Bodio Lomnago : i due nuclei storici ed il Lido
Ci rechiamo a Bodio
Lomnago percorrendo la SP36 da Cazzago Brabbia o da Galliate Lombardo, da Via
Risorgimento (nella zona del distributore di benzina) all’incrocio prendiamo
Via Piave seguendo la segnaletica per “Bodio-Rogorella-Lomnago”.
Al termine di Via Piave andiamo a sx in Via Bossi (segnaletica “Rogorella-Villa Bossi”) e dopo 35 mt giriamo a dx in Via Monte Grappa; percorsi 160 mt lasciamo l’auto nell’ampio parcheggio gratuito alla nostra sx.
Ci incamminiamo verso dx fino alla fine del parcheggio ed andiamo a sx sul percorso pedonale, attraversando la Via Donizetti, fino a pervenire al lavatoio (1).
Saliamo ora la gradinata e proseguiamo sul percorso pedonale che ci conduce nella soprastante P.za Giovanni Paolo II : una zona pavimentata in porfido dove sono posizionate alcune panchine ed una fontanella.
Qui sorge anche il "Monumento ai Caduti" : i lavori, su progetto del Cav. Alessandro Antonimi, iniziarono nel 1920 e vennero effettuati utilizzando in parte i sassi del muretto di recinzione del vecchio cimitero. Il monumento fu inaugurato il 26 maggio 1921. Su di esso erano incisi i nomi dei caduti di Bodio Lomnago durante la Grande Guerra a cui furono aggiunti in seguito anche quelli dei caduti durante il secondo conflitto mondiale
Proprio di
fronte si erge la Parrocchiale “Chiesa di Santa Maria Nascente”.
Fu edificata nella seconda metà del XV secolo. Nel corso dei lavori di restauro della cupola (1989-1993) sono state portate alla luce due scritte che confermano la datazione. Di particolare pregio la cupola in stile bramantesco e alcuni affreschi trovati durante i restauri. Nel Cinquecento la Chiesa fu profondamente modificata con la realizzazione di una navata che si innesta sul prospetto meridionale della costruzione bramantesca. A questa seconda fase appartengono anche le due cappelle laterali. A partire dalla seconda metà del Settecento la Chiesa assunse la configurazione attuale. Il 14 agosto 1574 il Cardinale Carlo Borromeo dispose che la Chiesa diventasse la Parrocchiale. Elegante la facciata, scandita da lesene e con il corpo centrale leggermente aggettante. I graziosi portali sono decorati con linee barocche che si ritrovano nel timpano sommitale semicurvo. L’ampia navata è sormontata da campate rettangolari allungate arricchite da dipinti e stucchi.
Visitata la
Chiesa andiamo a sx in Via Bossi, dopo 160 mt arriviamo all’ingresso di “Villa
Bossi” che per il momento superiamo : ci torneremo più avanti nel percorso.
Proseguiamo quindi in Via Beltrami fino a giungere in P.za Don Cesare Ossola dove
è ubicato il Municipio di Bodio Lomnago.
Nel corridoio di accesso alla porzione semicircolare possiamo ammirare l’opera “Il Cavaliere di Bodio Lomnago” dono dell’artista Silvano Bricola ed un dipinto murale rappresentante un albero su cui sono riportati tutti i nomi dei Sindaci dal giorno della Liberazione ad oggi, una curiosità : sulle foglie ci sono nominativi di uomini mentre il fiore rosa rappresenta l’attuale Sindaco Eleonora Paolelli.
Poco oltre alla
nostra sx una scalinata introduce al “Santuario del Santo Crocifisso” (2).
