Cazzago Brabbia

 


Ci rechiamo a Cazzago Brabbia percorrendo la SP36 da Biandronno o da Bodio Lomnago, arrivati nella zona del Cimitero imbocchiamo il viale alberato di V.le Caduti; dopo 400 mt perveniamo in P.za Vittorio Emanuele dove possiamo lasciare l’auto.


Nella Piazza si erge la “Chiesa di San Carlo Borromeo” (1).


Fondata all’inizio del Seicento, la chiesa di San Carlo è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Si presenta oggi con pianta a croce latina, tre navate, cappelle laterali e abside semicircolare. Belli gli esterni, con facciata a salienti in stile neoromanico. Sulla superficie si alternano sfondati intonacati e rivestimenti in pietra grigia. I tre ingressi sono sormontati da bassorilievi di San Simpliciano, della Madonna in trono e di San Carlo. Corona la facciata un oculo artistico nella sezione superiore. Dal fianco destro si innalza il settecentesco campanile, con dettagli in cotto e rivestimento in laterizi. Variegato l’apparato decorativo interno, con la volta a botte interamente affrescata con motivi monocromatici e una grande raffigurazione di Cristo in trono nel catino absidale. La chiesa conserva inoltre antichi stendardi, un ottocentesco organo e una Via Crucis in ceramica.


A sx della Chiesa scendiamo sul percorso pedonale acciottolato di Via don Galdangelo : giungiamo sullo sterrato di Via don Arrigoni dove troviamo la segnaletica “Biandronno-Bodio Lomnago” che ci indica il collegamento con la “Pista ciclopedonale del Lago di Varese”. Andiamo verso sx per un centinaio di mt fino a raggiungere l’area recintata del “Cimitero Vecchio” (2).

Quest’area è stata sistemata nel 2011 grazie al benefattore Pierangelo Giorgetti, alla cui memoria è stata apposta una targa sulla cappelletta che accoglie il Crocifisso ligneo. Nella zona a verde, arricchita da essenze vegetali, si trova una lapide commemorativa in pietra “In memoria del Cimitero Vecchio di Cazzago Brabbia 1804-1884”.


Torniamo indietro e continuiamo sullo sterrato per raggiungere le famose tre “Ghiacciaie” (in dialetto giazèr).


Esse risalgono almeno alla fine del 1700. Prima di proprietà della famiglia Quaglia (1839), detentrice a quei tempi dei diritti sulla pesca e della sua commercializzazione, vengono poi cedute al Duca Litta (1849). Nel 1855 la famiglia Quaglia cede anche l’esclusività del commercio del pesce alla famiglia Giorgetti detti “Barnard”. Dalle famiglie Borghi-Ponti vengono ceduti nel 1922 i diritti di pesca alla Cooperativa Pescatori del Lago di Varese. Non più utilizzate vengono intestate nel 1964 alla locale Parrocchia. Dal 1979 l’Amministrazione Comunale di Cazzago Brabbia le detiene e negli anni 1995-2003 provvede al loro restauro, quali beni culturali e architettonici di interesse storico. Le Ghiacciaie hanno pianta centrale circolare e sono sormontate da un tetto lapideo a tronco di cono, la loro funzione era quella di conservare il ghiaccio ed il pesce pescato nel Lago di Varese.


Da questa zona, salendo la scalinata, si può ammirare un ameno panorama sul sottostante Porticciolo e sul Lago di Varese. Al culmine della scalinata si arriva sul retro della Chiesa di San Carlo Borromeo per poi tornare in P.za Vittorio Emanuele.


Proprio di fronte all’arrivo di Via don Galdangelo notiamo un cancelletto pedonale verde : scendendo sul percorso, di recente sistemazione, si giunge al “Lavatoio”.


Il lavatoio storico, sulla cui arcata d’ingresso in pietra è riportata la data 1924, fa parte del “Lake Museum” : un museo diffuso creato con l’ambizione di ripercorrere e valorizzare la cultura ittica del territorio attraverso un percorso allestito all’interno del paese. Rimasto in disuso per molti anni è stato recentemente riqualificato trasformandone l’originale funzione in uno spazio informativo e di scoperta delle specie ittiche del lago varesino. All’interno delle antiche vasche usate per il lavaggio, sono stati collocati due grossi acquari in cui vivono 6 specie di pesce tipiche del Varesotto come alborelle, lucci, siluri, tinche, gobbini e persici.


