Azzate : il borgo storico, la Piana di Vegonno e la Chiesa di Brunello

 


Raggiungiamo Azzate percorrendo la SP 36, alla rotonda di Capolago andiamo a dx in direzione Bodio Lomnago; superiamo il supermercato Tigros ed alla rotonda successiva saliamo a sx su Via Maccana.

Dopo circa 1 km arriviamo in P.za Ghiringhelli dove è situato il famoso “Belvedere”, proseguiamo per circa 60 mt e giriamo a sx in Via Belvedere dove c’è un comodo parcheggio gratuito.


Lasciata l’auto ci incamminiamo a sx su Via Monte Grappa : siamo ora nel centro storico di Azzate.



All’incrocio andiamo a sx in Via Riva dove alla nostra sx possiamo ammirare “Villa Ghiringhelli” (1), poco oltre perveniamo nella medioevale P.za Cairoli (2) : camminando verso sx raggiungiamo lo spiazzo su cui si apre l’accesso a “Villa Orsi” (3) ed accanto notiamo l’Oratorio di Sant’Anna ampliato in età barocca e di proprietà privata.


“Villa Orsi” risale al XVIII secolo, ha pianta ad L risultante dal rimaneggiamento di fine ‘600 su pre-esistente costruzione del ‘400 ed ha un magnifico parco.

Tornati in Piazza scendiamo ora a dx in Via Riva dove sorgono belle dimore abilmente ristrutturate, giunti in curva troviamo il cancello di accesso al Parco di “Villa Bossi-Tettoni-Benizzi-Castellani” (4) ora sede del Municipio.

La Villa, costruita nel 1495 sull’antica casaforte dei Bossi, si presenta con corpo di fabbrica ad L risalente al XVIII secolo, splendidi i saloni di impianto barocco con soffitti a cassettoni e motivi a passasotto; monumentale lo scalone di accesso al primo piano con balaustra in marmo rosso.



Finita la visita al complesso usciamo dal cancello prospiciente Via Benizzi Castellani, attraversiamo sulle strisce pedonali alla nostra dx; osserviamo il Palazzo del “Pretorio” (edificio antichissimo dal caratteristico muro esterno a grosse bugne di pietra di provenienza romana) ed imbocchiamo la Via Volta.

Dopo pochi metri alla nostra dx si erge la “Chiesa di S. Antonio” (5) fondata nel 1354 da Guidetto Bossi, il portale e la facciata sono stati rifatti nel 1525 a moduli rinascimentali; attualmente è sconsacrata e di proprietà privata.


Di fronte alla “Sala polivalente Triacca” ci accoglie un bel balcone fiorito.


Proseguendo si susseguono una serie di antiche dimore : “Villa Cornelia” (6); “Villa Bossi-Alemagna-Ferrario” (7) edificio con pianta ad U risalente al 1567, ristrutturato nel XVII e XVIII secolo con bel portale barocco; in curva sorge “Villa Bossi-Riva-Cottalorda” (8) edificio del XVIII-XIX secolo con pianta ad U, facciata barocca, falsa torre castellana e bel giardino.




Al termine della via ci appare il campanile della “Chiesa prepositurale della Natività di Maria Vergine” (9) : il campanile è opera dell’architetto Bernascone mentre la Chiesa di origine duecentesca fu consacrata nel 1545 e nel 1853 sono state riedificate in stile neogotico la facciata e le navate laterali.


Siamo ora in P.za Giovanni XXIII e prendiamo a dx in Via Roma dove un’antica targa ci indica la direzione per il “Castello di Azzate”.


Percorsi 100 mt alla nostra sx sorge l’elegante edificio della Scuola Elementare : sul muro di fronte (lato dx della via) possiamo ammirare un coloratissimo murale realizzato dai bambini di Azzate.


Dopo circa 80 mt, all’incrocio con Via Cottalorda, sorge il modernissimo edificio della Scuola Materna.


Proseguiamo verso sx in Via Cottalorda, dopo circa 170 mt in corrispondenza dell’edicola Mariana andiamo a dx in Via Castello.

Dopo 300 mt si apre una piazzetta dove ci appare uno stabile molto particolare : nel 2011, ad opera del restauratore Mauro Nicora, sulla facciata sono state dipinte con la tecnica del trompe l’oeil quattro finestre rettangolari e due circolari con un effetto tridimensionale davvero notevole; l’occhio più attento può anche scorgere nella finestra circolare di sinistra l’inserimento di un piccione che impreziosisce la composizione.


Proprio di fronte diparte l’acciottolato che conduce a quello che una volta era “Il Castello di Azzate” ora di proprietà privata (10).


Il complesso attualmente è costituito dall’edificio medioevale (chiamato Corte del Barbè) a cui venne aggiunta la “Villa Bossi-Zampolli” edificata nel 1772 e dalla “Chiesa di San Lorenzo al Castello” già esistente agli inizi del 1500; completa la proprietà un vasto giardino all’italiana.

