Lavena Ponte Tresa : “Sentiero dell’Arte” e Ciclopedonale

 


L’itinerario ad anello che vi proponiamo inizia dalla Dogana di Ponte Tresa percorrendo un tratto della Via Francisca del Lucomagno costeggiando dapprima il Lungolago per poi entrare nel nucleo di Lavena e da lì transitare sulla Ciclopedonale Valganna Valmarchirolo fino a Cadegliano dove, attraverso un sentiero nel bosco, si raggiunge la periferia di Ponte Tresa per poi tornare alla Dogana.

Percorrendo la SS233 ed un tratto della SP61 arriviamo a Lavena Ponte Tresa in Via Ungheria dove è situato l’Art (antica rimessa del tram), oggi sede di un centro culturale che ospita mostre e convegni e nel periodo estivo l’Infopoint (1).




Lasciamo l’auto nell’adiacente parcheggio a pagamento ed attraversiamo sulle strisce pedonali di fronte all’edificio dell’ex Stazione del tram (2); poco oltre alla nostra dx imbocchiamo la zona pedonale per arrivare fino alla Dogana (3).


Da qui parte la nostra escursione che, come indica il cartellone apposto sulla recinzione, fa parte del primo tratto italiano della “Via Francisca del Lucomagno” oltre a coincidere per tutto il Lungolago con il “Sentiero dell’Arte”.


Fatti pochi passi possiamo osservare la scultura “Per la fraternità dei popoli” di Adriano Bozzolo.


Proseguiamo sul porfido del magnifico “Percorso a lago” fiancheggiando l’ex Stazione del tram (2) dove si susseguono suggestivi scorci del Lago di Lugano o Ceresio e dei paesi della sponda svizzera.




Lungo il tragitto si possono ammirare numerose opere d’arte :  “Door” di Anna Pedoja, il cerchio di sassi “Senza titolo” di Andrea Di Lorenzo (2018) da cui si intravede il porticciolo, “Un cuore sul Ceresio” di Marco Sommaruga (2019), “Passaggi di tempo” di Fabio Bernasconi (2020).



Superato un ponticello si perviene all’ International Camping il cui muro di recinzione è denominato “Hall of Fame” (4) protagonista ogni anno dell’evento MAD 21037 (Muri artistici diffusi e CAP di Lavena Ponte Tresa), progetto promosso dal Comune in collaborazione con l’Associazione Wg Art che coinvolge artisti nel segno della Street Art.





Continuando sul percorso si incontrano originali installazioni in cemento dedicate alla sosta.



Avvicinandosi allo Stretto di Lavena troviamo un altro porticciolo ed un Parco Giochi.



Siamo ora nella frazione Castello ed alla nostra dx si staglia il Campanile dell’antica Chiesa dei SS. Pietro e Paolo (5) : costruita in epoca preromanica la Chiesa è stata abbattuta nel 1960 e dell’antica struttura rimangono pochi resti ed il Campanile costruito ad inizio Cinquecento. La torre presenta fusto slanciato e intonacato, con mattoni angolari e dettagli in cotto nell’orologio e nella cella campanaria; la struttura termina con copertura piramidale e croce in ferro. Adiacente al Campanile è situato l’Oratorio di Lavena.


In questa zona protagonista è il Monte Caslano che crea scorci davvero incantevoli unitamente alla Marina di Lavena dove sono ormeggiate le barche che solcano il Lago.



Sul Lungolago XXV Aprile si apre uno slargo dove è posizionata una bella fontana (6).


Al termine della passeggiata troviamo altre due installazioni : “Lady Big Bench” di Lorenzo Martinoli (2020) e “Tifina” di Massinissa Askeur (2023).


Torniamo ora indietro per 300 mt ed entriamo a sx in Via Filippini, passiamo accanto al Campanile (5) ed all’Oratorio, fiancheggiamo il Campo da tennis e perveniamo in Via Zanzi : qui spicca sulla parete di un edificio il murale (7) di Andrea Ravo Mattoni “La caduta degli Angeli Ribelli” omaggio dell’artista a Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, riproduce un particolare della grande tela conservata presso la Pinacoteca civica di Como.




Attraversiamo sulle strisce pedonali ed entriamo nel lato dx del parcheggio e saliamo subito a dx sulla pavimentazione in porfido : dopo 100 mt giungiamo in Via Prada su cui ci incamminiamo verso dx.

Perveniamo in P.za Matteotti all’incrocio con la SP61 (Via Marconi), qui attraversiamo sulle strisce pedonali ed imbocchiamo a dx la salita di Via Ardena.


Dopo 165 mt, giunti al civico 11 (edificio giallo a 2 piani) prendiamo la scalinata a dx (paletto con segnaletica Via Francisca) che ci conduce sul percorso della Ciclopedonale Valganna Valmarchirolo che collega Ponte Tresa a Ganna.


Questo tratto, facente parte della Via Francisca del Lucomagno, è ricavato dalla vecchia sede della tranvia dismessa nel 1955 che collegava Ponte Tresa a Marchirolo.