Proseguendo sul camminamento verso dx si raggiunge la zona lacustre del “Lago di Piazza” : qui è situato il porticciolo, un’area a verde provvista di giochi dove si può sostare sulle panchine ed una darsena con bar dotata di servizi pubblici (fruibili solo quando il bar è aperto). Dal porticciolo si gode una spettacolare vista sul Campo dei Fiori e sui paesi che affacciano sul Lago di Varese.



All’interno dell’area accanto alla Casa dei Pescatori, attuale sede della Cooperativa della Pesca, si trova anche la struttura dove è esposto il “San Pietro” lo storico barcone per la pesca collettiva che utilizzava unitamente al “San Paolo” (andato perso) due enormi reti dette “Rierùn”. Rimasto per anni in stato di abbandono, il “Rierùn” è stato recuperato e restaurato grazie al lavoro di sapienti volontari.



Superata la Darsena ci incamminiamo sul “Sentiero palafitte” dove sono posizionate alcune bacheche informative sulla “Palafitta Ponti o Cazzago” e sulla Fauna e Flora del Lago di Varese.



I resti della “Palafitta Ponti o Cazzago” furono individuati nel 1863 dal geologo italiano Antonio Stoppani; successivamente nel 1876-77 lo scienziato Innocenzo Regazzoni condusse ulteriori rilievi e la denominò “Ponti” in onore della famiglia allora proprietaria del lago. A partire dall’ottobre 2017 si sono intraprese attività di tipo scientifico per individuare il perimetro massimo della palafitta. Per garantirne la tutela l’area è stata delimitata da un campo boe che impedisce il passaggio di barche e la pesca all’interno dei suoi limiti. La palafitta, localizzata nel Golfo dell’Amore, si trova pochi metri sotto il livello dell’acqua : tra ciottoli, canneti e alghe si individuano i resti di centinaia di pali ed oggetti che l’acqua ha conservato nel corso di millenni.

Seguiamo il sentiero verso dx fino a pervenire in Via Piave.

Ci dirigiamo verso dx in Via Piave (Sträva de e Vòlta de Mùrr) sull’apposita sede pedonale, dopo 180 mt raggiungiamo l’edificio della “Cooperativa Casa del Popolo” (3) dove è situato uno dei 7 dipinti di Chicco Colombo ad oggi realizzati : “Pesci natalizi” del 2022. In primavera il pergolato sfoggia la stupenda fioritura del glicine.




Il progetto dei murales nasce nel 2022 quando l’artista, uno dei più conosciuti del Varesotto, ha cominciato a trasformare le pareti del paese in una galleria a cielo aperto, creando un percorso che racconta l’anima del luogo attraverso colori vivaci e soggetti che riflettono la vita e la natura del posto. Colombo desidera che Cazzago Brabbia diventi un paese dipinto con un’identità unica e attrattiva costruita sull’arte e sulla cultura locale. Il suo stile è riconoscibile e raccoglie immaginazione, creatività e vita in forme che richiamano il teatro, un’arte che Colombo pratica dal 1978 insieme alla moglie Betty, con il loro Teatro dei Burattini di Varese. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di valorizzazione del comune e del territorio.

Poco oltre, nello slargo, sulla facciata di un edificio spicca un altro dipinto di Chicco Colombo del 2023 con protagonisti i gatti.


Al termine di Via Piave scendiamo a sx in Via Garibaldi (Sträva Végia), dopo pochi passi alla nostra sx diparte Via Monte Grappa con la suggestiva “Strécia” : proseguendo per 800 mt ci si può collegare con la “Pista ciclopedonale del Lago di Varese” mediante un percorso pedonale appositamente predisposto sul lato dx delle vie del paese.



Nell’angolo tra le due strade si trova un altro dipinto di Chicco Colombo : “Acquario dei lettori” del 2022.


