Caldè : il borgo, le spiagge e la Chiesa di Santa Veronica

 


Raggiungiamo Castelveccana da Laveno percorrendo la SP 69, dopo circa 830 mt dal termine delle gallerie troviamo un ampio parcheggio gratuito alla nostra dx.


Lasciamo l’auto ed attraversiamo la strada con cautela sulle strisce pedonali : di fronte a noi è situata la terrazza panoramica centrale (2) delle tre posizionate in questo tratto della SP 69; la prima (1) è posta a distanza di 130 mt a sx e la terza (3) a 130 mt a dx.


Queste terrazze panoramiche, patrimonio archeologico industriale, un tempo erano fornaci per la produzione della calce attive ancora nell’800 : da lungo tempo dismesse sono state riempite di materiale durante la costruzione della SP 69.

Dalle terrazze si gode una visuale molto ampia del lago Maggiore che comprende la Rocca di Caldè e la sponda piemontese.

Scendiamo la scalinata a dx e raggiungiamo la spiaggia Monumentino, meta di turismo subacqueo che offre agli appassionati una parete sommersa tra le più interessanti dal punto di vista morfologico dell’intero bacino lacustre. Sul fondale nel 1975 un gruppo di subacquei guidati dal lavenese Ovidio Garolla depose la statua del Cristo degli Abissi : ogni anno nel mese di ottobre viene celebrata una funzione religiosa sulla riva in memoria di tutti gli scomparsi nel lago.


La spiaggia Monumentino è costituita da sassi e scogli ed è parzialmente ombreggiata.


Risaliamo sulla SP 69 ed andiamo a dx per circa 130 mt per raggiugere la terza terrazza panoramica (3) sotto cui si trova la spiaggia delle “Cinque arcate” così denominata perché poco oltre sulla dx della strada il ponte su cui passa la ferrovia ha cinque arcate. Questa spiaggia è caratterizzata dalla presenza di rocce.



Ritorniamo al parcheggio e risaliamo in auto per recarci nella frazione di Caldè percorrendo la SP 69 verso dx.


Dopo 1,6 km alla nostra sx, poco oltre una cappelletta, diparte la Via Maggiore che conduce ad un parcheggio sterrato dove si può lasciare l’auto per raggiungere a piedi le spiagge di Caldè.

Noi continuiamo sulla SP 69 (Via Europa) per altri 630 mt fino all’incrocio a sx con Via alla Fermata dove è posizionata la segnaletica per “Caldè-porto turistico-spiaggia”.

Dopo 260 mt giriamo a dx in Via Monfalcone seguendo la segnaletica “Porto turistico”, passiamo sotto al ponte della ferrovia, facciamo altri 130 mt e giriamo ancora a dx verso il parcheggio dove lasciamo l’auto.

Di fronte a noi si staglia la Chiesa di Santa Veronica abbarbicata sulla Rocca di Caldè che andremo a visitare prima di rientrare a casa.


Ci dirigiamo quindi verso il Porto e perveniamo in P.za Lago dove c’è la sede della Pro Loco Castelveccana.


Usciti dalla Piazza ci incamminiamo a dx in Via Maggiore sul Lungolago, superiamo la prima darsena e raggiungiamo uno spiazzo dove troviamo le indicazioni per la spiaggia.


Arrivati alla seconda darsena troviamo le sbarre che dobbiamo superare per raggiungere la spiaggia pubblica “Seconda e Terza darsena”.


Arrivati alla seconda darsena il percorso continua sulla spiaggia fino a raggiungere la terza darsena.




Queste sono le spiagge più frequentate perché molto spaziose e servite da doccia e cabina, sono costituite da ghiaia e sabbia e l’acqua è tra le più limpide del lago Maggiore.

Si prosegue sempre sulla spiaggia per raggiungere la spiaggia “Rescone” e successivamente la spiaggia “Fontanino”, quest’ultima è situata in un golfo naturale chiuso da una parete di roccia ed è poco soleggiata.



Tutte le spiagge offrono una suggestiva vista sulla sponda piemontese e sulle frazioni di Caldè e S. Pietro con la Rocca a dominare la scena.


La parete rocciosa impedisce di proseguire a piedi per cui torniamo indietro fino a Via Maggiore dove è ubicato il “Circolo Nautico”.


Da qui ci inoltriamo nelle vie del borgo alla ricerca di angoli suggestivi percorrendo Via Maggiore, Via alla Stazione, Via per Castello, Via Monfalcone e Vicolo Pescatori.







In Via per Castello sorge la Chiesa di Sant’Antonio : costruita tra il 1665 ed il 1667 come oratorio di Caldè fu in seguito modificata a più riprese durante il Novecento fino ad assumere le dimensioni e l’aspetto attuali. Si presenta oggi con tre navate e presbiterio quadrato, l’antica struttura seicentesca non è più riconoscibile. La navata centrale è coperta da volta a botte, mentre le due laterali hanno volta a vela. La facciata, rifatta nel XX secolo, è rivestita in laterizio : presenta tre portali d’ingresso ciascuno preceduto da gradini e protetto da un protiro a campana; nella parte soprastante spicca un rosone con vetrata policroma.


