Pista Ciclopedonale del Lago di Varese : Cazzago Brabbia - Azzate
Ci rechiamo a Cazzago
Brabbia percorrendo la SP36 da Biandronno o da Bodio Lomnago, lasciamo l’auto
nel parcheggio gratuito vicino al Cimitero.
Ci incamminiamo verso dx sulla SP36 fiancheggiando il Cimitero. Al termine della cinta muraria proseguiamo diritti sulla Pista Ciclopedonale fino a raggiungere il sottopassaggio che ci consente di passare sotto la SP36 e continuare sulla Ciclopedonale.
Il tragitto è in parte sterrato ed in parte asfaltato, perveniamo quindi in Via Marconi dove troviamo la segnaletica della Pista Ciclopedonale che ci indica di proseguire verso dx su Via Marconi.
Dopo un centinaio di mt perveniamo in un ampio spiazzo dove è posizionata l’edicola della Madonna del Santuario di Caravaggio.
Prima di proseguire sulla Ciclopedonale, entriamo sulla strada a dx da cui si può scorgere l’ex fornace “Quaglia e Colombo”, importante testimonianza di archeologia industriale.
La fornace era attiva e dava lavoro a molti abitanti di Cazzago Brabbia e dei paesi limitrofi ma, intorno al 1950, a causa di un’alluvione che aveva colpito tutta la zona la struttura fu abbandonata. Dal vicino laghetto veniva pescata l’argilla utilizzata per produrre mattoni. Dopo un lungo periodo di abbandono nel 2016 l’area è stata ripulita con un intervento dell’Amministrazione Comunale, per poi essere recentemente restituita alla proprietà (una società di Milano). L’area è soggetta ad un piano di intervento concordato e compatibile con l’ambiente.
Torniamo ora
allo spiazzo e percorriamo la Ciclopedonale fiancheggiando la Via Marconi, dopo
150 mt attraversiamo con cautela la SP53 (Via Marconi) e continuiamo sulla
strada di fronte a noi.
Raggiungiamo
Via Verdi che dobbiamo attraversare con cautela, fatti pochi mt verso sx
entriamo a dx in Via del Bosco seguendo l’indicazione per “Bodio Lomnago”.
Dopo 100 mt imbocchiamo il sottopassaggio che ci consente di passare sotto la SP36 e continuare sulla Ciclopedonale.
Lungo il percorso si possono ammirare ameni scorci sul Campo dei Fiori con protagonisti il Sacro Monte ed il Grande Albergo.
Giungiamo in
territorio di Bodio Lomnago fiancheggiando Via Campo dei Fiori e
successivamente Via Scerèe. In prossimità del “Club Ippico del Gallione”
attraversiamo Via Scerèe per immetterci in Via Nino Bixio direzione “Galliate
Lombardo”.
Dopo 300 mt
giriamo a dx seguendo l’indicazione “Viale alberato di Villa Gadola”.
Dopo 120 mt, superato il ponticello in legno, ci appare alla nostra dx in un’ampia radura il “Viale dei Pioppi” : lungo 500 mt conduce alla SP36 (Via Risorgimento) che lo separa dal resto della proprietà di “Villa Bossi-Beltrami-Gadola”.
Proseguendo sulla Ciclopedonale arriviamo in Via Monte Rosa, allo Stop scendiamo a sx per raggiungere il “Lido di Bodio”.
Il Lido è un bellissimo punto panoramico sul Lago di Varese : si gode una vista spettacolare su Varese, sul Sacro Monte e sul Campo dei Fiori. Fronte lago è situata l’edicola della “Madonnina del Lago” posta a fianco del canneto, poco distante da quest’ultimo si trova il villaggio palafitticolo preistorico sommerso (4500-1600 a.C.). Protetto da una pensilina c’è un pannello informativo che ne ricostruisce la storia e gli studi. Nell’area ci sono alcune panchine su cui sostare : da segnalare una panchina rossa che richiama il tema della violenza sulle donne ed una arancione con dedica a Deborah da parte dell’Associazione ANDOS. Al centro del percorso pedonale si trova un tavolino in granito circondato da bitte storiche; sopra il tavolino si staglia la scultura “Linee d’acqua e di lago”, in marmo cristallino di Prali, opera di Loris Ribolzi. Una lunga passerella in legno conduce al “decagono panoramico” con un’ampia visuale sul Lago e le sue sponde : da qui diparte il pontile per gli ormeggi. E’ presente inoltre una fontanella e da un cancelletto pedonale posto all’esterno della vicina “Villa Baroni” è possibile accedere ai bagni pubblici.
