Urin : Ul paes dul Dialèt

 


La valorizzazione del Borgo di Orino ha conosciuto molte fasi nel corso del tempo contribuendo ad accrescere il fascino della visita al paese.

La manifestazione “Orino Borgo d’Arte”, promossa da Comune e Comunità Montana della Valcuvia, svoltasi negli anni 2002-2003 ha dato luogo ad una mostra permanente all’aperto costituita da alcune opere d’arte contemporanea allestite sulle facciate del centro storico. Successivamente è nata l’idea delle fontanelle “fiorite” su cui sono state poste insegne in legno dipinte a mano.

Altra iniziativa è stata la realizzazione del “Museo Pöm Pepin” costituito da quattro cantine ubicate nel centro storico unitamente al “Museo del Dialet” dislocato nella struttura “Padre Pino Moia” in Via Garibaldi (ex Scuola elementare). A questa iniziativa ha fatto seguito la creazione di DigitHist - “Orino SmartVillage”, un progetto dell’Università degli Studi dell’Insubria in collaborazione con il Comune e finanziato da Fondazione Cariplo. Sul sito web troverete moltissime info e persino un’applicazione da scaricare sullo smartphone.

Forse non lo sapete ma ad Orino al mercoledì si svolgono incontri dedicati a mantenere vivo il vernacolo locale. Proprio in queste serate, grazie allo scambio di esperienze e di remote rimembranze, ha preso vita un nuovo progetto decisamente interessante. Sono state posizionate targhe in metallo che individuano i nomi dei cortili e targhe in ceramica dipinta a mano che riportano antiche massime, proverbi e indovinelli tutti rigorosamente in dialetto. Sono inoltre stati posizionati pannelli con i disegni di vecchi personaggi orinesi realizzati da Gianni Bonaria, nonché pannelli “scarabocchiati” (Scarebocc in Dialet) rappresentanti la vita di un tempo realizzati da Gregorio Cerini.

L’attuazione del “Sentiero degli Indovinelli” (Sentee di induinei in dul bosc) che conduce alla Rocca di Orino è la naturale continuazione della Via della Rocca “Cantun di Induinei” (Via degli indovinelli).

Le direttrici su cui si sviluppa l’itinerario per la visita del borgo sono la Via San Lorenzo e la Via della Rocca (collegate da alcuni vicoli) che conducono in P.za XI Febbraio : da qui dipartono poi altre vie, vicoli e sentieri da esplorare per completare l’escursione.

Cliccando su questo link 👉 si aprirà la mappa interattiva.

Ci rechiamo quindi in Valcuvia percorrendo la SP 39 e raggiungiamo la Via Europa ad Orino, nei pressi della Chiesa di San Lorenzo imbocchiamo la Via San Lorenzo e lasciamo l’auto nel parcheggio adiacente al cimitero.

Cominciamo la nostra visita al paese proprio da qui : possiamo ammirare la medioevale Chiesa di San Lorenzo ed il maestoso Tiglio Monumentale risalente al 1820 ca.



Proseguiamo quindi sulla Via San Lorenzo dove è situato un piccolo Parco giochi recentemente rinnovato e ben ombreggiato ed il Bar “TopoSport” con annesso Centro Sportivo, il tutto di proprietà del Comune.

Lungo il percorso troviamo altri due parcheggi nelle adiacenze dell’ex “Villa Belvedere” ormai in stato di abbandono.

All’incrocio con Via Fiume incontriamo una delle tante fontanelle “fiorite”, continuiamo sulla Via San Lorenzo superando il parcheggio alla nostra dx :  all’incrocio con Vicolo Moia un’altra fontanella ci introduce al centro storico.


Questo tratto di Via San Lorenzo è stato denominato “Cantun di Pruerbi” (Via dei proverbi) perché sulle facciate degli edifici sono state posizionate targhe in ceramica dipinta a mano con riportati proverbi in dialetto.


