Ecomuseo “Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto” : Anello di Daverio
L’Ecomuseo “Piane e Luoghi Viscontei delVaresotto” è un sistema diffuso che racconta il territorio attraverso i luoghi.
E’ un’esperienza immersiva che valorizza il patrimonio storico e
architettonico, le tradizioni locali, il paesaggio e gli itinerari naturali. Il
progetto è nato dall’intesa fra dieci comuni : Azzate, Bodio Lomnago, Brunello,
Casale Litta, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Jerago con Orago,
Mornago e Sumirago. Il progetto si compone di un percorso ad anello di 40 km
denominato “Anello Centrale” che si estende tra il Parco del Ticino ed il Lago
di Varese consentendo di cogliere le Piane Viscontee nel loro complesso ed altri 9 itinerari locali (uno per ogni
comune tranne Bodio Lomnago). Tutti gli itinerari si possono percorrere a piedi
o in bicicletta attraverso i sentieri e le strade alla scoperta dei
luoghi più rappresentativi, permettendo di immergersi nei dettagli storici e
naturali, a volte evitando di percorrere la via più breve per gustare
un’esperienza più completa.
In questo post vi racconteremo la nostra escursione lungo l’Anello di Daverio.
Ci rechiamo presso il “Centro Commerciale di Daverio” (1) in V.le dell’Industria e lasciamo l’auto nel vasto parcheggio.
Usciamo dal
parcheggio, attraversiamo la strada e ci incamminiamo sul marciapiede verso sx
fiancheggiando la recinzione della Ditta “Goglio S.p.A.” fino a pervenire all’ingresso
della stessa.
Qui troviamo
una moderna installazione sotto cui è posizionata la statua di “San Longino”
(2).
Nel 2020 il Gruppo Goglio ha celebrato il 170° anniversario dalla sua fondazione a Rho (MI). Per questa ricorrenza ha deciso di sostenere il progetto “Adotta una statua” lanciato dalla “Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano”, città a cui è profondamente legato e dove ancora oggi ha uno dei propri stabilimenti e la propria sede legale e di cui il Duomo è simbolo artistico e spirituale.
Torniamo ora
verso sx sempre sul marciapiede di V.le dell’Industria : dopo 400 mt troviamo
la segnaletica del sentiero 531 dell’Anello di Daverio che ci indica la
direzione “Piana di Daverio-Daverio Centro storico”.
Entriamo quindi sullo sterrato alla nostra sx per immergerci nel caratteristico scenario della Piana di Daverio.
Quest’area
agricola rappresenta una delle più estese del territorio e si caratterizza per
i campi che seguono il corso della roggia Valone, del canale Carego e del fosso
Carbonino. Lungo il percorso si incontrano cascine isolate come Spazzacamino,
Caregó e Palude che nel corso del tempo hanno svolto un ruolo centrale nello
sviluppo agricolo della piana. Il panorama, ampio e aperto, riflette la
vocazione rurale di questa zona.
Durante il tragitto troviamo la puntuale segnaletica dell’Anello oltre ad alcune deviazioni per raggiungere “Cascina Fontana” e “Cascina Spazzacamino”.
Giunti alla
deviazione per “Cascina Ronco” proseguiamo diritti fino a pervenire alla salita
che conduce alle prime abitazioni in Via Meucci.
Al termine della Via Meucci, all’incrocio, entriamo a sx in Via Ferrari : in curva è sita una cappelletta al cui interno è raffigurata la “Crocifissione di Gesù”.
Continuiamo fino al termine di Via Ferrari ed all’incrocio saliamo diritti in Via V. Veneto dirigendoci verso il Centro storico.
All’incrocio con Via S. Francesco ritroviamo la segnaletica dell’Anello (Sentiero 531A) : prima di continuare sul percorso dell’Ecomuseo proseguiamo diritti fino a raggiungere P.za Monte Grappa cuore del Centro storico.
Qui sorge la “Chiesa di S. Maria Assunta” (3).
Incerta la fondazione dell’edificio, probabilmente costruito sul finire del Quattrocento per volontà di Donna Margherita Sessa e rivisitato nei secoli successivi. La Chiesa si compone di una pianta rettangolare ad aula unica con abside quadrata, cappella laterale e un piccolo campanile con monofore nella cella campanaria. Gli esterni intonacati conservano una decorazione con archetti pensili in cotto che corrono lungo tutto il sottogronda. Semplice la facciata con lesene angolari, portale ribassato e vetrata a lunetta. Gli interni, coperti con soffitto ligneo piano, conservano diversi affreschi del XVI secolo. Sono raffigurati Sant’Antonio Abate tra due colonne con stemmi nobiliari delle famiglie Bossi e Sessa, la Beata Vergine col Bambino, Santo Stefano e i Santi Rocco e Sebastiano ai lati di una Madonna del Latte in trono. Nel catino absidale, coperto con volta a crociera con sole raggiante, si colloca l’altare maggiore con un mosaico dorato e un affresco staccato di San Biagio in adorazione della pietà.