Dopo aver visitato il paese torniamo in P.za Lago, attraversiamo il bel ponte in legno e ci dirigiamo verso il “Parco delle Fornaci”.


La prima parte è ad accesso libero con minuscole spiagge su roccia, la vera e propria area delle Fornaci (di proprietà privata) è chiusa da una cancellata con lucchetto per motivi di sicurezza, anche se fino a poco tempo fa si riusciva comunque ad entrare da qualche varco aperto da ignoti fruitori.


La Rocca di Caldè, sperone roccioso in dolomia di S. Salvatore, ha alimentato per secoli le fornaci di calce erette ai suoi piedi. La sua parete precipita a picco nelle acque del lago lasciando un risicato spazio ad una strada pedonale costiera ed a tre imponenti gruppi di fornaci, non più operanti dal lontano 1970.

Questo simbolo dell’archeologia industriale del passato è in totale stato di abbandono con i muri sbrecciati seminascosti da una fitta vegetazione, i tetti e le strutture cedute in più parti, gli impianti divelti. I vecchi edifici pericolanti si sono trasformati in mura per i writers che li hanno decorati con opere davvero originali.

Le torri dei forni di cottura si innalzano ancora imponenti dall’alto dei loro venti metri e caratterizzano ancora profondamente questo tratto di costa.

Eravamo entrati alle Fornaci tempo fa : qui trovate la galleria fotografica.

Non potendo visitare il complesso, torniamo quindi al parcheggio e ci incamminiamo verso la nostra ultima meta : la “Chiesa di Santa Veronica”.


Ci dirigiamo a dx verso lo sterrato dove, sopra il tronco di un albero, è posta la freccia segnaletica per la Chiesa.


Nelle vicinanze inizia il sentiero che guadando il torrente Froda (decisamente in secca in questo periodo) ci conduce in pochi minuti attraverso una ripida scalinata scavata nella roccia alla Chiesa di Santa Veronica.

Essa si eleva sul primo spalto inferiore della Rocca di Caldè, un impervio promontorio incuneato nelle acque del lago Maggiore.



Anticamente era inserita nel complesso sistema di fortificazione del castello medievale che dominava sulla Rocca e probabilmente era una cappelletta che serviva da riparo per pastori e contadini. Dopo la distruzione del Castello ad opera degli Svizzeri nel 1513, la chiesetta fu ampliata in epoche diverse. La chiesa è a navata unica scandita in quattro campate aggiunte progressivamente entro la metà del XVI secolo alla piccola chiesa originaria cui appartiene l’abside semicircolare e la prima  campata che anticipa l’abside e attualmente compone il profondo presbiterio. L’ingresso si apre in facciata sotto un pronao aggiunto nel 1946. Le murature d’ambito sono in pietrame misto, a vista sulle pareti esterne dell’edificio. Le campate interne, scandite da archi poggianti su pilastri a sezione rettangolare, sono coperte da volte a botte “unghiate” con ampie lunette in corrispondenza delle finestre. Gli affreschi sono stati recuperati nel 1995. Il manto di copertura è in “piode” ossia in rozze scandole di pietra. Il campanile si eleva sul fianco settentrionale.

Dalla parte antistante la chiesetta e dal pianoro circostante si gode uno splendido panorama sul lago Maggiore, sul golfo di Caldè, sui Pizzoni di Laveno e sul Parco delle Fornaci.



Attraversando il pianoro verso la Rocca troviamo un cartello che ci indica il percorso verso la vetta e la loc. S. Pietro (salendo da qui il percorso è molto accidentato e pericoloso : vi consigliamo di salire dalla frazione S. Pietro come spiegato in questo post).

Sulla dx del pianoro, poco prima della deviazione per la Rocca, diparte un sentiero in discesa decisamente più agevole di quello percorso all’andata : decidiamo di seguirlo e giungiamo ad un tornello.



Superato il tornello si continua a scendere fino ad incontrare il cartello segnaletico posto in via S. Veronica, a questo punto si percorre la strada asfaltata fino a raggiungere un ampio parcheggio erboso ed il depuratore di Castelveccana; dopo 160 mt ci ritroviamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.

Castelveccana è un comune ricco di attrattive, vi consigliamo anche queste due escursioni di cui vi abbiamo già parlato :

La Rocca di Caldè e la frazione di Sarigo

La frazione di Nasca con la Cascata della Froda e la Loc. S. Antonio

Lunghezza percorso dal parcheggio alla spiaggia Fontanino : 1,3 km (solo andata)

Lunghezza percorso dal parcheggio alla Chiesa di Santa Veronica : andata 250 mt - ritorno 680 mt

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Aggiornato ad agosto 2022

Galleria fotografica percorso


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