Dalla Rasa di Varese a Bregazzana
Raggiungiamo Rasa (fraz. di Varese) percorrendo la SP 62 ed
imbocchiamo Via S. Gottardo per entrare nel centro storico : arrivando da
Brinzio dopo 450 mt dal Villaggio Cagnola a sx, arrivando da Varese dopo 450 mt
dal Cimitero della Rasa a dx.
Dopo 100 mt troviamo un piccolo parcheggio dove possiamo lasciare l’auto.
Ci incamminiamo quindi a sx su Via S. Gottardo e dopo pochi passi
troviamo sulla dx l’edificio della “Scuola Elementare” (13), poco oltre
all’incrocio con Via Santa Maria degli Angeli alla nostra sx un cancelletto
introduce in un piccolo spazio verde che fiancheggia la Chiesa Parrocchiale
dove è situata una interessante riproduzione della Grotta di Lourdes.
Ancora pochi passi ed eccoci in P.za Don Vittorio Pastori dove è situato l’ingresso principale della maestosa Chiesa di Santa Maria degli Angeli (11), costruita negli anni 1870-1873 in sostituzione dell’esistente Chiesa di San Gottardo (9) diventata troppo piccola per gli abitanti.
Incastonato su un muro di contenimento che delimita la Piazza ad est è ubicato il Monumento ai Caduti : su di esso è raffigurata un’aquila che regge un ramo di palma simbolo del martirio, una stella simbolo d’Italia, la croce simbolo della pietà cristiana, simboli della guerra ed una ghirlanda decorativa. La lapide in marmo reca le date MCMXV – MCMXVIII e le scritte “Rasa ai suoi Caduti”, i nomi dei Caduti e la dicitura “Ai gloriosi morti per la grande Patria la memore tenerezza del paese natio”.
Al termine della P.za è situato un incrocio, noi saliamo a sx su Via Costantino Tonta : da notare lungo il tragitto il piccolo lavatoio con fontanella (10) in cui è posizionata l’immagine di Papa Giovanni XXIII.
Perveniamo successivamente nella Piazzetta del Noce da cui dipartono
due strade : prendiamo a dx continuando in Via Costantino Tonta dove passiamo
sotto un androne con copertura a volta.
Via Costantino Tonta conduce al termine dell’abitato dove inizia Via Monte Allegro prima acciottolata e poi sterrata fino a pervenire ad un rudere in zona Cascina Montallegro che fiancheggiamo a dx.
Poco oltre il rudere troviamo una biforcazione con doppia segnaletica in legno “Bregazzana-Rasa” e “Rasa-Robarello” : proseguiamo sul sentiero di sx.
Dopo pochi minuti di cammino perveniamo in un’ampia radura in zona “Cascina Tagliata” (1).
L’antica cascina andata in rovina è stata ristrutturata a cura del
Centro Gulliver di Varese, inaugurata nel 2010 è destinata a polo formativo ed
educativo.
Nella radura si trova il Monumento Naturale “Stagno della Tagliata”, area umida ricadente nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) del Monte Legnone e Chiusarella. Si tratta di uno specchio d’acqua di poche decine di mq che, nonostante le ridotte dimensioni, per la sua posizione strategica è fondamentale per la riproduzione degli anfibi. Una bacheca informativa del Parco Regionale “Campo dei Fiori” illustra le peculiarità del “Progetto Anfi.bio”.
Le installazioni in legno posizionate in questa zona sono state realizzate con il legno recuperato dalle piante cadute in occasione della tempesta “Alex” che ha colpito il PRCdF il 2-3 ottobre 2020.
Di notevole impatto visivo il panorama che si gode da questa spianata : una spettacolare vista sul Campo dei Fiori con protagonista il Sacro Monte ed il Grande Albergo.
