Varese “Sala Veratti” : Mostra Collettiva “Forme d’arte nella Città Giardino”

 


La visita di cui vi parliamo ha un duplice scopo : ammirare una mostra d’arte e nel contempo scoprire un luogo che non sempre è aperto al pubblico.

La meta è la “Sala Veratti” in Via Veratti n. 20 a Varese dove è in corso la Mostra Collettiva “Forme d’arte nella Città Giardino” a cura della Associazione Artisti Indipendenti di Varese.

La Mostra iniziata il 7 luglio terminerà il 25 agosto ed è visitabile il sabato, la domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 con ingresso libero.

Arrivati a Varese, vi suggeriamo due possibilità di parcheggio : la prima all’Autosilo Sempione e la seconda presso il parcheggio dei Giardini Estensi, entrambi a pagamento.


L’entrata dell’Autosilo Sempione è in Via Marcello Benedetto : lasciata l’auto si può uscire in Via Staurenghi e percorsi 40 mt verso sx si prosegue a dx su Via Cesare Battisti, arrivati in P.za S. Giovanni Bosco si gira a dx in Via Veratti e dopo pochi passi si giunge alla “Sala Veratti” (percorso di 250 mt).

Noi scegliamo di lasciare l’auto al parcheggio dei Giardini Estensi per camminare in una zona più interessante : entriamo nei Giardini e poi fiancheggiamo sulla sx l’edificio della Biblioteca Civica uscendo in Via Sacco dove attraversiamo sulle strisce pedonali per poi imboccare la Via Robbioni. Lungo la via si possono ammirare alcuni murales per poi giungere alla Piazzetta Liala : un grazioso piccolo angolo di sosta. Giriamo ora a dx nella pedonale Via Del Cairo ed al suo termine andiamo a sx in Via Veratti, dopo 100 mt perveniamo alla “Sala Veratti” (percorso di 470 mt).




La “Sala Veratti”, acquisita dal Comune di Varese nel 1986 dall'omonima famiglia, in seguito al restauro del 1992 è sede di mostre ed esposizioni dei Musei Civici. La sala appartiene ad un corpus di antiche origini : è il refettorio dell'ex convento di Sant'Antonino la cui storia inizia nella metà del 1500 con la soppressione di un convento da parte di S. Carlo Borromeo, poi ricostruito nell'attuale posizione grazie al contributo della città. La sala nasce da un ampliamento del 1599.

Posta sul limitare del Centro Storico di Varese, la Sala Veratti è un piccolo gioiello inaspettato riccamente decorato : sulla parete dell’odierno ingresso affreschi di raffinata qualità pittorica raffigurano Re Davide, l’Annunciazione, i Simboli della Passione, Dio Padre e lo Spirito Santo, attribuibili a Donato Mazzolino. Diversamente sulla parete di fondo troviamo dipinti di più semplice fattura risalenti al XVIII secolo e a cui non è possibile attribuire una precisa paternità, con soggetti come la Nascita di Cristo, l’Annuncio ai pastori e l’Adorazione del Bambino, oltre agli Angeli sulla volta.

Tra il 1736 e il 1740 venne intrapresa la fase decorativa più interessante. Pietro Antonio Magatti e i fratelli Baroffio realizzarono figure a mezzo busto raffiguranti Sibille e Profeti vestiti all’antica con ampi panneggi all’interno di cornici architettoniche.




Tutto questo fa da scrigno alla Mostra Collettiva “Forme d’arte nella Città Giardino” a cura della Associazione Artisti Indipendenti di Varese.


Siamo stati accolti dal cordiale volontario Riccardo che ci ha illustrato la storia della Sala Veratti e ci ha relazionato sulle opere esposte.

La Mostra collettiva offre una panoramica eclettica dell’arte contemporanea, con opere che spaziano attraverso vari medium e tecniche, tra tradizione e contemporaneità, riflettendo la diversità e la ricchezza del panorama artistico attuale : tanti artisti, ognuno con il proprio stile unico e personalità distintiva.












Nella galleria fotografica alla fine del post troverete un esaustivo reportage fotografico della nostra visita.

Aggiornato a luglio 2024

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