Mornago e la Piana di Montonate

 


Ci rechiamo a Mornago percorrendo la SP 17, alla rotonda seguiamo le indicazioni per “Montonate” salendo in Via Carugo. Lasciamo l’auto nel parcheggio del Cimitero di Montonate (1) in Via Dante Alighieri.


Continuiamo verso sx sul marciapiede di Via Dante Alighieri per 300 mt fino a pervenire all’incrocio dove è posizionata l’edicola votiva di San Carlo (2).


Proseguiamo verso sx su Via Dante Alighieri per altri 220 mt : di fronte a noi è situata la “Chiesa dei SS. Carlo e Giuseppe” meglio nota come “Santuario del Cicloturista” (3).



La Chiesa, costruita nel XIX secolo, si compone di una piccola aula rettangolare con abside quadrata. Lineare la facciata, con profilo a capanna e impostazione neoclassica. L’ordine inferiore, scandito da quattro lesene, presenta al centro un portale architravato e un mosaico della Pietà. Al di sopra del cornicione si stagliano due brevi lesene angolari in bugnato liscio e una vetrata artistica a lunetta. La facciata termina con un timpano triangolare e croce in ferro sulla sommità. Punto focale interno è l’abside, con un altare neoclassico e la rappresentazione di San Carlo Borromeo inginocchiato davanti a San Giuseppe col Bambino. In onore della nomina di “Santuario del Cicloturista”, le pareti della navata accolgono numerose maglie e gagliardetti di società ciclistiche.

Prendiamo a dx sempre in Via Dante Alighieri per 120 mt : alla nostra dx si erge la “Chiesa di Sant’Alessandro” (4).


La Chiesa ha origini antichissime ed è preesistente al XIII secolo. La struttura è stata però ampiamente modificata ed ampliata nel corso dei secoli e non rimangono tracce della primitiva fabbrica. L’edificio si presenta oggi con pianta a croce greca ed abside semicircolare. Imponente la facciata a salienti, scandita dalle nervature a contrasto con l’intonaco giallo e da un doppio ordine di lesene con capitelli ionici. Il semplice portale trilitico è sormontato da un grande mosaico di Sant’Alessandro a cavallo, mentre nel timpano sommitale è raffigurato Cristo Re. A fianco della facciata si innalza il campanile, con fusto interamente in pietra a vista e forse la sezione più antica dell’edificio. L’apparato decorativo è stato realizzato principalmente dal pittore Romeo Rivetta, che nel 1918 ha rappresentato San Gaetano e Sant’Alessandro sulle pareti della navata, la Moltiplicazione dei pani e dei pesci e l’Ultima Cena nel presbiterio, le tre virtù teologali nel catino absidale ed il Santissimo Sacramento con gli angeli della passione e la Trinità nella volta sopra l’altare. Nella cupola è affrescata l’apoteosi di Sant’Alessandro in un concerto di angeli musicanti. Nella “sacrestia vecchia” si conserva un magnifico ciclo pittorico di Biagio Bellotti, che nel corso del Settecento decorò anche la volta della cappella della Madonna Immacolata.

Di fronte, in un’area recintata, c’è il “Parco Falcone e Borsellino” dove è posizionato il “Monumento ai Caduti” oltre ad alcuni giochi per i bambini.



Il Monumento opera dello scultore Spaini, disegnato da Carlo Leopoldo Moroni, è dedicato ai caduti delle due guerre mondiali. Sul basamento è riportato il nome di ogni caduto accompagnato dal relativo ritratto fotografico. Sul basamento modanato poggia una colonna spezzata.

All’incrocio entriamo diritti in Via Garibaldi per 90 mt, giunti al parcheggio di P.za Moroni saliamo in Via Silvio Pellico : dopo pochi mt troviamo la “Scuola Materna” (6).


Andiamo ora a dx in Via Dandolo dove, dopo 45 mt, è ubicato il vecchio “Lavatoio Pubblico” (5).


Torniamo ora alla “Scuola Materna” fiancheggiandola sulla sx, al termine dell’asfalto diparte un tratto acciottolato che ci conduce in Via Bormida : da qui si gode un bel panorama sull’abitato di Montonate.


Siamo ora giunti al “Castello di Montonate” (7).


Risalente al XV secolo ed un tempo dimora dei Visconti Bossi, il complesso è composto da una villa principale, dalla casa del custode e da altre unità immobiliari. Il cortile interno presenta ancora splendide decorazioni d’epoca ed una caratteristica torre panoramica.

