Cadero il Borgo dei Mosaici

 


Raggiungiamo Maccagno percorrendo la SS 394, arrivati sulla principale Via Mazzini superiamo l’Albergo Maccagno e la Stazione ferroviaria e perveniamo in P.za V. Veneto : all’incrocio in curva troviamo la segnaletica per “Lago Delio-Passo Forcora” e saliamo quindi a dx sulla SP 5 (Via Baroggi).


Maccagno - Dalla SS394 salire a dx sulla SP5

Percorsi 3,7 km sulla SP 5 giungiamo ad un bivio, proseguiamo a dx sempre sulla SP 5 seguendo le indicazioni per “Forcora-Cadero-Valico Indemini”.


Dopo circa 1 km arriviamo a Garabiolo che superiamo, ancora 1,5 km ed eccoci a Cadero : lasciamo l’auto nel parcheggio gratuito vicino alla Chiesa.


Cadero è un piccolo ma suggestivo centro abitato di antica origine, un tempo frazione del comune di Graglio con Cadero, poi soppresso nel 1928, e fuso ai comuni di Armio, Biegno e Lozzo, formando il nuovo comune di Veddasca. Nel 2014 ha seguito le sorti di tutto il comune di Veddasca ed è confluito nel nuovo comune di Maccagno con Pino e Veddasca.

Dal parcheggio si gode un ameno panorama sulla sottostante frazione di Garabiolo e sul Lago Maggiore.


Possiamo ora ammirare la bella Chiesa di San Silvestro : ampliamento settecentesco di un preesistente edificio di culto del XIII secolo. Magnifica la facciata a capanna, fittamente decorata in tardo barocco e introdotta da un piccolo sagrato erboso con vista sulla Valle Veddasca. Tra due colonne si trova il portale principale, sormontato da un grande frontone semicurvo. Molto ricca anche la sezione superiore, scandita da lesene con elaborati capitelli corinzi e terminante con uno spettacolare timpano con dentellatura. Sul fianco sinistro si conserva l’antico campanile romanico, con pietra a vista ed archetti pensili.


Attraversiamo la strada sulle strisce pedonali e raggiungiamo lo spiazzo dove è posto il “Monumento ai Caduti”.


Il monumento, eretto nel 1920, è in pietra, la lastra commemorativa in marmo, i proiettili di cannone in bronzo e la fiaccola in ferro battuto.

Sul lato dx della piazzetta sorge un fabbricato dove ha sede il “Micro Museo Cadero” nato dalla collaborazione dell’associazione Taxus e la Fondazione Leonardo da Vinci di Milano. Nel museo si racconta la storia della Gioconda leonardesca trafugata dal Louvre da Vincenzo Peruggia nel 1911.


In una nostra escursione abbiamo visto la casa natale del Peruggia sita al civico 29 di Via XX Settembre in loc. Trezzino frazione del Comune di Dumenza.

Salendo a sx della piazzetta perveniamo all’edificio della “Casa Comunale” dove è ubicato l’antico lavatoio. Nello spazio erboso antistante è collocata una panchina rossa contro la violenza sulle donne.


Sul mosaico che ci accoglie quando arriviamo a Cadero è riportata la dicitura “CADERO il paese dove si respira l’arte” e questa frase ha un valido motivo.

Il 27 giugno 2015 è nata una splendida galleria permanente all’aperto tutta dedicata alla tecnica del mosaico, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia su idea del Prof. Claudio Gobbi e Gianpietro Pugni. La mostra consiste in 30 mosaici creativi realizzati a tema libero dagli studenti dell’accademia, sei da Gianpietro Pugni ed uno dal Prof. Claudio Gobbi.






E’ tempo quindi di percorrere tutti i vicoli del borgo in una sorta di “Caccia al tesoro” per scoprire tutti questi capolavori di arte musiva.




Nel 2023 si è aggiunta una nuova opera : “La Gioconda a Cadero” realizzata dal maestro Roberto Corradini è stata posta sulla facciata del “Micro Museo Cadero”.


Un’ulteriore attrattiva del borgo sono gli itinerari segnalati da percorrere sia a piedi che in mountain bike alla scoperta della Val Veddasca.


Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le immagini dei luoghi visitati.

Aggiornato a gennaio 2025

Galleria fotografica percorso


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