Biandronno “Villa Borghi” : Mostra Collettiva “Artisti in Villa”

 

La visita di cui vi parliamo ha un duplice scopo : ammirare una mostra d’arte e nel contempo scoprire un luogo ricco di storia.

La meta è “Villa Borghi” in Via Garibaldi a Biandronno.


Raggiungiamo Biandronno percorrendo la SP18 (Via Mazzini), poco prima dell’edificio del Municipio (1) troviamo la segnaletica del parcheggio : entriamo quindi nella strada alla nostra dx che ci conduce nelle tre zone destinate a parcheggio.

Lasciata l’auto saliamo fino a raggiungere Via Garibaldi che attraversiamo per poi andare per pochi mt verso sx dove troviamo l’entrata pedonale del Parco Comunale e di “Villa Borghi” (2).


Costruita ad inizio Ottocento su una piccola collina, Villa Borghi fu una delle proprietà della dinastia industriale dei Borghi di Varano, in cui abitarono Luigi Borghi e la moglie Margaret Doyle. Elegante villa signorile con un grande parco, fu progettata dall’architetto Cesa Bianchi. Gode ancora oggi di un grandioso panorama, con vista sul lago di Varese e sulla catena del Monte Rosa. Ultima abitante della famiglia fu Maria Borghi, marchesa di Soragna. Ad inizio XIX secolo la villa divenne uno stabilimento idroterapico termale, per la cura dei reumatismi. Proprietario e fondatore delle terme fu il Dr. Ernesto Sidoli che trovò nel fango del "Laghetto di Biandronno" una cura alle affezioni reumatiche. Nonostante il successo, a causa di contrasti col Consorzio Sanitario, le terme chiusero dopo soli 7 anni di attività. Dopo recenti restauri sono emersi frammenti di affreschi in stile pompeiano, a conferma degli interessi culturali della famiglia Borghi e della ricercatezza nelle decorazioni. Villa Borghi e l’ampio parco sono oggi una proprietà comunale.

L’edificio, attualmente sede del Circolo Culturale di Biandronno che ne cura la manutenzione e gli eventi, è costituito da tre piani con annesse le vecchie scuderie anch’esse ristrutturate.

Nelle sale al piano terra il Circolo organizza mostre ed eventi di vario genere e nel periodo natalizio crea una suggestiva atmosfera a tema con l’esposizione di presepi artistici.

La mostra “Artisti in Villa” che si è tenuta il 27 e 28 settembre ha ospitato 14 talentuosi espositori che frequentano Varese Corsi sotto la guida di Elena Sasu Anisoara. E’ stato molto interessante incontrare questi artisti, parlare con loro ed ascoltare il racconto delle loro esperienze.





Concluso il tour della Mostra siamo saliti al primo piano che abbiamo già visitato in altre occasioni, nelle cinque sale rivive la “Collezione di burattini e racconti di Gualberto Niemen” : una chicca imperdibile!

Nella prima sala ci accoglie il “Teatro Gianduia” con i posti a sedere per ammirare lo spettacolo dei burattini, segue poi la ricostruzione del laboratorio di Niemen e nelle altre sale sono posizionate le scenografie, i fondali ed i burattini in legno creati e dipinti dall’artista.



Gualberto Niemen, uno degli ultimi burattinai d’Italia, nacque da Giuseppe e Virginia Caprani, una coppia di acrobati che lavoravano sia nei circhi che nei teatri di varietà. Istituzione per tanti professionisti, era una figura molto amata a Biandronno. Viveva nel comune dal 1934 ed era conosciuto come nonno Berto. Si è spento nell’agosto del 2003 all’età di novantotto anni. Era giunto a Biandronno dopo avere girato con la sua famiglia di tradizione circense. Oltre ad aver ideato e costruito i suoi personaggi, Niemen aveva scritto numerosi copioni e girato con i suoi spettacoli tutta Italia. Niemen è stato maestro, tra gli altri, anche di Chicco e Betty Colombo. Alla sua morte ha lasciato tutto questo patrimonio e la sua casa al Comune con il preciso impegno-dovere di averne cura : il suo lascito viene gestito dal Circolo Culturale di Biandronno tramandandone così la memoria.




Ultimata la visita del primo piano è possibile salire nella mansarda di Villa Borghi, attualmente non allestita : dalle sue finestre è possibile ammirare uno spettacolare panorama sul Lago di Varese e sull’isolino Virginia oltre che sul "Laghetto di Biandronno”.

Il Laghetto è ciò che resta di un lago glaciale che includeva un tempo il lago di Varese e il lago di Comabbio. In seguito all’erosione del fiume Bardello tutto il complesso si è abbassato di 20 metri separando i vari laghi. Il lago di Biandronno è quindi un esempio di bacino lacustre in via di prosciugamento perché alimentato solo dalle precipitazioni atmosferiche. Ha un emissario, la Roggia Gatto, un canale artificiale che sfocia nel lago di Varese. Nel XIX secolo si tentò di prosciugarlo ma, per complicanze tecniche, la bonifica non fu ultimata. Oggi del lago restano 130 ettari di palude che dal 1984 sono Riserva Naturale Orientata.

Una leggenda legata ad una delle finestre della mansarda è quella del “Fantasma” di Luigi Borghi che si aggira nelle stanze della Villa : a raccontarla è Carlo Carcano, uno dei soci del Circolo. La storia (non la leggenda) dice che la moglie di Luigi Borghi (Margaret Doyle) trascorse qui i suoi ultimi giorni, ripudiata dal marito che credeva l’avesse tradito.

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete un esaustivo reportage fotografico della nostra visita.

Aggiornato a settembre 2025

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