Lungo Via Bormida, oltre ad altri accessi al “Castello”, si possono ammirare suggestivi scorci e caratteristici cortili.



Continuiamo in Via Bormida fino a raggiungere Via Carducci che percorriamo verso sx per 90 mt per poi entrare a sx in Via S. Rocco.

Proseguiamo in Via S. Rocco incuneandoci nel centro storico fino a giungere di nuovo in Via Silvio Pellico su cui ci incamminiamo verso dx.


Giunti al parcheggio di P.za Moroni continuiamo diritti in Via San Carlo Borromeo.

Dopo 420 mt ci ritroviamo all’edicola votiva di San Carlo (2).


Qui entriamo a sx nel percorso sterrato della “Piana di Montonate”.


Percorsi 570 mt perveniamo alla “Cappella di San Gaetano” (8).


La cappella votiva è posta all’incrocio di due strade rurali che in epoca romana furono importanti vie di comunicazione e continuarono ad esserlo fino agli anni ’50, quando vennero costruite le attuali strade asfaltate. L’iscrizione riportata sulla cappella ricorda la sua edificazione nell’anno 1708 ed i successivi restauri ed ampliamenti nel 1812, 1914 e 2005. L’iscrizione, nel finale “il popolo di Montonate affida se stesso e i frutti della terra”, richiama anche il legame del Santo con la sua collocazione campestre, un legame testimoniato anche da altri particolari visibili all’interno della cappella. Infatti, chi si avvicina alla grata, può osservare al di sopra della statua del Santo un soffitto decorato con gigli e spighe di grano ed un’iscrizione in latino che invita ad osservare “i gigli di campo ed il fiore delle valli”.

La cappella fa parte dell’Ecomuseo delle “Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto”.

Sulla sinistra della Cappella diparte un sentiero da cui, dopo 410 mt, si perviene in Via Carugo su cui ci incamminiamo verso sx per raggiungere Mornago.


Arrivati alla rotonda della SP17 attraversiamo in sicurezza sulle strisce pedonali per poi continuare in Via Carugo nell’abitato di Mornago.

Al termine di Via Carugo, all’incrocio con Via Volta, sorge la “Scuola Materna Ebe Carugo Giannotti” (9).


Entriamo a sx in Via Volta e dopo 150 mt svoltiamo a dx in Via Marconi : qui è situata la “Biblioteca Comunale” (10) con l’attiguo “Parco Giochi”.



Alla fine di Via Marconi andiamo a sx in Via Sciesa dove all’incrocio è situato l’Oratorio di San Clemente (11).


Non è chiara la data di fondazione, ma l’edificio è citato come esistente durante le visite pastorali del Seicento. L’aula unica si imposta su una pianta rettangolare, priva di abside e con un semplice campanile a sezione quadrata con croce in ferro sulla sommità. Dopo una scalinata si apre la facciata a capanna con portale ribassato e finestrelle. Sulla superficie sono visibili lacerti di affreschi e forse una decorazione dell’ingresso seminascosta dall’intonaco. Altrettante pitture si conservano all’interno realizzate con la tecnica trompe l’oeil. La parete di fondo è decorata con San Clemente, San Rocco e un ricco panneggio che incornicia l’altare. Sulla parete sinistra si conserva un altorilievo della Madonna che sporge solo nella parte superiore ed è collocata in una nicchia dipinta.

Percorriamo a ritroso Via Sciesa fino al civico 26, poco oltre alla nostra sx si apre l’androne che conduce in Via Pisacane. Sulle pareti dell’androne sono posizionati uno stemma del rione “Pezz” ed una scritta che recita “Pubblicazioni Matrimoniali”.



Entriamo in Via Pisacane per 93 mt : sulla facciata di un edificio al civico 22 possiamo ammirare l’affresco della “Madunina di Pezz” (12).


Torniamo sui nostri passi e proseguiamo a sx in Via Sciesa, fatti pochi passi arriviamo in P.za Libertà.


Sulla dx della Piazza sorge il “Municipio” (13) mentre a sx si eleva la “Chiesa di San Michele Arcangelo” (14).


