Sentiero n. 18 da Brinzio a Rancio Valcuvia
Raggiungiamo Brinzio percorrendo la SP 62 e lasciamo l’auto al
parcheggio di V.le Indipendenza nei pressi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo.
Usciamo dal parcheggio e proseguiamo sulla strada interna (V.le Cadorna) verso sx, dopo 80 mt perveniamo in P.za Enrico Riziero Galvaligi dove sorge il Monumento ai Caduti.
Prendiamo a dx e saliamo sull’acciottolato di Via Trieste, superiamo
la sede Del Parco “Campo dei Fiori” ed il “Museo della Cultura Rurale Prealpina” fino a raggiungere la sede del circolo ricreativo brinziese “Ur
Grupp” fondato il 12 dicembre 1874.
Andiamo a dx superando il ponte in pietra sul rio Valmolina, qui
troviamo la segnaletica del Parco che ci indica di salire sull’acciottolato di
Via Sasselli e dopo pochi metri, sul limitare dei boschi del Monte Martica, sorge la piccola edicola in pietra con la statua della “Madonna della Neve”
realizzata nel 1967 dall’ A.N.A. di Brinzio.
Continuiamo sul sentiero seguendo la segnaletica del Sentiero n. 18, lungo il percorso notiamo alcune case isolate site in loc.tà Preciuso; proseguendo raggiungiamo la Riserva Naturale Orientata del Paù Majur.
Questa zona umida, Riserva Naturale del Parco “Campo dei Fiori”, è
ormai quasi tutta interrata : troviamo un ampio prato ed un pannello
informativo.
Dopo un centinaio di metri dal “Paù Majur” troviamo diversi alberi caduti che ci ostacolano costringendoci a qualche mossa “atletica” ma siamo fortunati e ritroviamo il sentiero che più avanti ci consente di ammirare un piccolo stagno della torbiera.
Dopo circa 400 mt il percorso è messo ancora peggio, alberi sradicati e tronchi ingombrano di nuovo il passaggio ed è difficile capire come aggirarli senza perderci perché il sentiero non si scorge più : ma anche questa volta con qualche difficoltà riusciamo a rimanere sulla “retta via”.
Superati tutti gli ostacoli il sentiero prosegue in discesa con un dislivello di circa 150 mt per poi inoltrarsi in una fresca faggeta e sbucare sulla SP 62 in territorio di Rancio Valcuvia.
Siamo arrivati in loc.tà San Francesco dove sorge la Cappellina di San Francesco, superiamo il bivio stradale per Bedero Valcuvia - Ganna e proseguiamo diritti sulla SP 62 per circa 250 mt ed alla fine del guardrail alla nostra dx ritroviamo la segnaletica del Parco che ci indica il sentiero da imboccare.
La strada del “Sass Mereè” dal caratteristico acciottolato costituiva fino alla fine del XIX secolo l’unica via di transito verso l’alta valle snodandosi tra il versante settentrionale del contrafforte roccioso del “Sass Mereè” ed il solco vallivo del torrente Torimboro (ora in secca).
Sbuchiamo su un tornante della SP 62, percorriamo 80 mt e nei pressi
di una Azienda Agricola ritroviamo la segnaletica del Parco che ci indica di
andare a dx.
Continuiamo sul percorso tra boschi e prati fino a giungere in prossimità di alcune villette, sul muro di recinzione di una di queste si trova la segnaletica del Parco : entriamo nel prato e perveniamo all’incrocio con la SP 62 e Via Valganna. Qui si trova il Monumento agli Alpini ed una bella statua dedicata alla Madonna incorniciata da due cipressi. Nei pressi c’è anche un’area pic-nic attrezzata.
Se abbiamo tempo possiamo anche fare una visita al borgo di Rancio Valcuvia che merita davvero attenzione per i suoi suggestivi scorci.