L’attuale costruzione che sostituì una cappella di modeste dimensioni probabilmente risalente al tempo di Carlo Magno mostra nella parte bassa elementi romanici (1100-1200) mentre il sopralzo può essere datato intorno al 1500. Sotto il pavimento sono state rinvenute due tombe di probabile epoca longobarda. E’ stata recentemente restaurata e nel 2007 è stata posta una lapide all’ingresso a ricordo della benefattrice Lucia Fidanza. Sul lato ovest è posta una lapide a ricordo del reverendo parroco don Costantino Recalcati che nel 1830 fece erigere a sue spese la Canonica. Nel 1293 risultava dedicata a San Sigismondo, mentre la dedica attuale venne assunta quando nel 1574 il Cardinale Carlo Borromeo dispose che la Chiesa di Santa Maria Nascente diventasse la Parrocchiale.
Continuiamo su
Via Beltrami fino a raggiungere la P.za Benemerita Arma dei Carabinieri (3) :
qui sono situate alcune panchine tra cui una rosa con la targa dell’Associazione
ANDOS, nello spazio verde a dx è posizionato un mosaico rappresentante lo
stemma dell’Arma recante il loro motto : “Nei secoli fedele”.
Da questa postazione, nelle giornate terse, si può ammirare uno spettacolare panorama sulle Alpi.
Torniamo
indietro in Via Beltrami ed entriamo a dx in Via San G. Bosco, fiancheggiando
il “Santuario del Santo Crocifisso”.
Dopo 40 mt andiamo a dx in Via Cadorna per altri 40 mt per poi passare sotto l’androne a volta alla nostra sx da cui diparte Via al Pozzo.
Percorsi un
centinaio di mt perveniamo all’antico lavatoio.
Facciamo ora il percorso a ritroso per tornare in Via Cadorna, superiamo l’incrocio con Via San G. Bosco e continuiamo in Via Battisti per 100 mt fino a sbucare in Via Bossi.
Pochi passi verso dx ci conducono all’ingresso di “Villa Bossi-Gadola Beltrami”.
“Villa
Bossi-Gadola Beltrami” è una storica villa di origine cinquecentesca, di
proprietà della famiglia Bossi sino al secolo scorso. Edificata in diversi
momenti storici, si compone di un’ala nord, un’ala sud e un’ala settecentesca.
L’ala nord è il corpo più antico, risalente al XVI secolo, dove si svolgevano
gli affari di famiglia. Successivamente sopra la Casa del Torchio, vecchia
cantina ad uso vinicolo, la famiglia fece costruire la nuova ala sud spostando
l’ingresso da questo lato. Il nuovo accesso fu dotato di un giardino
all’italiana, che oggi ospita una magnolia tricentenaria. Nel XIX secolo fu
aggiunta l’ala settecentesca e fu ricostruita la torre medioevale, visibile
fino a Varese.
Nel Novecento l’ultimo dei Bossi vendette la Villa al soprano Gina Cigna. Successivamente fu acquistata dalla famiglia milanese Beltrami Gadola. E’ del 2007 il passaggio agli attuali proprietari : la famiglia Bizzi. Oggi la Villa è sede di diverse attività tra cui eventi privati, culturali e musicali. All’interno del complesso sono situati il Laboratorio di Liuteria ed una collezione di strumenti antichi. L’Accademia Europea Villa Bossi gestisce tutte le attività culturali della Villa. Di notevole bellezza gli interni affrescati ed i soffitti a cassettoni, gli arredi e gli oggetti d’epoca. Nella zona all’aperto è presente anche una piscina.
Usciamo ora da “Villa Bossi” e ci troviamo di fronte il cancello del “Parco Pioppi-Giardino Astronomico” (4), l’entrata pedonale si trova pochi mt più avanti al termine della recinzione.
Il “Parco Pioppi”, originariamente facente parte del complesso di “Villa Bossi”, è stato poi acquistato dall’Amministrazione Comunale. E’ in fase di completamento il progetto del “Giardino Astronomico” che comprende un orologio solare analemmatico oltre a diverse zone con specifiche destinazioni. Il 2 giugno 2024 è stata posizionata nella parte inferiore del Parco la sedia gigante in legno realizzata dalla Ditta Roda.