Nell'ultimo
decennio si è provveduto ad un restauro teso a ripristinare il più possibile lo
stato originale. Durante questo restauro è stato possibile scoprire aspetti
interessanti sullo sviluppo successivo della chiesina originale. Quello che
vediamo oggi è il risultato di 3 chiese ogni volta inglobate nella nuova
struttura che nasceva a sostituire quella vecchia, le fondazioni delle chiese
precedenti sono state trovate scavando il pavimento allo scopo di costruire il
vespaio che oggi serve da sistema di riscaldamento. A testimonianza dei lavori
eseguiti è stato creato un CD-Rom multimediale che illustra passo passo le fasi
del restauro.
Nella Piazza
spicca il portone d’accesso a “Villa Morotti” (4).
“Villa Morotti” era la residenza settecentesca della famiglia Sessa. L'importante casata nobiliare era presente a Daverio sin dal XV secolo. Il complesso, oggi sede di eventi privati, è un bell’esempio di villa lombarda del Settecento ed era in passato considerato il castello del paese. Si conservano il grande portone gentilizio con lo stemma della casata dei Sessa sull'architrave e diversi ambienti interni originali, con porticati, soffitti cassettonati e volte riccamente affrescate. Tramite una suggestiva scala in pietra si accede al magnifico parco secolare con giardino all’italiana e pergolato di glicini.
Torniamo ora indietro fino alla segnaletica dell’Anello che ci indica di scendere a sx in Via S. Francesco; dopo 130 mt, all’incrocio, continuiamo verso sx in Via IV Novembre che percorriamo per 290 mt.
Attraversiamo sulle strisce pedonali ed alla nostra sx ritroviamo la segnaletica dell’Anello che ci indica di proseguire sulla pavimentazione in autobloccanti che fiancheggia alcune villette a schiera.
Lungo il
tragitto è situato un piccolo Parco Giochi ed al termine del camminamento è collocato
l’Asilo Nido.
Usciti dal percorso pedonale andiamo a dx in Via Indipendenza per 75 mt : qui deviamo dal percorso dell’Anello per raggiungere il “Municipio” (5) di Daverio.
Saliamo quindi
a dx sempre in Via Indipendenza e proseguiamo per 330 mt : qui è ubicato un
ampio parcheggio ed in fondo allo stesso un Parco Giochi.
Costeggiamo l’edificio verso sx per raggiungere lo spazio antistante il “Municipio” (5) che prospetta su Via Roma.
Ritorniamo ora sui nostri passi per raggiungere di nuovo il punto in cui abbiamo deviato dall’Anello di Daverio.
Andiamo a dx in
Via Ilaria Alpi per un centinaio di mt e raggiungiamo la zona del “Central
Park” (6).
Questo spazio è il risultato di un progetto di riqualificazione urbana che ha trasformato un’area aperta (Area Trascaina) in un luogo fruibile e collegato alla rete ciclabile esistente. L’intervento ha creato un percorso pedonale che integra e connette i tracciati ciclabili circostanti, preservando l’area dall’urbanizzazione e valorizzandone il carattere naturale e accessibile. Questa area è strategica per le reti ecologiche : ospita boschi di ontano nero (Alnete), una pozza per gli anfibi (rana di Lataste) e un’area di sosta con tavoli e panche di legno.
Qui troviamo la
segnaletica dell’Anello che ci indica la direzione per “Dobbiate” : una
suggestiva passerella in legno ci conduce attraverso il verde fino a pervenire
in Via Marcobi. Da questa zona si può scorgere in lontananza la “Chiesa dei SS.
Pietro e Paolo”.
Prima di uscire sulla strada, in un angolo nel verde, alla nostra sx possiamo osservare il vecchio “Lavatoio” (7).
Arrivati in Via Marcobi deviamo ancora dal percorso dell’Anello per raggiungere P.za S. Pietro.
Ci incamminiamo
quindi verso dx in Via Marcobi e dopo 350 arriviamo in P.za S. Pietro.
Qui alla nostra
dx troviamo l’Oratorio ed a fianco la “Chiesa dei SS. Pietro e Paolo” (8).
