Cairate : le frazioni Peveranza e Bolladello

 


Ci rechiamo a Cairate provenendo da Carnago o da Castelseprio e raggiungiamo la frazione di Peveranza. Lasciamo l’auto in Via Torino nell’ampio spiazzo di fronte al civico 7.


Peveranza è uno dei “Borghi dipinti” della provincia di Varese. Nel 2003 l’associazione locale “Gli amici della Tavolozza” decise di rendere omaggio alla frazione e alla sua storia. Fu così creato un itinerario storico-artistico per le vie del paese, con circa 30 pannelli dipinti raffiguranti i mestieri di un tempo. Le opere sono affisse sui muri delle case e, ove possibile, in corrispondenza dei luoghi in cui questi mestieri venivano effettivamente svolti. Sono rappresentati lo stagnino, l’ombrellaio, le lavandaie ma anche l’aratura, la filatura e la fienagione. Pannelli aggiuntivi sono stati dedicati agli edifici simbolo di Peveranza, come la Chiesa di Santa Maria Assunta e la Casa della Nonna. Gli artisti protagonisti di questa iniziativa sono : Gaetano Cattaneo, Ninus Colombo, Fabio Colombo, Gaudenzio Colombo, Giuditta Crosta, Clara Gallo, Beniamino Gigli e Gianfranco Mancon.



Ci incamminiamo verso sx in Via Castelfidardo dove si susseguono alcuni dipinti sulle facciate delle case, superiamo l’incrocio con Via Lodi e in corrispondenza del negozio di parrucchiere entriamo nella corte a dx : qui si trova la “Casa della Nonna” (1).


La “Casa della Nonna” è un piccolo museo etnografico. La raccolta nasce con l’obiettivo di trasmettere le tradizioni e le memorie della civiltà contadina e del passato. Strutturato all’interno di una casa colonica dell’Ottocento, il museo è composta dagli ambienti di un tempo: la cucina, la casaccia (dispensa), la camera da letto e la camera per i lavori femminili ma anche il rustico e il fienile. Tutti gli arredi, attrezzi e i vari oggetti conservati sono quelli originari.

Usciti dal cortile continuiamo in Via Castelfidardo fiancheggiando il retro della “Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (2); dopo un centinaio di mt, arrivati allo Stop, andiamo a sx in Via Cattaneo.





Anche in Via Cattaneo possiamo ammirare molti dipinti fino a giungere in P.za Giovanni Paolo II : qui si erge la “Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta (2).


La “Chiesa di Santa Maria Assunta” risale al 1280. Inizialmente nata fuori dal paese, fu ampliata nel XIX e XX secolo con la crescita della popolazione. La chiesa si presenta con un impianto a croce latina, aula unica, cappelle laterali e transetto centrale con cupola. Termina la struttura un’abside semicircolare. La facciata a campana è riccamente decorata. Il ricco pronao, sorretto da colonne e paraste ioniche, risale al 1932. Ai fianchi dell’arco si trova un grande bassorilievo raffigurante la “Natività” e la “Crocifissione, mentre a ridosso del frontone si trova la statua dell’Assunta con due angeli musicanti. Al di sotto del portico trova collocazione un vasto affresco con l’Assunta, il Clero e la popolazione di Peveranza. Completano l’elegante e ricercata facciata il portale d’ingresso, sormontato da una cornice ad arco. Gli interni sono altrettanto ricchi : il soffitto a volta è decorato con una falsa architettura mentre le colorate vetrate dell’abside e del transetto illuminano la chiesa. Tra stucchi dorati e affreschi barocchi, la chiesa conserva diverse statue dedicate a Sant’Agnese, San Francesco e San Rocco.

Nell’attiguo parcheggio sulla facciata di un edificio si notano due dipinti a tema religioso.


All’incrocio tra Via Cattaneo e Via Bertani è situato il pannello informativo raffigurante la mappa di tutti i dipinti.



Entriamo quindi a sx in Via Bertani dove ci attendono altri dipinti e dopo 50 mt perveniamo in P.za Bertani dove è situata la “Casa del Gioco” (3).




L’edificio, originariamente un vecchio cascinale, è stato inaugurato nel gennaio 2023. Nato da un progetto durato dieci anni a causa delle autorizzazioni e trafile burocratiche, essendo il fabbricato originario bene storico, è decisamente un attraente punto d’incontro nella frazione di Peveranza. Una ludoteca al riparo dalle intemperie ricca di fascino antico e giochi per i bambini d’oggi. La “Casa del Gioco” è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 23:00, i giochi possono essere utilizzati dai bambini a 0 a 10 anni.


