In giro per Comabbio

 


Percorriamo la Superstrada Besozzo-Vergiate (SS 629), arrivati a Comabbio entriamo in Via ai Prati all’incrocio in corrispondenza del “Centro Radiologico Polispecialistico dei Laghi”; subito a dx c’è un comodo parcheggio gratuito.


Lasciata l’auto proseguiamo su Via ai Prati per circa 300 mt fino a pervenire ad un incrocio dove sorge un vecchio lavatoio (1) inserito nel Sentiero dei lavatoi delle Vie Verdi dei Laghi (VVL-Q1).


Superato il lavatoio andiamo a sx in Via ai Prati, dopo circa 140 mt andiamo a dx sul bel selciato di Via Fontana : alla nostra dx si apre la radura del Purà da cui si gode un’amena vista sul centro storico di Comabbio.


Al termine del selciato procediamo verso dx sempre in Via Fontana e dopo circa 150 mt alla nostra sx diparte una stradina che conduce all’ingresso di “Casa Fontana” (2).


L’edificio risalente al XIX secolo fu modificato all’inizio del XX secolo dal padre del grande artista Lucio Fontana, il quale la ristrutturò nuovamente a metà degli anni ’60 per destinarla a propria residenza, prima di vacanza e poi permanente con atelier. L’artista vi morì nel 1968.

Continuiamo fino all’incrocio dove scendiamo a dx in Via Fontana : qui sorge l’edificio delle Scuole Elementari “Angelo Liborio” (3).


All’ingresso è posizionata la statua del “Pensatore” realizzata dallo scultore milanese Ernesto Bazzaro e sulla facciata lato strada si può ammirare il magnifico murales “Il bacio” dipinto dall’artista Andrea Ravo Mattoni ispirato all’omonima opera di Francesco Hayez del 1859.

Accanto alle Scuole c’è un’area giochi ed un parcheggio.

Perveniamo quindi all’Area Purà (5) dove troviamo un altro lavatoio (4), anch’esso inserito nel Sentiero dei lavatoi delle Vie Verdi dei Laghi (VVL-Q1).



L’area verde del “Purà” è stata recentemente oggetto di intervento nell’ambito del recupero ambientale della “marcita del Purà” sistemata a parco naturale e comprende anche un piccolo specchio d’acqua.

Dopo aver visitato il parco torniamo in Via Fontana dove scopriamo un’altra rilassante area a verde alla nostra sx.

Alla fine della via ci ritroviamo in prossimità del lavatoio di Via ai Prati (1), lo fiancheggiamo e saliamo sul selciato di Via ai Prati; all’incrocio saliamo a sx su Via Garibaldi.

Dopo un centinaio di metri alla nostra sx troviamo un fabbricato recentemente ristrutturato (originariamente Cooperativa di Consumo) dove sono situati alcuni esercizi commerciali, la Biblioteca Comunale, gli ambulatori ed al 2° piano la “Sala Fontana” (6).


La Sala destinata a mostre, conferenze ed altre attività culturali è stata intitolata a Lucio Fontana che visse, lavorò e si spense nel 1968 nella casa ancora esistente a Comabbio.

Proseguendo ci troviamo nel cuore storico di Comabbio in P.za Marconi dove si erge il Palazzo Comunale (7) con il sottostante Monumento ai Caduti realizzato da Ambrogio Bolgiani.


Oltrepassato il Municipio saliamo a dx su Via Roma fino a raggiungere il cuore religioso di Comabbio : qui sorgono la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giacomo Apostolo (8) ed il Santuario della Beata Vergine del Rosario (9).

La Chiesa di San Giacomo ha origine da un preesistente edificio sacro dedicato a S. Maria, sita sul colle che domina Comabbio, si presume fosse parte di una castellania sorta tra l’XI ed il XIII secolo. L’aspetto attuale, con un unico ambiente interno, deriva da una ricostruzione totale del ‘700. Sobria e rigorosa la facciata scandita da lesene angolari e introdotta da una breve scalinata; alle spalle della Chiesa si innalza il campanile con fusto a canna liscia risalente all’XI secolo, unico superstite dell’antica Chiesa di S. Maria.



Sul lato dx della Chiesa un percorso acciottolato conduce verso il Santuario al cui fianco, in una rientranza, sono posizionate due statue in bronzo rappresentanti il Cardinale Schuster e Papa Giovanni XXIII.