Scendiamo in Via Garibaldi per 140 mt ed arriviamo in P.za Libertà dove è situato il Municipio (4) e l’Ufficio Postale.


A lato della facciata sul lato sinistro dell’edificio sono posizionati 5 pannelli : uno con lo stemma del Comune e quattro con fotografie di Cazzago Brabbia scattate da Armando Bottelli.


Entrando nello spazio a sx si trova l’Oratorio intitolato al Cardinale Ildefonso Schuster, mentre dietro al Municipio è situato il “Parco delle Rimembranze” (5).


Nel Parco ci sono tre filari di tigli alla cui base è posizionata una targa con il nome dei caduti di Cazzago Brabbia durante la 1a Guerra Mondiale; un monumento in ferro posato il 4 novembre 2019 ricorda i soldati caduti in tutte le guerre con incisa la poesia “Soldati” di Ungaretti : “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.



Scendendo la gradinata si perviene in un ampio parcheggio da cui usciamo verso dx in Via Pascoli : da qui inizia un bel percorso pedonale di 230 mt (Via del Torchio) in parte sterrato ed in parte acciottolato che conduce in P.za Vittorio Emanuele dove è situata la “Chiesa di San Carlo Borromeo” (1).

Giunti in P.za Vittorio Emanuele proseguiamo verso dx in Via Roma, sull’edificio alla nostra dx spicca la scritta “Cazzago Brabbia-Altitudine mt 263”; poco oltre, al civico 3, è apposto un altro dipinto di Chicco Colombo realizzato nel 2024. Il proverbio che ha suggerito la rappresentazione visiva recita: “Fa’ come gli alberi che perdono le foglie ma non le radici”.



Si giunge quindi in P.za Mazzini nel cuore del centro storico del paese : scendiamo verso dx in Via Vanoletti Gariboldi (Santée dur Cios) per 25 mt per ammirare un altro dipinto di Chicco Colombo : “Gentilezza” realizzato nel 2024.



Torniamo in P.za Mazzini e continuiamo a dx in Via San Carlo : qui sono posizionate due originali panchine in pietra con schienale in ferro ed una fontanella datata 1931.


Proseguiamo in Via San Carlo dove troviamo due dipinti di Chicco Colombo : a sx la “Santa del Lago” ed a dx “Acquario dei Boccaloni” entrambi del 2022.


Su quella che un tempo era la porta di una casa, chiusa e murata da anni, Colombo ha realizzato un’opera che richiama le tradizioni e le radici di Cazzago Brabbia: i pesci e il lago, colorati come nello stile dell’autore. L’ispirazione arriva da un quadro intitolato “La Santa del Lago”, realizzato da Colombo qualche anno prima.


Molto suggestivo l’androne della “Cùrt di Biéll”, di fianco all’edicola, dove si trovano due vecchie insegne dei quotidiani “Il Giornale” e “La Prealpina”.



Torniamo ora indietro fino al Largo Matteotti dove è incastonata sulla facciata un’edicola Mariana.


La visita al paese è terminata ma decidiamo di goderci un po' di tempo in riva al Lago per cui scendiamo a dx in Via Orrigoni seguendo le indicazioni per le “Ghiacciaie”; dopo 120 mt all’incrocio scendiamo in Via Lago per 90 mt raggiungendo di nuovo il “Lago di Piazza”.



Finita la sosta al Lago risaliamo Via Lago e prendiamo a dx Via don Arrigoni, fiancheggiamo le “Ghiacciaie” e saliamo a sx sull’acciottolato di Via don Galdangelo per tornare in P.za Vittorio Emanuele dove abbiamo parcheggiato l’auto.

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto del percorso.

Lunghezza percorso : circa 3 km

Tempo di percorrenza : 1 ora circa escluso soste

Aggiornato a febbraio 2025

Galleria fotografica percorso

Per chi volesse intraprendere il percorso della “Pista ciclopedonale del Lago di Varese” tramite i raccordi sopra segnalati lasciamo i link ai post dedicati :

Biandronno-Cazzago Brabbia

Cazzago Brabbia-Azzate

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