Usciti dalla radura, poco oltre la piccola struttura dove si trova la bacheca illustrativa del “Sentiero degli Antichi Mestieri”, usciamo dal tracciato principale prestando attenzione alla nostra sx dove diparte un sentierino nel bosco indicato dalla segnaletica in legno “Rasa-Robarello”, ci inoltriamo quindi su questo aggirando la “Cascina Redaelli”.
Alla fine del sentierino si ritroviamo sul tracciato principale in Via Molinetto su cui proseguiamo in discesa.
Dopo circa 500 mt perveniamo all’incrocio con Via per Bregazzana che imbocchiamo verso sx.
Percorsi 1,4 km arriviamo all’abitato di Bregazzana, entriamo a dx in
Via Antonio Mondino e dopo 150 mt raggiungiamo il Cimitero (2).
Sul fianco dx del Cimitero sorge l’Edicola della Famiglia Magnani” : il manufatto denominato “Pagoda Indiana” è meglio conosciuto come “Elefante di Bregazzana”.
L’originale monumento funebre è composto da un elefante di bronzo di dimensioni vicine al naturale, sormontato da una pagoda in pietra avente al culmine una cuspide in ferro e vetro. La cripta è nel ventre dell’animale e vi si accede attraverso un portale in bronzo con i rilievi dei coniugi Magnani. Ai lati vi sono due emblematiche figure in pietra : un soldato dormiente e una figura femminile inginocchiata con un cesto di ortaggi sulle ginocchia. L’opera fu eseguita da Enrico Butti, celebre scultore funerario di Viggiù, in collaborazione con l’ingegnere Ernesto Brusa di Varese nel 1919, su commissione del Commendatore Angelo Magnani nipote ed erede di Angelo Poretti fondatore dell’omonimo birrificio sito in Valganna.
Ritorniamo sui nostri passi e torniamo all’incrocio dove sorge l’edificio dell’ex Asilo (3) che ora ospita un centro assistenziale della Fondazione Renato Piatti. L’edificio voluto dalla Famiglia Magnani fu costruito nel 1912 su progetto dell’architetto Ulisse Stacchini.
Costeggiando il fabbricato proseguiamo su Via per Bregazzana per 75 mt fino a pervenire ad un incrocio dove saliamo a sx su Via G.B. Castelli inoltrandoci nel centro storico di Bregazzana.
Alla nostra sx spicca l’interessante “Villa Ida” risalente al 1915
come indica la scritta in numeri romani sulla facciata “MCMXV”, più avanti
l’edificio della Società Cooperativa di Consumo fondata nel 1909 (4) che ospita
“La Locanda di Bacco”.
Poco oltre, all’incrocio con Via S. Sebastiano, attira l’attenzione in un androne un affresco (5) raffigurante S. Giovanni Battista, datato 1755 si presume sia stato opera di un pittore errante.
Proseguiamo in Via G.B. Castelli per 50 mt per poi immetterci a sx in Via Motta e dopo 100 mt raggiungiamo l’antico lavatoio (6).
Al suo interno una targa recita “A Motta Antonio, che quest’acqua al suo paese generosamente donava l’anno 1870”. La sorgente si trova in loc.tà Cinque Pini, le sue acque sorgive vengono tuttora utilizzate dal Birrificio Poretti e un tempo alimentavano le cascate a gradini di Villa Toeplitz.
Nei pressi del lavatoio alla nostra sx diparte la scalinata “Annibale
Ticinese” che ci conduce in Via Pasetti e successivamente in Via S. Sebastiano.
Fiancheggiando la Chiesa Parrocchiale perveniamo nella Piazzetta Don Ernesto Essi dove è situato l’ingresso principale della Chiesa di S. Sebastiano (7).