Il Santuario della Beata Vergine del Rosario fu costruito nella prima metà del XVII secolo sul sito della preesistente chiesa medievale di S. Giacomo; interventi di restauro interni ed esterni sono stati eseguiti negli anni ’40 e negli ultimi decenni del XX secolo.

L’edificio ha pianta ottagonale, presbiterio rettangolare e cupola con lanternino; semplici e incompleti gli esterni, con facciate in ciottoli e laterizi a vista ed eccezione della facciata d’ingresso che è stata intonacata a inizio ‘900.

Finita la visita al sito scendiamo la grande scalinata in pietra : composta da 15 gradini in ricordo dei misteri del Rosario, fu parzialmente costruita tra il 1817 ed il 1824 su disegno dell’Ing. Luigi Rossi della Cassina Fra Martino e poi completata nel 1934 per impegno dell’allora parroco Don Felice Sicurtà; successivamente fu restaurata nel 1986.


Al termine della scalinata, inserita nella Via Crucis decorata da bassorilievi, alla nostra sx troviamo un’arcata in ferro recante la scritta “Tu onorificentia populi comabiensis” : entriamo nell’area verde e seguiamo il sentiero che ci conduce alla “Scala Santa” (10).



La Scala Santa, composta da 20 gradini in marmo bianco di Carrara, fu costruita nel 1957 e successivamente restaurata nel 2014; attualmente è mantenuta da un Gruppo di volontari (Gli amici della Santa Collina) che si sono riuniti per riqualificare la collina del Moet.

Ritorniamo sui nostri passi fino all’arcata e scendiamo in Via Roma fino all’incrocio con Via Garibaldi dove andiamo a dx, percorsi 120 mt imbocchiamo a sx Via ai Prati e ritorniamo al vecchio lavatoio (1).


Proseguiamo a sx per tornare al parcheggio.


Arrivati alla SS 629, dove ci sono i semafori, attraversiamo in sicurezza sulle strisce pedonali e camminiamo sul marciapiede verso sx per 130 mt : alla nostra dx possiamo ammirare la Chiesa di San Rocco.


La Chiesa è stata edificata negli anni ’60 ai piedi del colle di Comabbio in sostituzione di una cappella del XV secolo, demolita per la creazione della Superstrada Besozzo-Vergiate. La ricostruzione si ispira alle forme precedenti, con pianta ad aula unica coperta da soffitto ligneo con capriate a vista; la facciata è abbellita da un piccolo pronao a serliana sorretto dalle colonne dell’antica cappella.

Continuiamo per qualche decina di metri fino a raggiungere l’incrocio con Via Cima Campagna che imbocchiamo alla nostra dx, superiamo l’imbocco della Pista Ciclopedonale e continuiamo in Via Cima Campagna : al termine delle abitazioni il percorso si fa sterrato e si cammina nel verde in mezzo a prati e zone boschive.

Al termine del percorso giungiamo alla zona dove è situata la bellissima e famosa “Passerella del Lago di Comabbio” : purtroppo inagibile dall’agosto 2020 per motivi di sicurezza a causa dell’ammaloramento della struttura portante del manufatto.


Ci riposiamo un attimo ammirando il Lago e la passerella e poi torniamo indietro, poco distante alla nostra dx ci sono i resti di una ghiacciaia (11) che possiamo solo scorgere dalla recinzione di una proprietà privata.


La costruzione della ghiacciaia o “Giazera” risale probabilmente all’inizio del XIX secolo, il manufatto di forma cilindrica in laterizio è profondo 10 mt ed emerge dal suolo per 1,5 mt.

Torniamo indietro fino all’imbocco della Pista Ciclopedonale, allo spartitraffico andiamo a sx percorrendo la traversa che collega le Vie Cima Campagna-Metà Campagna-Sotto Campagna.

Dopo 225 mt arriviamo in Via Sotto Campagna dove è posizionato un Percorso Vita, andiamo verso sx nella zona verde percorrendo il sentiero per 550 mt e troviamo uno sbocco da cui ammirare di nuovo il Lago con vista su Varano Borghi.


E’ tempo di rientrare : ripercorriamo tutta la Via Sotto Campagna fino all’incrocio con la SS 629, dove ci sono i semafori, attraversiamo in sicurezza sulle strisce pedonali e giungiamo di nuovo al parcheggio.

Consigliatissima è la Pista Ciclopedonale del Lago di Comabbio che abbiamo percorso tempo fa e di cui abbiamo parlato in un precedente post.

Lunghezza percorso : 7 km

Tempo di percorrenza : 2 ore circa

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Aggiornato a luglio 2022

Galleria fotografica percorso


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