Al termine di Via Bertani andiamo di nuovo a sx in Via Castelfidardo (percorso già fatto all’inizio dell’escursione) ed al suo termine questa volta andiamo in Via Cattaneo verso dx per 80 mt.



Giunti a “Villa Carmen” entriamo a sx in Via Pirò su cui proseguiamo per 120 mt : al bivio ignoriamo la segnaletica del Sentiero 527 e procediamo diritti sullo sterrato.


Il percorso si snoda tra boschi ed aree prative per 700 mt fino a pervenire in Via San Giacomo nella frazione di Bolladello.


Dopo 370 mt raggiungiamo Via Azimonti su cui procediamo verso sx per 100 mt per poi andare a sx in Via Garibaldi.


Percorsi 50 mt attraversiamo in sicurezza sulle strisce pedonali ed andiamo a dx in Via Genova, dopo pochi passi in curva è situata un’area recintata dedicata a Don Davide Colombo : il parco a lui intitolato si raggiunge tramite il percorso pedonale che da qui diparte.


Dopo la curva perveniamo in P.za Pio XI : qui si staglia la “Chiesa parrocchiale di S. Ambrogio” (4).


La Chiesa, costruita nel XVI secolo, presenta pianta rettangolare con aula unica. Completano l'ambiente volte a botte, abside semicircolare, cappelle laterali e un campanile sul lato destro. La facciata è a capanna e molto elaborata. Sui due lati, in corrispondenza degli ingressi, si trovano due ampi archi che inglobano le entrate e un’ampia finestra centrale. I portali sono sormontati da protiri in pietra, con decorazioni in bassorilievo. Sul terzo lato l’arco è presente solo nella sezione superiore, mentre l’entrata è chiusa dalla cappella battesimale. Chiude la facciata un timpano. Gli interni della chiesa sono riccamente decorati. Nell’abside e nel battistero sono affrescate scene di “Sant’Ambrogio in gloria” e del “Battesimo di Cristo”. La chiesa conserva inoltre diverse tele e sculture, mentre sopra l’altare laterale si trova una pala con Sant’Ambrogio.

Accanto alla Chiesa si trova l’Oratorio S. Luigi Gonzaga.


Al termine della strada fiancheggiamo a sx il parcheggio per poi proseguire in Via S. G. Bosco dove è ubicato il “Parco Pubblico” (5) : al suo interno c’è un’area giochi e la casetta in legno del Gruppo Alpini di Bolladello.


Usciti dal Parco ritorniamo sulla strada verso dx e proseguiamo in Via Carducci per 170 mt, giriamo a sx in P.za I Maggio dove troviamo la “Cappella di San Rocco” dedicata ai Caduti (6).



All’interno è presente un affresco raffigurante la Crocifissione, San Rocco e San Sebastiano; vi è posizionato anche un cannone con sopra il tricolore ed un telo raffigurante la “Madonna del latte”.

Attraversiamo sulle strisce pedonali : di fronte a noi è ubicato il “Monumento ai Caduti” (7).


Il monumento è collocato in un giardinetto recintato da catene in ferro, sostenute da 6 basse colonnette in marmo disposte agli angoli e sul perimetro marcato da un bordo di cemento. Nella zona centrale si eleva il basamento troncopiramidale alto circa 1,8 metri, realizzato con grandi massi di pietra grezza; sul basamento è posto lo zoccolo alto circa 35 cm dal quale si eleva il cippo sulla cui sommità è posta una elaborata lampada votiva in ferro battuto e vetro, alimentata elettricamente. Sulla faccia frontale e su quella a destra, vi sono le lastre in marmo coi nomi in rilievo dei caduti di entrambe le guerre, scritti con caratteri capitali bronzo.

Andiamo quindi a sx in Via Cavour per 230 mt, all’incrocio con Via Allodola troviamo la segnaletica del Sentiero 527 (San Giulio-Valle Olona) che ci indica la direzione per San Calimero.


Saliamo quindi a sx in Via San Calimero e dopo 140 mt perveniamo alla “Chiesa di San Calimero” (8).