Torniamo sui nostri passi costeggiando “Villa Baroni” in Via Acquadro per poi svoltare a sx in Via dei Pescatori seguendo le indicazioni per “Galliate Lombardo”.
Il tratto che percorriamo si trova in territorio di Galliate Lombardo e si snoda in un’ampia zona agricola : qui termina il percorso dell’Astrovia della Valbossa caratterizzato da pannelli didattici posti accanto a pali sulla cui cima sono posizionati i pianeti.
L’Astrovia è una rappresentazione in scala del Sistema Solare che si snoda per una lunghezza di 3 km dal confine dei Comuni di Azzate/Buguggiate fino al Comune di Galliate Lombardo.
Al termine di questo tratto si giunge in territorio di Azzate dove un suggestivo viale alberato ci introduce al “Santuario della Madonnina del Lago” : situato in posizione isolata rispetto al paese dista circa 500 mt dal lago di Varese.
La Chiesa è costituita da un corpo centrale con un’alta cupola dotata di lanterna. A destra, verso il fondo, si trova una piccola torre campanaria. L’interno è costituito da un’unica navata. Sullo sfondo è collocata l’abside ricavata dalla vecchia cappella dove si trova l’affresco della Natività incorniciato dalla grotta di Lourdes. Fu edificata prima in forma di Oratorio nel 1697 dal conte Paolo Bossi su un terreno di sua proprietà dove esisteva da tempo immemorabile una modesta edicola mariana. A questo proposito si tramanda la storia di un nobile cavaliere che disperatamente cercava di raggiungere l’amata sposa in una rigida notte invernale. Giunto sulla sponda di Gavirate non si accorse che quello che riteneva un vasto campo ricoperto di neve altro non era che la superficie gelata del lago e al galoppo del suo destriero lo attraversò. Una volta arrivato ad Azzate seppe da un contadino del pericolo che aveva corso e lasciò a quell’uomo una borsa di denari per erigere una cappella, in voto, nel punto che aveva raggiunto incolume. Nel 1896 la comunità azzatese decise di risanare e ampliare questo piccolo Oratorio della Beata Vergine che versava da tempo in stato di abbandono aggiungendo un porticato sopra il quale fu eretta la cupola. Lavori di completamento della chiesetta furono eseguiti nel 1926 quando l’edificio fu chiuso sui tre lati rimasti aperti e fu aggiunto il piccolo portico anteriore così come si presenta ai giorni nostri.
E’ tempo di rientrare e percorriamo quindi la Pista ciclopedonale del Lago di Varese a ritroso per tornare a Cazzago Brabbia.
Quando arrivate
in prossimità dell’ultimo sottopassaggio troverete un cartello che vi indica la
direzione “Cazzago Brabbia centro” : entrando a dx potete raggiungere il centro
storico attraverso un percorso pedonale appositamente predisposto sul lato dx
delle vie del paese. Potete quindi proseguire in direzione del Lago e delle
“Ghiacciaie” per poi tornare al parcheggio vicino al cimitero.
Avendo poco tempo a disposizione per esplorare il borgo (che abbiamo visitato tempo fa) noi invece continuiamo sulla Pista Ciclopedonale per tornare all’auto.
Con il tratto sopra descritto abbiamo finalmente completato tutta la Pista Ciclopedonale del Lago di Varese.
Potete leggere le descrizioni delle precedenti tappe qui 👇
Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto del percorso.
Lunghezza percorso : 12 km a/r
Tempo di percorrenza : 3 ore circa
a/r
Aggiornato a gennaio 2025
Commenti
Posta un commento