Duno “Cittadella del Pensiero Medico” e Alpe di Duno

 


Raggiungiamo la Valcuvia e da Cuveglio seguiamo le indicazioni per salire a Duno.

Entrati nell’abitato sulla dx troviamo l’ampio parcheggio del P.le G. Sonzini, lasciamo l’auto e cominciamo la visita al borgo.


Ci incamminiamo dapprima verso la Chiesa dei SS. Giuliano e Basilissa risalente al secolo XIII percorrendo il V.le Tentori, purtroppo giunti al cancelletto d’ingresso al sagrato troviamo chiuso in seguito ad un’ordinanza comunale che ne impedisce l’accesso.


Torniamo quindi sulla strada principale Via del Dunello e scendiamo verso dx dove su una cabina dell’Enel fa bella mostra di sé un dipinto con una poesia di Giacomo Leopardi scritta sul muro dai ragazzi del paese.


Proprio di fronte possiamo ammirare la “Fontana di Trevi” così soprannominata perché le personalità che si recavano a Duno lanciavano una monetina nell’acqua.

Accanto alla fontana sorge il “Lavatoio pubblico” risalente al 1921 la cui facciata è abbellita da una scritta, andando a dx sulla Via Lavatoio si trova l’entrata per visitare l’interno.

Sempre in Via Lavatoio si trova il “Bar al Campo” dove sono posizionate due opere del “Duno Open Air Museum” (1-2).



Il progetto nato nella primavera del 2013 dalla collaborazione tra Centro per lo Studio e la Promozione delle Professioni Mediche, Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Varese, Comune di Duno e Pro Loco Duno ha consentito l’installazione lungo le vie del paese sui muri delle case di opere d’arte realizzate con diverse tecniche aventi come tema “la salute nel pensiero medico”.

Al termine di Via Lavatoio andiamo a dx in Via Alfredo Sonzini per raggiungere l’edificio del Municipio con l’adiacente Parco Giochi.


Torniamo indietro ed all’incrocio con Via S. Martino saliamo a dx su Via Borgato dalla caratteristica pavimentazione in porfido, lungo il percorso sono collocate altre tre opere del “Duno Open Air Museum” (3-4-5).


Entriamo successivamente a sx in Via Asilo, nell’androne è posizionata un’altra opera del “Duno Open Air Museum” (6).


Al termine di Via Asilo prendiamo a dx su Via Pirotta che ci conduce nella spettacolare P.za del Tempio, qui sorge “Villa Malcotti” che ospita altre tre opere del “Duno Open Air Museum” (7-8-9) tra cui la splendida “Meridiana Medica” : primo esempio di orologio solare con elementi funzionali e decorativi a tema medico, posizionato sulla facciata dell’edificio a lato del terrazzo ed inaugurata nel maggio del 2015.


“Villa Malcotti” costruita a metà del 1800 venne venduta al Comune di Duno nel 2008 ed è attualmente sede del “Centro per lo studio e la promozione delle professioni mediche”

Nella Piazza sorge anche il “Tempio votivo dei Medici d’Italia”, voluto ed ideato dal Vicario Don Carlo Cambiano e progettato dall’architetto bergamasco Cesare Paleni, fu consacrato il 25 agosto 1938 ed elevato a Santuario il 3 ottobre dello stesso anno. L’edificio venne poi ristrutturato negli anni 1979-1980.


Il superbo portale del Tempio, fuso presso la Fonderia d’arte “Battaglia di Milano” ed inaugurato il 2 luglio 1950, è composto da due battenti con rappresentate simbologie della medicina.

Il Sacrario, annesso al Tempio, fu inaugurato il 5 maggio 1940. Sulle lapidi di marmo, che ricoprono le pareti, sono stati incisi i nomi dei medici caduti per la Patria o nell’esercizio della professione. Dal 2003 l’assemblea dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Varese ha deciso di dare nuovo impulso con l’incisione annuale dei nomi dei medici che hanno sacrificato la loro vita in nome dei principi etici della solidarietà umana.


Dalla P.za del Tempio continuiamo su Via Roma e successivamente in Via Garibaldi dove alcuni vicoli ci riconducono in Via Roma per poi pervenire in P.za Mons. Carlo Cambiano : qui possiamo osservare l’entrata della “Casa Parrocchiale” da cui diparte una scalinata che ci conduce in loc.tà Rouge’ (bivio Via delle Alpi e Via per Canale).



Saliamo su Via delle Alpi e poi torniamo al bivio per immetterci in Via Malcotti lungo il cui percorso sono collocate le ultime due opere del “Duno Open Air Museum” (10-11).


Torniamo quindi al bivio in loc.tà Rouge’ e ripercorriamo Via Garibaldi fino ad uscire su Via S. Martino che percorriamo per 200 mt fino a giungere in loc.tà Croce a quota 578 mt.



Qui troviamo alcuni parcheggi e la segnaletica dei sentieri, arrivati nei pressi dell’abitazione e dell’Acquedotto Comunale abbiamo due possibilità : sulla sx dell’abitazione un cartello in legno ci indica la direzione per Arcumeggia (Sentiero degli Innamorati) di cui vi abbiamo già parlato l’anno scorso, per salire all’Alpe di Duno dobbiamo invece andare a dx dove troviamo un bivio.



Prendiamo a sx mentre al ritorno arriveremo dal sentiero alla nostra dx, il percorso è sassoso e si snoda interamente nel bosco senza particolari difficoltà; basta seguire i segni bianco-rossi e giallo-rossi sulle pietre o sugli alberi e si arriva dopo circa 35 minuti all’amena Alpe di Duno in loc.tà Bisio a quota 785 mt.


Ci accoglie un’ampia radura con alcune caratteristiche baite ristrutturate.

Proseguiamo sul comodo sentiero e dopo 10 minuti arriviamo in loc.tà Cantonaccio a quota 811 mt : qui ci accolgono le tante capre dell’Azienda agricola ed un’altra ampia radura dove si trovano alcune baite ed un edificio ex sede del Consorzio di Duno.



In loc.tà Cantonaccio si può arrivare anche in auto attraverso la strada sterrata che diparte dalla SP 45 dir2 Cuveglio-Duno del San Martino, percorriamo lo sterrato da cui si possono godere scorci sul Lago Maggiore e sulla Valcuvia.


Torniamo sui nostri passi fino all’Azienda Agricola dove è posta la segnaletica dei sentieri : si può salire fino a San Martino attraverso i sentieri AV e 3V, noi invece decidiamo di completare l’anello per tornare a Duno.


Fiancheggiamo quindi il fabbricato a fianco dell’Azienda agricola scendendo sul prato alla nostra sx da dove parte il sentiero incuneato fra muretti in pietra.

Questo percorso è decisamente più stretto e scosceso di quello fatto all’andata ed alquanto malmesso, bisogna prestare attenzione soprattutto nella parte finale perché alcuni alberi caduti ci costringono ad un impegnativo aggiramento.


Troviamo alcune baite ristrutturate ed infine ritorniamo al bivio da cui perveniamo in loc.tà Croce.

Scendiamo in Via S. Martino per tornare al parcheggio del P.le G. Sonzini e risaliamo in auto.

Nelle gallerie fotografiche alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Lunghezza anello Alpe di Duno : circa 3 km + 1 km a/r sterrato per SP 45 dir2

Tempo di percorrenza anello : 1 ora e 30 minuti circa escluse soste e visita al paese

Aggiornato ad agosto 2021

Galleria fotografica Duno

Galleria fotografica Anello Alpe di Duno


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