Da vedere : al civico 8-10 la “Cort di Landit”, l’opera “Nuovi segnali urbani” di Gianni Macalli ed al civico 4 la “Cort di Uliat”.



Poco oltre, dove è situato un parcheggio, a lato dell’Oratorio è posta un’altra fontanella.

Scendiamo a dx sull’acciottolato ed entriamo a sx in Vicolo Montenero dove sono situate altre corti : la “Cort di Disi” e la “Cort di Pelasc”.


Usciti da Vicolo Montenero andiamo a sx in Via San Lorenzo per vedere la “Cantina du la Gesa” facente parte del “Museo Pöm Pepin”.


Torniamo indietro e perveniamo in P.za XI Febbraio : qui possiamo osservare la Chiesa Parrocchiale intitolata alla Beata Vergine Immacolata, il Municipio e l’edificio dell’ex “Circolo Familiare” di Orino risalente al 1910 ora adibito a Bar-Trattoria.




Da vedere : sulla facciata dell’ex “Circolo Familiare” l’opera “Penetrazione” di Enzo Lucenz e sul lato sx del Municipio l’opera “Buco nero” di Enzo Capozza e Maria Rita Fedeli.

Prendiamo ora a dx del Municipio e scendiamo in Via Nino Bixio “Cantun di Disegn e Scarebocc” (Via dei disegni e degli scarabocchi) dove sono posizionati pannelli con i disegni di vecchi personaggi orinesi realizzati da Gianni Bonaria, nonché pannelli “scarabocchiati” (Scarebocc in Dialet) rappresentanti la vita di un tempo realizzati da Gregorio Cerini.



Da vedere : al civico 2 la “Cort di Munighit”, la “Cantina dul Fael” e la “Cantina dul Burghet di Rat”, al civico 1 la “Cort di Mucit”, un’altra fontanella ed al civico 8 la “Cort dul Burghet di Rat”.





Risaliamo in Piazza e, superato il Municipio, ci dirigiamo a dx in Via General Cantore dove si trova un’ampia fontanella.


Percorsi 50 mt perveniamo in P.za Rossi dove è situato un caratteristico lavatoio; prendiamo ora a dx la Via Milano “Cantun di Sentenz” (Via delle massime) dove sono posizionate targhe in ceramica dipinta a mano con riportate massime in dialetto.


Da vedere : al civico 3 la “Cort di Maiet e Sarun”, un’altra fontanella, al civico 4 l’opera “E Picasso si è svegliato là” di Gianni Robusti e la “Cantina du la Mariana”.





Di fronte in uno slargo sono situate tre corti : al civico 6 la “Cort di Barnabà”, al civico 8 la “Cort di Giazit” ed al civico 10 la “Cort di Marcei”.


Poco oltre, sul lato sx della Via Milano, al civico 9 la “Cort di Tuneta”.


Ancora pochi passi ed eccoci nella “Piazzetta della Vittoria” all’incrocio con Vicolo Calatafimi : qui si trova un’altra fontanella.


Entriamo a sx in Vicolo Calatafimi dove si trovano altre tre corti : al civico 3 la “Cort di Spert”, al civico 5 la “Cort di Moia” ed al civico 4 la “Cort di Severit”.


All’angolo con Via Milano è posta l’opera “Il gioiello” di Emilie Scheffer.


Subito dopo altre due corti : al civico 18 la “Cort di Ruf” ed al civico 22 la “Cort di Zianit”.


Proseguiamo su Via Milano per 140 mt, poco oltre il parcheggio, al civico 36 troviamo un’altra fontanella.


Torniamo ora indietro fino alla P.za Rossi, sul lato sinistro del parcheggio diparte una scalinata che conduce in Via Marinoni : qui al civico 4 troviamo un’altra fontanella e la “Cort di Castelan”.





Sulla dx scorgiamo la segnaletica del Parco Regionale “Campo dei Fiori” : da questo punto, prima su asfalto e poi su sterrato, si può raggiungere il Campo Sportivo di Orino con un’area attrezzata per pic-nic vicino al Parco della Biodiversità “Pöm Pepin de Urin”. Da qui si può proseguire sul Sentiero n. 10.