Preesistente al XIII secolo, la Chiesa è stata ampiamente modificata e rivisitata nel corso dei secoli. Si presenta con pianta ad aula unica con cappelle laterali fronteggiate, profondo coro e abside semicircolare. A nord si eleva il campanile, con fusto liscio e cipolla in rame sulla sommità. La facciata a salienti, affacciata su un’ampia piazza, è scandita da due lesene angolari e dal cornicione con la nervatura in rilievo che si ritrova anche nei corpi laterali. Il portale d’ingresso è architravato e sormontato da un vivace mosaico di San Michele Arcangelo e da una vetrata artistica. I finti ingressi laterali sono decorati con altrettanti mosaici mentre lungo i fianchi della chiesa sono affrescati diversi santi. Corona la facciata una statua della Beata Vergine Maria. Ricco l’apparato decorativo interno con paraste in finto marmo, stucchi, nervature intonacate e capitelli corinzi. Sulla volta a crociera che copre la navata è raffigurata la “Vergine Assunta in cielo adorata da San Michele Arcangelo e San Gregorio Magno” mentre nei pennacchi vi sono gli Evangelisti. Nel presbiterio, che ospita l’altare maggiore in marmi policromi, sono rappresentati l’Agnus Dei ed il Santissimo Sacramento. Ai lati delle cappelle si trovano affreschi moderni, realizzati da Massari e Cocquio.

Al termine di Via Sciesa andiamo a sx in Via Italia per 50mt, all’incrocio con Via Toti troviamo la segnaletica in legno del sentiero “PM” (Sentiero naturalistico della Piana di Montonate).

La ”Piana di Montonate” è una pianura alluvionale formatasi durante l’ultima glaciazione, che si caratterizza per la presenza di numerosi massi erratici che emergono dal sottobosco tra pini silvestri, castagni e querce.

Saliamo quindi su Via Toti, attraversiamo la SP17 sulle strisce pedonali e continuiamo sempre in Via Toti : dopo 16 mt ritroviamo la segnaletica in legno del sentiero “PM” (Massi erratici-Laghetto dul Peder-Piana di Montonate) che ci indica di andare a sx su Via Ronco.



Alla fine del tratto asfaltato proseguiamo sullo sterrato inoltrandoci nel bosco per poi uscire in ampie zone prative da cui raggiungiamo il Laghetto “dul Peder” (15).



Il Laghetto “dul Peder” è un piccolo stagno naturale nel quale affiora la falda acquifera, rifornendo l’acquedotto di Mornago e di altri comuni limitrofi. Lungo il perimetro del laghetto si trovano specie vegetali umide quali sfagno, canna palustre, tifa, carice, giunco e nocciolo. L’acqua del Laghetto “dul Peder”, a valle, si immette in una roggia che attraversa i territori di Caidate, Montano Alto e la piana di San Gaetano; nel territorio di Vinago prende il nome di Torrente Gobbia, si immette nella Roggia Roggione di Crugnola (dalle acque limpide ancora oggi popolate dal raro Gambero d’acqua dolce) e quindi si getta nel torrente Strona, affluente del fiume Ticino.

Continuiamo sullo sterrato, superiamo le rovine di un casolare fino ad arrivare al “Cimitero di Montonate” (1) in Via Dante Alighieri.



Saliamo in auto e ci dirigiamo verso dx in Via Carugo, percorsi 900 mt arriviamo alla rotatoria della SP17 : qui andiamo a dx per 1 km fino a pervenire al Santuario della “Madonna del Buon Viaggio” (16).




Il Santuario è stato edificato sul finire degli anni Sessanta. Collocato lungo una via di grande passaggio, deve il nome alla sua posizione. Si compone di una pianta rettangolare a tre navate, senza abside e con un semplice campanile che si innalza dal coro. Sita nel verde, la Chiesa ha una bella facciata a salienti con decorazioni eclettiche. Il portale principale ad arco è arricchito da un’elaborata vetrata artistica. Ai lati si trovano due coppie di monofore allungate e gli ingressi laterali decorati con una bellissima inferriata. Semplice la sezione superiore, con una piccola statua della Madonna e una decorazione a goccia che scende dal sottogronda. Punto focale dell’interno è il grande dipinto che copre tutta la parete di fondo, dove è rappresentata la “Madonna con Gesù Bambino” al centro di numerosi mezzi di trasporto. Il santuario conserva inoltre un affresco di San Cristoforo patrono degli automobilisti e la rappresentazione della Trinità con i simboli degli Evangelisti sul soffitto piano della navata centrale e numerosi ex voto all’ingresso.

Finita la visita alla Chiesa risaliamo in auto per fare rientro a casa.

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto del percorso.

Lunghezza percorso : circa 6,5 km

Tempo di percorrenza : 1 ora e 30 minuti circa escluso soste

Aggiornato ad aprile 2025

Galleria fotografica percorso


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