Percorrendo le viuzze del centro storico si possono ammirare vecchi cortili, antiche ville e cascinali fino a pervenire nella bella P.za G. Marconi dove sorge la Chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano. Lungo le stradine si possono notare anche originali fontanelle decorate con mosaici ed un bel lavatoio. La parte più suggestiva è quella attraversata dal torrente Rancina che scorre sotto due ponti e forma alcuni piccoli salti d’acqua.
Un bell’itinerario alla scoperta di Rancio Valcuvia è quello
dell’Anello della Valcanasca di cui vi abbiamo già parlato.
Torniamo ora sui nostri passi e facciamo il percorso a ritroso fino alla Cappellina di San Francesco, qui invece di rientrare sul sentiero n. 18 decidiamo di proseguire sulla SP 62 (Via Marconi).
Dopo circa 400 mt ad un tornante possiamo ammirare una piccola cascatella e la suggestiva “Madonnina dei Ciclisti” di Brinzio eletta patrona dei ciclisti varesini. Sul muro in pietra adiacente alla cappellina sono poste targhe commemorative, ed incastonate nel muro una pedivella e due medaglioni bronzei dedicati a Luigi Ganna e Alfredo Binda.
Continuiamo quindi sulla SP 62, dopo circa 1,5 km alla nostra dx notiamo la segnaletica della “Cascata del Pesegh” e poco dopo a sx il “Crocione”.
Procedendo sempre sulla SP 62 giungiamo all’abitato di Brinzio, continuiamo su Via Marconi fino a pervenire alla Cappella della Madonna Addolorata detta “Re Gisora” risalente al secolo XVII; al suo interno possiamo ammirare un affresco di G.B. Ronchelli, mentre sul lato esterno è stato installato nel 1998 l’affresco “I volti della leggenda” realizzato da Mario Alioli in onore dei grandi campioni del ciclismo, sport che ha forti legami con Brinzio.
Cappella della Madonna Addolorata |
Fiancheggiamo la Cappelletta sulla sx percorrendo l’acciottolato di Via Roma per poi proseguire su Via Vittorio Veneto e pervenire in P.za Enrico Riziero Galvaligi e da lì tornare al parcheggio.
Se avete tempo a disposizione vi consigliamo di visitare il paese di
Brinzio o di tornarci con più calma per ammirare le sue attrattive.
Il piccolo e
suggestivo paese di Brinzio, sede del Parco Naturale del Campo dei Fiori, sorge
adagiato nella ridente ed alpestre conca situata tra le falde settentrionali
del Campo dei Fiori ed il Monte Martica. Esso è caratterizzato, oltre che dal
grazioso omonimo laghetto e dai fitti e freschissimi boschi che lo circondano,
dall’antico e tipico centro storico, con le vecchie corti e le viuzze
pavimentate in pietra rossa locale scheggiata a mano. Di notevole interesse
anche la Chiesa Parrocchiale dedicata ai SS. Pietro e Paolo.
Passeggiando per
il centro storico si incontrano molti cortili caratteristici e testimonianze
del passato, da visitare anche il Museo della Cultura Rurale Prealpina in Via
Trieste dove si trova anche la sede del Parco Regionale Campo dei Fiori.
Da Brinzio dipartono anche numerosi sentieri per interessanti escursioni : in precedenti post vi abbiano parlato del Sentiero n. 10c che conduce al laghetto di Brinzio ed alla Rasa e del Sentiero n. 10b che conduce a Castello Cabiaglio.
La segnaletica lungo tutto il percorso del Sentiero n. 18 è puntuale, purtroppo nella
zona del “Paù Majur” i numerosi alberi caduti possono causare disorientamento
perché non si intravede il sentiero.
Lunghezza
percorso : circa 9,5 km
Tempo di
percorrenza : 3 ore circa escluse soste e deviazioni
Nelle gallerie fotografiche alla fine del post troverete
tutte le immagini dei luoghi visitati.
Aggiornato a
maggio 2021
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