Noi invece andiamo a sx per giungere all’incrocio con Via Gorizia, superiamo verso sx il fabbricato in sasso a vista e fiancheggiandolo raggiungiamo al civico 5 la “Cort di Iel”; ora fiancheggiando il lato dx del fabbricato possiamo giungere al civico 3 dove è situata la “Cort di Cuch e Mosch”.




All’inizio della salita di Via Gorizia, al civico 5, è situata la “Cort di Luminet”.


Qui ha inizio il tratto denominato “Cantun di Scarebocc” (Via degli scarabocchi) caratterizzato dai pannelli “scarabocchiati” (Scarebocc in Dialet) rappresentanti la vita di un tempo realizzati da Gregorio Cerini.


Salendo sull’acciottolato di Via Gorizia troviamo al civico 8 la “Cort di Cumaa e Leurit”; percorsi 40 mt, in loc.tà Ronco, alla nostra dx diparte Via alla Selva (Sentiero n. 2 del PRCdF) che conduce al Pian delle Noci a quota 713 m s.l.m. oppure al Forte di Orino a quota 1134 m s.l.m.

Noi continuiamo in Via Gorizia per poi scendere in Via Aspromonte dove al civico 4 è sita la “Cort di Frasina” ed al civico 3 la “Cort di Totit”; al termine della via possiamo ammirare l’opera “Esplosione” di Giorgio Robustelli e di fronte, in Via della Rocca, l’ennesima fontanella.





Andiamo verso sx in Via della Rocca e torniamo in P.za XI Febbraio. Imbocchiamo di nuovo Via della Rocca “Cantun di Induinei” (Via degli indovinelli)  in modo da percorrerla in tutta la sua interezza senza perderci nessuna delle sue attrattive.

Al civico 6 troviamo la “Cort di Rossi” ed al civico 8 la “Cort di Gili”, giungiamo quindi alla fontanella ed all’incrocio con Via Aspromonte. Continuando in Via della Rocca al civico 10 è situata la “Cort di Vanulet” ed al civico 14 la “Cort di Petech”.




In prossimità dell’incrocio con Vicolo Moia ci appare un’altra fontanella ed al civico 9 la “Cort di Calisetrit”.



Scendiamo ora in Vicolo Moia dove, al civico 3, troviamo la “Cort di Dee”.


Risaliamo il vicolo e proseguiamo in Via della Rocca verso sx dove, al civico 17, è installata un’opera di Anny Ferrario; proseguiamo per 50 mt ed eccoci al grande lavatoio dove è situato anche un punto Bookcrossing.



Dal lavatoio dipartono due interessanti escursioni : proseguendo su Via della Rocca si perviene al Sentiero n. 10b del PRCdF che conduce alla Rocca di Orino, al Masso Erratico detto anche “Sasso Nero” per poi proseguire fino a Brinzio; salendo invece a dx su Via della Gesiola si raggiunge una radura con un’area attrezzata per pic-nic e successivamente si perviene alla Fonte Gesiola a quota 520 m s.l.m. ed all’omonimo caratteristico Crotto.

Dal lavatoio si torna poi verso l’incrocio con Via Fiume che si scende fino ad incrociare la Via S. Lorenzo che prendiamo a dx per tornare al parcheggio.

Come detto in precedenza Orino è crocevia di belle escursioni nei boschi del Parco Regionale Campo dei Fiori nonché di altre destinazioni di cui abbiamo già relazionato in questi post 👇

Pian delle Noci e Fonte Gesiola

Sentiero n. 10b da Orino a Castello Cabiaglio

Da Orino a Cuvio - Cascate del Broveda

Da Cocquio Trevisago ad Orino percorrendo le vecchie vie - “Sentiero delle Sculture” aCerro

Nella galleria fotografica alla fine del post troverete tutte le foto dei luoghi visitati.

Aggiornato a settembre 2023

Galleria fotografica percorso


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