La costruzione della Chiesa risale al XVI-XVII secolo, ad inizio Novecento l’edificio è stato ampliato e modificato con l’aggiunta della cappella laterale. La Chiesa ha pianta a navata unica con due cappelle laterali ed abside rettangolare. La facciata a capanna ha una cornice con decorazioni in rilievo; l’ingresso è protetto da un elegante protiro con capitelli corinzi, lesene scanalate e un affresco a lunetta di S. Sebastiano. Al centro della facciata si apre un rosone in pietra con vetrata policroma, il profilo del frontone è decorato da archetti pensili ed a coronamento svettano una croce e due piccoli obelischi. Gli interni hanno decorazioni in stile barocco, figure di Santi, affreschi con episodi della vita di S. Sebastiano, figure angeliche, motivi floreali e finte finestre. La Cappella di S. Sebastiano ospita una statua settecentesca del santo accolta in una nicchia di marmo verde e marrone.
Nei pressi della Chiesa si può ammirare il Monumento ai Caduti (8)
realizzato da A. Frattini nel 1962. Esso è costituito da una lapide di cemento
di forma rettangolare posta su un muro tramite delle viti di ferro. Sulla parte
sinistra è impressa l’immagine di una donna che prega guardando verso l’alto
mentre a destra sono impressi i nomi dei caduti, alcuni preceduti da una stella
che ne indica il grado militare. Molto significativa la scritta sottostante
“Bregazzana non li dimentica”.
Finita la visita alla frazione di Bregazzana è tempo di tornare alla frazione di Rasa percorrendo un altro sentiero diverso da quello fatto all’andata.
Dalla Piazzetta Don Ernesto Essi ci immettiamo nella prospiciente Via S. Sebastiano che ci conduce alla fine dell’abitato per poi inoltrarsi nel bosco.
Il percorso è ben individuabile seguendo la segnaletica in legno “Rasa-Bregazzana” che ci conduce fino ad un ponticello in legno.
Dopo circa 350 mt si perviene ad una deviazione non segnalata (vedi foto) : andando verso sx si torna alla “Cascina Tagliata” (1) mentre noi svoltiamo a dx dove, dopo pochi passi, ritroviamo la segnaletica in legno “Rasa-Bregazzana”.
Proseguiamo sempre diritti seguendo le indicazioni e dopo pochi passi ci ritroviamo a fiancheggiare il rudere in zona Cascina Montallegro.
Continuiamo quindi su Via Monte Allegro fino a raggiungere di nuovo l’abitato della Rasa.
Vale la pena di aggirarsi nelle viuzze interne della frazione per
scoprire meglio il borgo ricco di scorci suggestivi (Via Tognola, Via
Cattorini, Via Pei Monti).
Oltre alla Chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli (11) possiamo anche ammirare l’antica Chiesa di S. Gottardo (9) sita in Via S. Gottardo.
La Chiesa di San Gottardo (9), è stata la prima Chiesa della Rasa e risale all’inizio del XVI secolo quando fu costruito un oratorio dedicato alla Madonna del Rosario ed ai Santi Gottardo e Giovanni Battista. L’edificio è stato modificato nel corso del Settecento con l’aggiunta del campanile e l’ampliamento dell’intera struttura.
Prima di tornare al parcheggio, salendo su Via Santa Maria degli
Angeli si può raggiungere il fabbricato dell’Asilo (12).
Conclusa l’esplorazione ritorniamo al parcheggio di Via S. Gottardo
dove saliamo in auto per fare rientro a casa.
Il percorso è adatto a tutti e di facile percorrenza, è in buona parte
segnalato dai cartelli in legno del Parco Regionale “Campo dei Fiori” ed
eccezione di alcuni bivi di cui vi abbiamo relazionato nel post.
Nella galleria fotografica alla fine del post troverete
tutte le immagini dei luoghi visitati.
Lunghezza
percorso : circa 8 km escluse visite ai borghi
Tempo di
percorrenza : 2 ora e 30 minuti circa escluse soste e visite ai borghi
Aggiornato a
febbraio 2023
La Rasa è luogo di partenza ed arrivo di interessanti escursioni
descritte in precedenti post, vi segnaliamo :
Da Brinzio alla Rasa di Varese
Rasa : Villaggio Cagnola - Monte Legnone
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