La Chiesa è stata costruita sul finire del Cinquecento in sostituzione di un oratorio paleocristiano, forse a sua volta edificato su un antico tempio dedicato a Mercurio. L’aspetto attuale deriva però da modifiche successive tra cui l’ampliamento del 1885 che ha portato ad una chiesa con pianta latina, tre navate, cupola all’intersezione col transetto, profondo presbiterio e abside semicircolare. Dal fianco del coro si innalza lo slanciato campanile, con fusto semplice. Scenografica la facciata a salienti, incorniciata da due maestosi alberi e preceduta da una breve gradinata. Un pronao ad archi occupa tutta la sezione inferiore e protegge i tre accessi. Il portale principale è sormontato da un fastigio ed è affiancato dagli affreschi di San Paolo e San Pietro. Lineare la porzione superiore con lesene, cornici decorative, un rosone e un timpano sommitale spezzato. Ampi e luminosi gli interni con diverse vetrate artistiche e modanature a contrasto. La chiesa custodisce un ricco altare maggiore del XVII secolo in legno dorato e un organo del Mentasti del 1879. Le cappelle sono arricchite con altari in marmo, una statua della Madonna col Bambino e una pala di Sant’Antonio da Padova.
Di fronte alla
Chiesa è situato un giardinetto con alberi di pioppo e due panchine dove è posizionato
il “Monumento ai Caduti” (9).
Il monumento, di costruzione ascensionale, è completamente in granito : la sua base misura circa 2 mt in larghezza, è profondo 1 mt e alto circa 3 mt. Frontalmente presenta due lastre in marmo bianco mentre ai due lati, sinistro e destro, vi è una sola lastra per lato. La lastra frontale superiore e le due laterali elencano i nomi dei Caduti della prima guerra mondiale mentre la lastra frontale inferiore elenca i nomi dei Caduti della seconda guerra mondiale. Una grande croce cristiana, a capo del monumento, porta l’iscrizione ” DAVERIO ONORA I SUOI FIGLI CADUTI PER LA PATRIA”. Due lampade poste ai lati sono perennemente accese a dare valore alla memoria.
Facciamo ora il
tragitto a ritroso per raggiungere di nuovo il punto in cui abbiamo deviato
dall’Anello di Daverio (percorso pedonale in Via Marcobi).
Andiamo in Via Marcobi verso sx fino a raggiungere l’incrocio : attraversiamo in sicurezza sulle strisce pedonali di Via Battisti e saliamo la scalinata che ci conduce in Via Belvedere.
Da questa zona si gode di una bella vista sull’abitato di Daverio e sul Campo dei Fiori intravedendo distintamente il Sacro Monte.
Dopo 450 mt in salita giungiamo nella frazione di Dobbiate.
Sulla sx dello
slargo è posta una riproduzione della “Grotta di Lourdes” inaugurata nel 1936
da Don Arosio. Al suo interno è posta la statua della Madonna e quella di
Bernadette unitamente ad un piccolo altare. Sulla parete esterna è posta una
targa votiva dell'indulgenza del Cardinal Schuster giunto in visita pastorale
l’ 8 giugno 1937.
Poco oltre troviamo la “Chiesa di San Giovanni Battista” (10).
La chiesetta è situata a ridosso del nucleo abitativo. Risale al XV secolo quando fu costruita come oratorio di un convento dei Frati dell’Ordine dei Minimi attivo fino ai primi anni dell’Ottocento. L’edificio si conserva in gran parte nella sua originalità con pianta rettangolare, coro quadrangolare e breve campanile. Semplice la facciata con un grazioso portale mistilineo, vetrata artistica superiore con arco ribassato e croce in ferro sulla sommità. Bella la copertura dell’aula decorata con un cielo stellato e un sole raggiante centrale.
A dx del piccolo piazzale, a fianco dell’androne di ingresso al cortile, troviamo la segnaletica dell’Anello (Sentiero 531A) : entriamo quindi nel cortile passando tra gli edifici per poi sbucare in Via Campo dei Fiori da cui si può ammirare un ameno panorama.
Proseguendo sul percorso siamo di nuovo immersi nel verde con ampia visuale sulla Piana di Vegonno (Azzate) e sull’abitato di Dobbiate.
Giungiamo quindi in loc.tà Buggino dove si trovano caratteristici casali, successivamente sempre su camminamento erboso e dopo un breve tratto nel bosco arriviamo sull’asfalto di Via Monteruzzo che percorriamo verso dx.
Dalla via si apre un suggestivo panorama sull’abitato di Daverio e sul Campo dei Fiori dove spicca il Sacro Monte.
Percorsi 200 mt si giunge sulla SP17 (Via XXV Aprile) che percorriamo verso sx per poi attraversare in sicurezza sulle strisce pedonali e raggiungere il comodo marciapiede.
Dopo 130 mt
arriviamo al Centro Commerciale, giriamo a dx e percorriamo la rampa che conduce
al parcheggio inferiore dove abbiamo lasciato l’auto concludendo la nostra
escursione.
Tutto il
percorso dell’Anello di Daverio è ben segnalato e di facile percorrenza.
Nella galleria fotografica alla
fine del post troverete tutte le foto del percorso.
Lunghezza percorso : circa 9 km
Tempo di percorrenza : 2 ore e 30
minuti circa escluso soste
Aggiornato a maggio 2025
Commenti
Posta un commento