Un filare di pioppi ci conduce verso il cancello situato alla fine del Parco, un pulsante posto alla dx dello stesso ne consente l’apertura : ci troviamo ora in Via Risorgimento (SP36) il cui attraversamento è gestito da un semaforo a chiamata.
Giunti dalla parte opposta percorriamo il suggestivo “Viale dei Pioppi” (5) immerso in un ampio spazio verde. Questo viale era parte, unitamente al “Parco Pioppi”, del complesso di “Villa Bossi”.
Dopo 500 mt
procediamo verso dx sulla sede della “Pista Ciclopedonale del Lago di Varese”
arrivando in Via Monte Rosa e allo Stop scendiamo a sx per raggiungere il “Lido
di Bodio” (6).
Il Lido è un bellissimo punto panoramico sul Lago di Varese : si gode una vista spettacolare su Varese, sul Sacro Monte e sul Campo dei Fiori. Fronte lago è situata l’edicola della “Madonnina del Lago” posta a fianco del canneto, poco distante da quest’ultimo si trova il villaggio palafitticolo preistorico sommerso (4500-1600 a.C.). Protetto da una pensilina c’è un pannello informativo che ne ricostruisce la storia e gli studi. Nell’area ci sono alcune panchine su cui sostare : da segnalare una panchina rossa che richiama il tema della violenza sulle donne ed una arancione con dedica a Deborah da parte dell’Associazione ANDOS. Al centro del percorso pedonale si trova un tavolino in granito circondato da bitte storiche; sopra il tavolino si staglia la scultura “Linee d’acqua e di lago”, in marmo cristallino di Prali, opera di Loris Ribolzi. Una lunga passerella in legno conduce al “decagono panoramico” con un’ampia visuale sul Lago e le sue sponde : da qui diparte il pontile per gli ormeggi. E’ presente inoltre una fontanella e da un cancelletto pedonale posto all’esterno della vicina “Villa Baroni” è possibile accedere ai bagni pubblici.
Poco oltre “Villa Baroni” si può svoltare a sx in Via dei Pescatori seguendo le indicazioni per “Galliate Lombardo” per continuare sulla Ciclopedonale.
Noi invece entriamo di nuovo in Via Monte Rosa e facciamo tutto il percorso a ritroso fino a tornare al “Parco Pioppi-Giardino Astronomico” (4).
Usciti dal Parco andiamo a sx in Via Bossi per 100 mt per poi entrare a dx in Via Monte Grappa, giunti alla rotonda proseguiamo sulla SP44 verso dx in direzione “Lomnago”. Tutto il tragitto si può percorrere in sicurezza essendo dotato di marciapiede.
Poco oltre
l’ampio parcheggio che introduce all’abitato di Lomnago si arriva in P.za Sen.
Puricelli dove sorge “Villa Puricelli” (7).
Edificata ad inizio XVIII secolo dal reverendo Sebastiano Ranzani, “Villa Puricelli” passò in seguito agli eredi del prelato. Successivamente dal 1843 della famiglia Fè e dal 1893 della famiglia Manzi, nel 1911 fu acquistata dai conti Puricelli che vi rimasero fino al 1953. Nonostante i vari passaggi di proprietà e le diverse modifiche, la villa conserva l’impianto primitivo con tre corpi di fabbrica disposti ad U attorno ad un cortile. Il corpo centrale era adibito a residenza nobile mentre gli edifici laterali, al tempo porticati, erano destinati ad uso di servizio. Molto grazioso il parco circostante, con piante monumentali ed un grande edificio a cupola. Negli anni Sessanta del Novecento Franco Puricelli, erede dell'ingegner Piero Puricelli, donò Villa Puricelli alla Fondazione Cardinal Giacomo Lercaro di Bologna che l'adibì a casa di riposo per anziani. Villa Puricelli fu successivamente ampliata fino a diventare dal 1999 l'attuale Residenza.
