architettura molto interessante.
Al termine di Via Matteotti all’angolo con Via Leonardo da Vinci sorge una bella cappelletta Mariana, attraversando sulle strisce pedonali ci si trova quindi al cospetto della Chiesa dedicata alla B.M.V. Assunta ed ai SS. Quirico e Giulitta.
L’attuale Chiesa sorge a ricordo e in sostituzione della preesistente Chiesa di S. Quirico risalente all’inizio del 1300. Nella seconda metà del 1500 si ha notizia che fosse l’oratorio dei SS. Quirico e Giulitta, poi successivamente sistemato e restaurato a più riprese; all’inizio dell’800 venne abbandonato ed andò in rovina. Per opera della vedova del tenore Pietro Mongini, proprietario della villa di Barza, fu costruita la nuova chiesa verso il 1880 su progetto dell’ing. Luigi Moretti di Milano. Con l’arrivo nel 1934 dei guanelliani a Barza diversi sono stati gli interventi di restauro e ampliamento fino ad oggi. L’edificio si compone di aula unica con pianta rettangolare, cappelle laterali e ampia abside semicircolare. Gli esterni sono in stile neoromanico con facciata a capanna intonacata con dettagli in cotto. Curiosa l’origine del protiro, eretto con colonne di granito provenienti dal demolito Lazzaretto di Milano. Il portale architravato, protetto dal pronao, è sormontato da un grande rosone a raggiera. La superficie è delimitata da lesene angolari e dalla decorazione ad archetti pensili del sottogronda. La campana ha ispirato lo scrittore Costanzo Ranci per le pagine de “La campana benedetta : leggenda di Barza” : il racconto è contenuto nel libro pubblicato nel 1931 “La sponda magra : leggende del Lago Maggiore”.
Finita la visita alla Chiesa non ci resta che entrare dal cancello principale del magnifico complesso di “Casa Don Guanella”.
Merita una visita il Parco ricco di essenze
botaniche (un recente censimento ha portato alla realizzazione di una
planimetria consultabile in loco) oltre a tranquilli e suggestivi angolini in
cui sostare per riposare e riflettere.
Usciti da “Casa Don Guanella” ripercorriamo a ritroso Via Matteotti (SP 33) per poi proseguire in Via Don Guanella : volendo concludere qui l’escursione si può riprendere la Via S. Francesco d’Assisi a sx e tornare sul “Sentiero delle Pesche” ripercorrendo il tragitto fatto all’andata per tornare al parcheggio del Cimitero.
Noi decidiamo invece di continuare fino al termine di Via Don Guanella e tornare alla SP 36 andando sulla stessa a dx in Via Vallerini.
Sul tratto iniziale non ci sono marciapiedi quindi consigliamo massima attenzione e prudenza nel percorrerlo.
Superato il cartello “Cadrezzate con Osmate”
ed inoltrandosi nella zona abitata finalmente si può camminare in sicurezza sul
marciapiede.
Nel centro del paese di Cadrezzate ci si può
soffermare per una pausa in P.za Garibaldi dove sono posizionate originali
sedute in legno.
Un centinaio di mt più avanti, in prossimità della rotatoria, consigliamo di entrare a dx in P.za Mario Davi dove sorge la Chiesa di Santa Margherita.
La Chiesa è il frutto di una ricostruzione del Seicento e di successivi ampliamenti, si suppone che già nel XIII secolo esistesse una chiesa dedicata alla santa. L’edificio parrocchiale sorge su una modesta altura, si presenta a tre navate con presbiterio quadrato ed abside semicircolare. Preceduta da un ampio sagrato con scalinata, la facciata è a salienti e scandita da lesene con capitello dorico. Le decorazioni sono semplici : un affresco di Santa Margherita, una piccola vetrata ed un frontone triangolare con l’intitolazione. Il campanile, che spezza la navata di sinistra, è una ricostruzione del tardo XVII secolo; in stile tardo rinascimentale presenta campiture lisce e, sulla cima, un torrino ottagonale ed una cuspide slanciata. La navata centrale corrisponde al nucleo originario, mentre quelle laterali e l’abside sono state aggiunte successivamente. Scandita in tre campate la navata centrale è coperta da volte a vela unghiata affrescate. Anche la navata di destra è suddivisa in tre campate coperta con volte a vela, mentre quella di sinistra è composta da un’unica sala con vele in cemento. Gli interni sono riccamente decorati con affreschi su tutta la superficie delle volte, sugli archi delle campate e nell’abside dove è stato dipinto un finto soffitto a cassettoni dorato. L’altare maggiore è in marmi policromi barocchi, mentre nella navata destra si trova un secondo altare in legno. La chiesa ospita anche una statua della “Madonna della cintura” risalente al XVII secolo.
Si prosegue poi sempre sulla SP 36 dove di
tanto in tanto si possono ammirare scorci sul Lago di Monate costeggiato da alcune
spiagge attrezzate a pagamento.
Si continua poi in territorio di Travedona
Monate camminando sull’erba a bordo strada fino a raggiungere Monate e
l’incrocio con Via Martiri della Libertà-Via Trevisani dove si scende a dx in
Via Trevisani per tornare al parcheggio del Cimitero.
Il percorso è
adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà, c’è da segnalare la
carenza di cartelli del “Sentiero delle
Pesche” (VVL-H1) ma basta seguire quelli che indicano la distanza dal “Sentiero
dei Lavatoi” per non sbagliare.
Lunghezza percorso : circa 10 km
Tempo di percorrenza : 3 ore e 15
min circa
Nella
galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi
visitati.
Aggiornato a ottobre 2023
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