Collocata su una piccola altura in mezzo al verde, la piccola “Chiesa di San Calimero” risale al XIII secolo. Il santuario ha pianta rettangolare con abside semicircolare, copertura a volte a botte e cupola ottagonale. A sud dell’edificio si trovano la sagrestia e il campanile, ancora in pietre e mattoni a vista, mentre la sezione ad est e la facciata sono intonacate. La facciata a capanna è incorniciata da lesene con capitelli dorici, con un’elegante vetrata posta sopra l’ingresso. Sulla sommità si trova un frontone triangolare, con il monogramma mariano dipinto di blu. Gli interni sono illuminati da vetrate colorate. Le volte, la cupola e l’abside sono affrescate con motivi ornamentali dorati e in trompe l’oeil. Il santuario conserva inoltre due tele raffiguranti San Calimero e San Giuseppe e, sull’altare maggiore, una Madonna del latte.

Dopo aver goduto dell’amena vista sull’abitato di Bolladello, seduti su una panchina, è tempo di tornare all’incrocio e proseguire in Via Allodola per 140 mt : giungiamo in P.za Loano dove saliamo a sx fino al cartello che ci indica la direzione per “Cascina Noel” (9).



Raggiungiamo la Cascina dopo 200 mt : qui troviamo di nuovo la segnaletica del Sentiero 527 (San Giulio-Valle Olona) e seguiamo le indicazioni verso dx.


Il sentiero, a tratti fangoso, si sviluppa nel bosco per circa 800 mt fino a raggiungere l’area recintata del “Parco Laghetto” in loc.tà Paù al confine con Cassano Magnago.



L’area di 30 ettari, acquisita ufficialmente a patrimonio comunale nel febbraio 2011 per donazione ricevuta dagli eredi del geometra Angelo Conti, con la finalità di farne un parco a uso pubblico e sociale è stata da poco inaugurata. L’accesso allo spazio verde, riqualificato e valorizzato dal Comune con un’opera di sistemazione e arredo nei mesi scorsi, oltre che da “Cascina Noel” (9) è raggiungibile in auto da via Trento a Cassano. Attorno al laghetto (alimentato da sorgiva naturale) oltre alla pulizia del bosco e alla pavimentazione dei percorsi sono state poste staccionate, panchine di sosta e tavoli per pic-nic con il progetto di farne uno spazio ideale sia per famiglie e gruppi di amici, che per l’attività sportiva, il relax e la passeggiata nella natura. Un approdo per tutti, con apertura mattutina e chiusura serale dell’accesso e parcheggio esterno.

Torniamo ora sui nostri passi percorrendo il sentiero a ritroso fino a P.za Loano : qui andiamo diritti in Via Treviso per 90 mt.

Continuiamo diritti in Via Azimonti per poi girare a sx in Via Garibaldi che da Bolladello ci riporta a Peveranza in Via Matteotti. Tutta la strada è provvista di marciapiede su cui possiamo camminare in sicurezza.

A 200 mt dal cartello che ci indica di essere arrivati in loc.tà Peveranza alla nostra dx è situato il “Parco della Rimembranza” (10).


Il Parco custodisce il Monumento dedicato ai Caduti nelle due guerre mondiali. È rettangolare con un vialetto che attraversa il prato, fiancheggiato da querce e panchine all’ingresso e da dieci cipressi ai lati del viale che conduce al monumento. Ruoli e nomi dei Caduti sono incisi su targhette metalliche fissate ai paletti ai lati del vialetto. Il Monumento è composto da un cippo tronco-piramidale con una corona d’alloro in bronzo sulla sommità e una torre campanaria di pietra più chiara su cui c’è un braciere in bronzo con un elmetto della prima guerra e una croce con una fiamma. Sul lato frontale del monumento è applicata una lastra dedicatoria ed una più grande con l’elenco dei Caduti. Adiacenti al monumento un cippo per il Milite Ignoto, una croce su un piedistallo, il pennone con la bandiera nazionale e due proiettili d’artiglieria.

Alla fine di Via Matteotti andiamo a sx in Via Milano successivamente Via Cattaneo per 80 mt, entriamo quindi a dx in Via Bertani dove è situata la “Casa del Gioco” (3). Continuiamo fino al termine della via dopodichè giriamo a dx in Via Torino per tornare al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto del percorso.

Lunghezza percorso : circa 9 km

Tempo di percorrenza : 2 ore e 30 minuti circa escluso soste

Aggiornato a marzo 2025

Galleria fotografica percorso


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