Si deve all'Ing. Piero Puricelli, Senatore del Regio Stato Italiano negli anni Venti, la progettazione e costruzione della prima autostrada del mondo, la Milano-Varese , inaugurata il 21 settembre 1924. Fu molto attivo a Bodio Lomnago, dove fece costruire la “Chiesa di San Giorgio e Via Bartolomeo Baj : il lungo viale che porta alla Villa e prima strada asfaltata in Italia.
Continuiamo
diritti in Via Brusa dove al civico 6 si trova l’edificio delle ex “Scuderie
Manzi-Fè” (un tempo dipendenza di “Villa Puricelli”).
All’interno si trova la sede dell “Appenzeller Museum” (8) fondato dall’Ing. Liborio Rinaldi. Nato nel 2009 come museo etnografico di famiglia e luogo di raccolta di ricordi, ha ampliato negli anni la collezione e gli ambiti. Si propone come un museo multi-tematico con più di 60 mila pezzi, organizzati in stanze tematiche occupando una superficie di oltre 300 mq.
Proseguiamo sulla SP44 per altri 150 mt fino a giungere allo storico lavatoio (9).
Risaliamo di pochi passi ed entriamo a dx in Via Rosmini, dopo 75 mt alla nostra sx diparte un percorso pedonale che conduce in Via IV Novembre.
In questo tratto di notevole interesse una tipica corte lombarda ad archi con di fronte un grande fienile ed il fabbricato del “Circolo familiare-Cooperativa”.
Al termine di Via IV Novembre si giunge in Via Bartolomeo Baj : proseguendo verso dx si fronteggiano la “Biblioteca Civica” e la “Chiesa di San Giorgio” (10).
La Chiesa fu fatta erigere dal Senatore Piero Puricelli nel periodo 1919-1921 con l’adiacente Canonica, lungo il viale alberato che conduceva alla sua Villa. La Chiesa si presenta armoniosa, con elementi che richiamano più stili : romanico, gotico-normanno e neoclassico. Di notevole pregio è l’altare, opera dello scultore Corrado Vigni di Firenze, donato al Puricelli dai Marchesi Florio di Marsala. Con la costruzione della nuova Chiesa fu abbattuta la vecchia già esistente nel 1595, anch’essa dedicata a San Giorgio ed ubicata nel lato nord-ovest del giardino della Canonica.
Dopo aver
visitato la Chiesa continuiamo verso dx sul bel camminamento pedonale che
fiancheggia la Via Bartolomeo Baj fino ad arrivare al Cimitero (11).
Il cimitero di
Lomnago fu realizzato contestualmente alla realizzazione della strada per
Azzate negli anni 20 del secolo scorso, utilizzando in parte materiale
proveniente dalla (vecchia) chiesa di San Giorgio e dal cimitero adiacente. In
seguito fu ampliato per la realizzazione della tomba della famiglia Puricelli
(1939) e la realizzazione della cappella cimiteriale.
Guardando verso
sx, nelle belle giornate, si può godere della vista sul Monte Rosa e sul
massiccio del Campo dei Fiori.
Entriamo a sx
in Via Filippo Bossi che percorriamo per 160 mt, allo Stop scendiamo a sx sul
marciapiede di Via Carducci per 310 mt.
Arriviamo al
“Campo Sportivo Comunale” dove proseguiamo verso dx in Via Ronchetto. Giunti al
termine del tratto asfaltato che fiancheggia il Campo Sportivo un percorso
pedonale costeggia il “Campo da Basket” per poi condurre al parcheggio dove
abbiamo lasciato l’auto.
Nella galleria fotografica alla
fine del post troverete tutte le foto del percorso.
Lunghezza percorso : 7 km
Tempo di percorrenza : 2 ore circa
escluso soste
Aggiornato a febbraio 2025
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