Continuiamo fino al termine di Via Castello e perveniamo alla SP 17 (Via Piave), attraversiamo sulle strisce pedonali alla nostra sx ed andiamo a dx in Via XXV Aprile dove è situata l’area industriale.


Camminiamo lungo il lato dx sul comodo marciapiede e dopo 250 mt giungiamo nei pressi del Cimitero che superiamo continuando in Via XXV Aprile : sul muro si possono ancora vedere i resti ormai ammalorati di quelli che probabilmente erano dipinti realizzati dagli alunni delle scuole.

Al termine di Via XXV Aprile sorge la Chiesa dedicata a San Giorgio, costruita tra il 1650 ed il 1670, si compone di una piccola aula unica coperta da volta a botte e priva di abside.


Decidiamo di imboccare la Via San Giorgio per dare un’occhiata al piccolo insediamento della frazione di Vegonno dal carattere prettamente rurale con le sue corti lombarde, entrati in un cortile passiamo sotto un androne e ci ritroviamo in una via che ci riporta davanti alla Chiesa di San Giorgio.

Andiamo ora sulla strada subito a sx della Chiesa per raggiungere la nostra prossima meta : la Piana di Vegonno.


Il percorso è molto comodo e pavimentato : subito scorgiamo un bel viale di cipressi che conduce ad una azienda agricola e sul lato sx un bel rustico riattato.


Poco oltre, alla nostra sx troviamo la segnaletica che ci indica il tragitto da percorrere per raggiungere la Chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello.


Saliamo quindi a sx su Via Baita fino alla villa da cui diparte un sentiero sterrato che si inerpica nel bosco fino a pervenire alla bellissima Chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello.


La Chiesa è situata lontano dal centro abitato in un contesto naturale incantevole, dal sagrato si apre un belvedere che affaccia sulla Valbossa, sul Lago di Varese e sulle Alpi. Fondata probabilmente tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300 insieme al vicino convento, fu successivamente trasformata in lazzaretto nel 1576 quando la peste colpì il territorio. Nel corso del Seicento si costruì l’attuale sacrestia ed il campanile, nel secolo successivo il conventino addossato alla Chiesa divenne Casa Parrocchiale; a metà Ottocento furono edificate le cascine. Dopo un periodo di abbandono, alla fine degli anni ’30 la scoperta degli affreschi nascosti dallo strato di calce fecero della Chiesa un luogo di arte e di fede fra le testimonianze più preziose del nostro territorio.



Sul retro della Chiesa è situato un giardino ben tenuto dove si può sostare per riposare.

Finita al visita al sito andiamo diritti su Via Santa Maria e dopo circa 180 mt deviamo a sx in Via Baita, dopo un centinaio di mt il sentiero diventa stretto e rientra nel bosco per poi giungere, dopo 450 mt, alla villa : ripercorriamo il breve tratto fatto all’andata per tornare sul percorso principale.

Questa volta andiamo a sx e facciamo un percorso ad anello nella Piana di Vegonno : un contesto bucolico dove i campi riposano in inverno e regalano distese coltivate nella bella stagione,  lungo il tragitto troviamo una caratteristica baita che i proprietari hanno trasformato in una suggestiva casetta con giardino e pergolato. Conosciuta anche come “Valle dei Filosofi” la Piana di Vegonno è uno dei luoghi del cuore del FAI.




Ritornati sul percorso principale superiamo l’incrocio con Via Baita ed il viale di cipressi e poco oltre il rustico riattato lasciamo il tratto pavimentato per entrare a dx nell’evidente sentiero erboso.




Percorriamo circa 850 nel bosco per arrivare al Cimitero che fiancheggiamo per poi ritrovarci in Via XXV Aprile che imbocchiamo a dx.

Torniamo alle strisce pedonali della SP 17 (Via Piave), saliamo in Via Castello e ripercorriamo il tragitto fatto all’andata a ritroso fino ad arrivare in Via Volta dove sorge “Villa Cornelia” (6) : dallo spiazzo antistante diparte una scalinata che in discesa ci conduce in P.za Ghiringhelli.




E’ tempo di soffermarsi al “Belvedere” per una meritata sosta e per ammirare lo splendido panorama che spazia sul Lago di Varese, sul Campo dei Fiori, sulle Prealpi e sulla catena alpina con il Monte Rosa.



Dopo esserci ritemprati possiamo imboccare Via Belvedere per tornare al parcheggio.

Se abbiamo ancora tempo a disposizione, scesi con l’auto da Via Maccana alla rotatoria possiamo prendere la SP 36 verso sx e raggiungere il piccolo parcheggio da cui, lasciata l’auto, possiamo raggiungere il “Santuario della Madonnina del Lago” e poi imboccando la Ciclopedonale del Lago di Varese verso dx raggiungere il “Porticciolo di Azzate”.




Ne abbiamo parlato diffusamente in questo post "Ciclopedonale del Lago di Varese : Schiranna - Azzate"

Lunghezza percorso : 9,5 km

Tempo di percorrenza : 3 ore circa

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a luglio 2022

Galleria fotografica percorso


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