Alla nostra dx vediamo l’imbocco della galleria della Ciclopedonale che arriva da Ponte Tresa; noi proseguiamo verso sx dove, dopo pochi metri, entriamo nella galleria : se le luci sono spente c’è un bottone sul muro per accenderle.


La ciclopedonale è interamente asfaltata e si sviluppa attraverso un rigoglioso ed ombreggiato bosco, lungo il tragitto ci sono ponticelli ed altre gallerie.




Giungiamo quindi in territorio di Cadegliano Viconago all’incrocio con la SS233 : usciamo dalla Ciclopedonale ed attraversiamo sulle strisce pedonali, andiamo a dx sulla statale e subito dopo scendiamo a sx in Via Provinciale.


Siamo ora in loc.tà Argentera, dopo 250 mt sulla sx vediamo un accesso (non praticabile) al Parco dell’Argentera che abbiamo già visitato e di cui abbiamo parlato in questo post 👇

Cadegliano Viconago e Parco dell'Argentera


Proseguiamo sulla salita della Via Provinciale e, poco dopo la fermata dell’Autobus, andiamo a dx in Via Pellini.




Dopo 50 mt entriamo nello stretto sentierino a dx della piazzola di sosta (fiancheggiando il fabbricato al civico 15).


Il tracciato (quasi tutto in discesa) è decisamente trascurato con pendenze dal 10 al 20%, in alcuni tratti scosceso e quasi impercettibile tra l’incolta vegetazione, troviamo anche alcuni rami caduti che ci costringono a deviare dal percorso; verso la fine si trova un guado peraltro facilmente superabile che porta in una zona prativa dove si cammina tra l’erba alta senza riferimenti per raggiungere la strada.


Finalmente arriviamo in Via Viconago in territorio di Lavena Ponte Tresa, dopo 100 mt perveniamo alla SP39 dove andiamo verso dx per 300 mt.

Arrivati al supermercato Tigros attraversiamo sulle strisce pedonali ed andiamo a dx in Via Valle : percorsi 100 mt alla nostra dx ci incuneiamo tra gli edifici in un passaggio pedonale che ci conduce sulla SS233, attraversiamo sulle strisce pedonali e scendiamo a sx per pochi metri per poi entrare a dx in Via Colombo.


Al termine della strada ci ritroviamo sulla SS233 dove un attraversamento pedonale con semaforo ci consente di entrare nel cuore di Ponte Tresa : P.za Gramsci (8) dove si affacciano numerosi esercizi commerciali.


Percorsi 150 mt raggiungiamo il Lungolago alla sx della Dogana (3).

Da qui parte la “Passeggiata Lungotresa Cav. Lodovico Mina”: dapprima osserviamo il bell’edificio della “Biblioteca Comunale Lidia Macchi” (9) decorato con suggestivi dipinti a tema e successivamente l’opera “Torre dei venti” di Matteo Cecchinato (2021).



Perveniamo quindi al Ponte sul Tresa (10) dove le chiuse generano un bel salto, sul parapetto abbiamo la fortuna di ammirare un airone cenerino che scruta l’orizzonte.


Proseguiamo fino al termine di P.za Don Giorgio Quaglia (11), dove al sabato si svolge il Mercato, l’attraversiamo per arrivare in Via Rapetti e successivamente in P.za Sangiorgio (12) dove sorge la Parrocchiale dedicata al SS. Crocifisso (13).


La Chiesa, anche nota come Basilica, è stata costruita nel 1960 ed ultimata negli anni successivi. La struttura è in cemento armato con pianta a semi-ciclo e ampia aula interna; la copertura è a spicchi terminanti con grandi vetrate policrome. L’ingresso sul lato lungo presenta un volume circolare con pronao sormontato da una sorta di lanterna. L’interno è arricchito con dipinti mariani e opere moderne quali una Sacra Cena in ceramica di Moscardin Muttenz di Basilea ed un Crocifisso a mosaico di Antonio Galati.

In Via Don Melli, a fianco della Chiesa, è posizionata una stele in ricordo del Cap. Hermann Ewerhart.


P.za Sangiorgio (12) è stata recentemente rinnovata con il contributo di Regione Lombardia : è uno spazio polifunzionale con gradinate e colonne oltre ad una suggestiva combinazione di forme che generano giochi d’acqua.



Continuiamo in Via Malcotti per raggiungere di nuovo la SS233 che percorriamo sul lato sx fino a raggiungere P.za Gramsci (8) dove attraversiamo sulle strisce pedonali per poi proseguire sul lato dx sotto i portici della SP61.

Lasciamo la SP61 per salire a dx in Via Libertà e tornare al parcheggio.

Il percorso è adatto a tutti ed è di facile percorrenza tranne il citato tratto nel bosco a Cadegliano.

Se volete bypassare il tratto nel bosco, appena usciti dalla Ciclopedonale a Cadegliano potete proseguire sulla SS233 (Via Grumello) per tornare a Ponte Tresa : vi segnaliamo che fuori dall’abitato la statale è sprovvista di marciapiede.


Lunghezza percorso : circa 9 km

Tempo di percorrenza : 2 ore e 15 min circa

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato ad agosto 2024

Galleria fotografica percorso


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